Con l’espressione certificazione energetica degli edifici o, in alternativa, certificazione di rendimento energetico dell’edificio, si fa riferimento alla valutazione delle performance energetiche di un edificio al fine di produrre un documento attestante la classe energetica dell’edificio.
L’attestato di certificazione energetica dell’edificio, può essere rilasciato a seguito di un’attenta valutazione che va a esaminare determinati parametri energetici che caratterizzando l’edificio da certificare.
Autodichiarazione
Dal 28 dicembre 2012, sono state abrogate le linee guida nazionali per la certificazione energetica fai da te, in altre parole non è più possibile produrre un’autodichiarazione da parte del proprietario in sostituzione dell’attestato di certificazione energetica che deve essere eseguito anche se lo stabile in questione è molto vecchio e può essere indicato in classe energetica G.
L’attestato di Certificazione energetica dovrà essere redatto da un soggetto accreditato (certificatore energetico) e approvato dai diversi organismi riconosciuti a livello locale e regionale: in materia di certificazione energetica degli edifici la competenza legislativa spetta alle Regioni, così, per redarre un certificato energetico dell’edificio bisognerà fare riferimento alle leggi stabilite da ciascuna Regione. Tra le regioni più attente alle certificazioni energetiche citiamo la Lombardia che è stata la prima ad adottare un sistema di certificazione (CENED) in grado di garantire uniformità nell’applicazione delle regole, la Regione Piemonte e la Provincia autonoma di Trento.
Attestato di prestazione energetica e attestato di certificazione energetica
Con l’entrata in vigore della Legge dello Stato 03/08/2013 n. 90 pubblicata sulla Gazzetta ufficiale in data 03/08/2013 n.181, in caso di contratti di vendita, di trasferimenti di immobili a titolo gratuito, di contratti di affitto e per la esposizione di annunci di compravendita, gli immobili in oggetto devono essere sempre dotati di attestato di prestazione energetica. Con la pubblicazione in Gazzetta del Decreto 63/2013, l’attestato di certificazione energetica è stato sostituito con l’attestato di prestazione energetica (Ape).
Al contrario della Certificazione Energetica, l’Attestato di prestazione energetica segue una certa omogeneità in tutte le regioni italiane che non hanno ancora adottato una propria legislazione in materia di Certificazione energetica degli edifici. L’attestato di Prestazione Energetica fa riferimento alle Linee Guida emanate col decreto ministeriale del 26 giugno 2009 che introduce su tutto il territorio nazionale la Certificazione energetica degli edifici.
L’attestato di prestazione energetica è molto utile in quelle regioni che non hanno ancora adottato una legislazione chiara in materia di certificazione energetica degli edifici.
A cosa serve l’attestato di prestazione energetica?
Questo certificato è necessario per la redazione di contratti d’affitto e per gli atti notarili di compravendita. In questi due casi, l’assenza dell’Ape (attestato prestazione energetica) può comportare sanzioni comprese tra i 1.000 e i 18.000 euro a carico di entrambi le parti.
L’attestato di prestazione energetica è necessario per chi intende accedere alle detrazione fiscali del 65% sul reddito IRPEF. L’utente dovrà avere 2 attestati di prestazioni energetiche, uno che risale alla classe energetica dell’edificio prima dell’intervento di ristrutturazione e l’altro risalente al post-lavoro, così da poter comprovare l’effettivo miglioramento delle performance energetiche dell’edificio.
Certificazione energetica degli edifici e annunci immobiliari
L’attestato di prestazione energetica è necessario per pubblicizzare annunci immobiliari.
Attestato di prestazione energetica
Analogamente a quanto avviene con le etichette degli elettrodomestici, anche l’APE mira a stabilire un valore assoluto in termini di livelli di consumo dell’immobile inserendo l’edificio in un’apposita classe energetica di appartenenza. Il principio è lo stesso di quando esposto per le classi energetiche degli elettrodomestici: più bassa è la lettera associata all’immobile, più alti sono i suoi consumi energetici.
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