Cerfoglio: germoglio e benefici
Cerfoglio, una di quelle erbe che spesso sembrano non dirci nulla ma che nascondono proprietà assolutamente interessanti e che sarebbe meglio per la nostra salute conoscere e sfruttare. Meglio quindi soffermarsi ad approfondire quanto il cerfoglio ci tiene segreto nella sua apparenza anonima.
Cerfoglio selvatico
Il cerfoglio si chiama Anthriscus cerefolium, nel gergo dei più esperti, ed è un’erba annua aromatica appartenente alla famiglia delle Ombrellifere. Se lo incontriamo in un prato possiamo riconoscerlo per il profumo molto delicato che ricorda in parte quelli del basilico e dell’anice.
A vista, si presenta come un’erba alta mediamente dai 40 ai 70 cm, con figlie piccole e di colore verde chiaro. In primavera ha anche dei fiori ad ornamento, piccoli e bianchi, ad ombrella, che poi diventano frutti lunghi e ovali, di circa 1 cm di lunghezza.
Cerfoglio: pianta aromatica
Selvatica ma aromatica, come abbiamo detto, e se in un prato è difficile catturarne il profumo molto delicato, se se ne prendono in mano le foglie e le si strofinano tra loro, però, allora sì che si comprende perché il Cerfoglio è una pianta aromatica. Cresce in modo spontaneo nel Sud-Est europeo, nel Caucaso e sulle montagne dell’Asia occidentale ma ormai lo si trova anche in tutta Europa, soprattutto nei boschi vicino al mare Mediterraneo.
Pianta a che officinale, in Italia il Cerfoglio è raro da trovare fresco, dobbiamo accontentarci di quello essiccato. Se vogliamo provare a piantarlo, mettiamolo sotto un albero per proteggerlo soprattutto dalle alte temperature estive
Cerfoglio: germogli
Del Cerfoglio si usano di solito i germogli freschi, guai se stanno vicino ad una fonte di calore se non per pochi secondi: perderebbero l’aroma e i principi attivi. I germogli e le foglioline se freschi, sono una fonte importante di vitamina C, preziosa perché rafforzare le difese immunitarie e per la produzione di collagene. Il Cerfoglio e i suoi germogli sono anche ricche di carotene e di sali minerali tra cui il ferro, il calcio e il magnesio.
Cerfoglio: benefici
Tra le proprietà che si attribuiscono al Cerfoglio ci sono quelle diuretiche e depurative, è una erba molto usata anche quando ci sono problemi all’apparato respiratorio o di stitichezza. Ha proprietà colagoghe, perché elimina tossine, diuretiche anche, per cui è consigliato in caso di ritenzione idrica e di edemi, di calcolosi renale, di gotta e di reumatismi.
Favorisce la digestione ed è lassativo, riduce l’infiammazione e aiuta anche a calmare la tosse. Cura le emorroidi e anche le infiammazioni della pelle perché è un’erba lenitiva, utile anche per le punture di insetti, i geloni e le piccole ulcerazioni superficiali. Per le donne, può anche essere prezioso per le sue proprietà galattofughe: con degli impacchi sul seno può far cessare la produzione del latte.
Cerfoglio: dove trovarlo
Come anticipato, in Italia trovare il Cerfoglio in giro, da cogliere e usare fresco, non è facile, possiamo però cercarlo altrove se siamo in vacanza nei paesi dove cresce selvatico. Essiccato, invece, può essere acquistabile nei negozi che vendono erbe officinali oppure on line.
Cerfoglio: coltivazione
Coltivare il Cerfoglio partendo dai semi è una impresa difficile ma non impossibile e chi pensa di avere il pollice verde può tentarla. Anche in vaso si può coltivare, meglio sceglierne uno ampio e basso. Disperdiamo nel terreno i semini e dopo qualche mese potremo raccogliere le foglie. I semi possono essere acquistati anche su Amazon, una bustina costa meno di 8 euro.
Cerfoglio: origini
E’ curioso, se non utile, approfondire le origini del suo nome scientifico: Anthriscus cerefolium. La prima parola deriva dal greco anthriskos e la seconda dal latino cherifolium, il significato è “fiore di siepe”. Ci sono poi alcuni che preferiscono tradurlo “rallegro per l’odore” dato l’aroma delle sue foglie. Era già apprezzato ai tempi dei Romani, poi nel Medioevo sono state scoperte ulteriori sue proprietà terapeutiche e la sua popolarità è andata aumentando. Attorno al 1700 in Europa era coltivato negli orti dei conventi.
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Pubblicato da Marta Abbà il 30 Luglio 2017