Centrifugati: come si fanno
Centrifugati: come si fanno. In questo articolo ti sveleremo i segreti per creare squisiti centrifugati: i passaggi da fare, gli errori da evitare e le giuste attrezzature per la centrifuga di frutta e verdura.
Come fare un centrifugato
Preparare una centrifuga può essere molto semplice se si possiede un’adeguata attrezzatura da barman, ma può diventare anche complicato se non si conoscono tutti i passaggi da effettuare in modo corretto!
Prima di tutto, è bene sapere che la centrifuga si può fare sia con frutta sia con verdura, per ottenere dei centrifugati ben differenti nel sapore, ovviamente, ma sempre ottimi per una dieta salutare e come perfetta base di centrifuga per drink e cocktail.
Come ci aiuta l’attrezzatura da barman
I tempi di preparazione sono rapidi, in pochi minuti si può ottenere un succo ideale, anche se non sarebbe corretto definirlo succo. Il centrifugato, infatti, rappresenta l’estratto della frutta o verdura che viene sottoposta alla centrifuga, l’apposita attrezzatura da barman che separa i liquidi dai solidi, o anche i componenti più densi dai meno densi in una miscela già pronta.
Il movimento rotatorio della centrifuga porta le parti più pesanti verso l’esterno, e ci rende il succo della parti leggere sia per essere consumati al bar come centrifughe, sia per la preparazione dei cocktail dove i succhi di frutta e verdura sono richiesti dalle ricette.
Come fare un centrifugato di frutta
Un buon centrifugato deve seguire queste operazioni fondamentali:
- lavare gli ingredienti prescelti in modo accurato – specie quando si vuole utilizzare anche la buccia nel centrifugato.
- tagliare a pezzi gli alimenti, facendo attenzione ad eliminare noccioli e torsoli
- inserire gli ingredienti nella centrifuga, tramite il pressatore nel foro dell’attrezzatura, senza sovraccaricarla né mai utilizzando le dita
- accendere la centrifuga e, se il modello di centrifuga lo permette, selezionare la velocità.
Spesso i modelli di centrifuga che fanno parte di un corredo di attrezzatura bar possiedono già incorporato un bicchiere per il succo di frutta. Se, invece, la centrifuga è provvista solo del beccuccio, sarà necessario preparare un bicchiere da sistemare al di sotto del beccuccio stesso, per accogliere il centrifugato.
Errori da evitare durante la centrifuga
Attenzione al coperchio! Per motivi di sicurezza e per evitare di disperdere gli ingredienti è bene ricordarsi di montare la centrifuga con il coperchio ben chiuso prima di accenderla, anzi già prima di collegare o accendere la presa della corrente elettrica.
Eliminate sempre noccioli, semi e torsoli, potrebbero danneggiare la centrifuga e non inserite le bucce dure per frutti come ananas, melone, anguria, melagrana, cocco, etc.
Quando la centrifuga sarà finita e il succo estratto, dovrete pulire accuratamente l’attrezzatura, dato che gli alimenti tendono a seccarsi e sarà poi difficoltoso rimuoverli. In alcuni modelli di centrifuga per attrezzatura barman, è presente un setaccio progettato in modo da agevolare lo scorrere della polpa, per non farla incrostare.
Inoltre, qualche modello avanzato di centrifuga possiede funzioni di prelavaggio e risciacquo automatico!
Come fare un centrifugato di verdura
Il procedimento è simile a quello della frutta, anche se la verdura si può inserire per intero nella centrifuga solo nel caso in cui l’attrezzatura abbia una potenza di circa 1000 W e un foro con tubo per l’inserimento degli alimenti capiente.
In tal caso, sarà possibile inserire verdure per intero, senza preoccuparsi della parte esterna e della parte solida delle verdure.
Solo per le olive, ricordiamo che esiste un apparecchio specifico per estrarne il succo e non vanno assolutamente inserite nella centrifuga. Stessa indicazioni per i legumi, che non sono verdure ma alimenti di cui non se ne estrae il succo tramite centrifugato.
Nel caso in cui la centrifuga da bar o da casa abbia un apertura piccola e una potenza ridotta, i pezzi di verdura vanno tagliati in parti più piccole, per evitare un sovraccarico con surriscaldamento del motore e una possibile rottura, di certo da scongiurare!
Come fare un centrifugato in casa
La moda dell’home made di certo non sfugge al settore centrifugati, succhi di frutta oppure tramite l’estrattore di succo.
Nell’ultimo caso, quello dell’estrazione, il procedimento e l’attrezzatura sono differenti, dato che l’estrattore lavora con frutta e verdura mediante una spremitura a coclea (una specie di vite), che estrae il succo lentamente per circa mezz’ora e gli alimenti vanno tagliati prima (a meno che non si possieda un modello super avanzato di estrattore che pretaglia gli alimenti).
In ogni caso, per fare dei centrifugati in casa è bene acquistare frutta e verdura fresche e di alta qualità, seguire le istruzioni dedicate sopra ai passaggi per la centrifuga e assicurarsi che il proprio modello di attrezzatura sia in grado di sopportare grandi carichi.
Nelle centrifughe professionali, in genere, è possibile lavorare anche con le bucce mentre nella centrifughe casalinghe spesso gli alimenti vanno tagliati in piccoli pezzi anche prima di essere sminuzzati dalla grattugia della centrifuga.
A differenza di uno spremiagrumi elettrico, la centrifuga è molto più efficiente e può consentirvi di ottenere dei succhi anche da frutti e verdure compatti che non si possono spremere, come le mele, le pere o i frutti di bosco.
Inoltre, è possibile fare un mix di frutta e verdura che nel caso dei centrifugati in casa, può dare sperimentazioni piacevoli a tavola o utili per una dieta detox.
Il materiale di scarto delle centrifughe contiene la maggior parte delle fibre e dei nutrienti, quindi per chi volesse lavorare in modo home made completo, è possibile pensare ad un riutilizzo di queste parti per qualche ricetta come per il dado fatto in casa, per gli animali domestici o per l’essiccazione (esistono delle attrezzature come gli essiccatori).
A differenza del barman che li crea lì per lì e li utilizza, niente frigo per chi fa vuole fare una centrifuga a casa: è fondamentale ricordare che i centrifugati vanno consumati subito dopo la “turbina”, per evitare che si disperdano le loro proprietà benefiche.
Pubblicato da Matteo Di Felice, Imprenditore e Managing Director di IdeeGreen.it, Istruttore di corsa RunTrainer e Mental Coach CSEN certificato, Istruttore Divulgativo Federazione Scacchi Italiana e appassionato di Sostenibilità, il 1 Giugno 2017