Cempedak: frutto e coltivazione

cempedak polpa

Cempedak è il nome comune di un frutto esotico che andrebbe indicato con il termine di Artocarpus integer ed è il nome anche dell’albero che lo produce, appartenente alla famiglia delle Moraceae proprio come l’albero del pane e quello che produce il jackfruit.

Andiamo a conoscere meglio le caratteristiche di questo frutto pressoché introvabile dalla nostre parti ma che potremo avere la fortuna di gustare se andiamo in visita dei Paesi in cui viene prodotto e consumato quotidianamente come ad esempio la Malesia. Il Sud Est Asiatico è la sua area di origine e lo troviamo coltivato anche in altri Paesi come ad esempio nel sud della Thailandia e in alcune parti dell’Indonesia. Possiamo trovare anche qualche esemplare di albero in Australia e nelle Hawaii anche se restano un può fuori zona rispetto al suo classico habitat naturale.



Cempedak: pianta

Questo albero è sempreverde e non ha delle dimensioni troppo imponenti, arriva ad un massimo di 20 metri di altezza anche se quella media è di circa 12 metri. Esistono diverse varietà di questa pianta anche se oggi si tende a fare di tutta l’erba un fascio. Ha dei fiori maschili e dei fiori femminili che possono spuntare sullo stesso albero ed è per questo che lo definiamo monoico, in gergo. Quello del Cempedak è anche un albero piuttosto potente e resistente, produce e sopporta pesantissimi carichi di frutti prodotti anche due volte all’anno

Cempedak: frutto

Il frutto del Cempedak è costituito da un sincarpo che è un frutto pluricarpellare che deriva da un gineceo sincarpico di un solo fiore. Può avere una forma sia sferica che cilindrica, è lungo massimo 35 centimetri e con un diametro di una decina, massimo una quindicina di centimetri. E’ ricoperto da una pelle sottile ma allo stesso tempo dura e resistente, che può avere un colore variabile tra il verde, il giallo e il marrone. La possiamo notare divisa in diverse protuberanze a forma di pentagono, un po’ in rilievo, oppure riporta della sfaccettature.

La polpa è costituita da arilli, una specie di chicchi che si formano attorno ai semi, e sono succosi e commestibili, di colore giallastro oppure tendenti all’arancione, li si può mangiare crudi oppure preparati in vari modi. Una cosa è certa: hanno un sapore dolce e sono anche molti profumati, scivolano in bocca e hanno una dubbia consistenza che alcuni definiscono viscida. Del Cempedak si possono mangiare anche i semi che si presentano come piccole sfere appiattite o allungate, lunghe circa 2-3 cm.

Quando è giunto a un buono stato di maturazione, il cempedak ha un odore molto penetrante e aspro, paragonabile al terribile olezzo rilasciato dal Durian, quindi non è particolarmente invitante. Gli assomiglia anche come frutto anche se ci sono dei tratti anche di jackfruit e di breadfruit. Per distinguere il Cempedak dal jackfruit possiamo guardarne le dimensioni, i primi sono più piccoli, inoltre hanno anche un peduncolo molto più sottile.

Un’altra differenza sta negli alberi che li producono, o meglio ancora nei fiori che hanno colori diversi, per il cempedak sono gialli oppure di un verde molto chiaro che non ha nulla a che fare con il verde scuro di quelli del jackfruit. Al contrario è la polpa del cempedak ad essere più scura dell’altra, ma allo stesso tempo anche molto più succosa.

cempedak frutti

Cempedak: coltivazione

I terreni ben drenati e che non vengono erosi dono perfetti per ospitare gli alberi di Cempedak che possono essere coltivati anche a 1.200 metri di altitudine a temperature comprese tra 13-47 °C e con precipitazioni annuali di 1.250-2.500 millimetri.

In Malesia ci sono le condizioni perfette per questo albero e ci sono dei veri e propri frutteti tenuti da piccoli agricoltori. Normalmente questi alberi vengono propagati tramite germogliatura per mantenere i tratti genetici desiderati, può capitare che venga utilizzato anche il seme ma i semi si rovinano rapidamente dopo la rimozione dal frutto, quindi devono essere piantati immediatamente dopo la pulizia. Insomma è un po’ più complicato e il risultato non è certo.

Per quanto riguarda la produzione dei frutti, essa avviene dopo circa 3 o 6 sei anni dall’aver piantato un albero, nel frattempo ogni primavera ci saranno da ammirare i fiori già a partire da febbraio, quindi abbastanza precocemente, per terminare ad aprile e riprendere con una seconda fioritura da agosto ad ottobre. Questo avviene nel clima della Malesia meridionale ma se ci spostiamo a Giava occidentale, la fioritura è in luglio e agosto. In ogni caso dopo la comparsa delle infiorescenze bisogna attendere 2-4 mesi per ottenere i frutti.

Come mangiare Cempedak

La parte più complicata del mangiare il cempedak è l’individuare il corretto livello di maturità in modo da non avere mille sorprese. Per capire se i frutti sono maturi vanno tastati e “ascoltati”, cercando quelli che emettono un suono sordo e vuoto. Le bucce possono avere dei colori molto diversi quindi non se ne può fare un segnale significativo.

Come accade con il durian, anche con il cempedak l’odore del frutto può aiutarci a capire se è ora di consumarlo, lo possono suggerire anche le spine della buccia che andranno man mano appiattendosi. E’ necessaria un po’ di prontezza per raccogliere il frutto senza lasciare che cada a terra, perché si potrebbe danneggiare se non andare perso.

Una volta colto il frutto può essere conservato per massimo un paio di giorni. Va saputo anche che è un frutto che produce un essudato di lattice, che viene lasciato drenare nel campo prima di essere spostato dal frutteto, quindi se notiamo questo effetto non dobbiamo spaventarci.

Cempedak in cucina

Dolcissimo, dal sapore davvero unico, e con la sua polpa ricca di betacarotene, il cempedak e lo troviamo nella maggior parte dei casi mangiato come frutto fresca. Nelle sue zone di origine lo troviamo tagliato a pezzi e anche i semi vengono sfruttati, cotti in vari modi, ad esempio fritti, bolliti oppure grigliati. Sanno un po’ di castagne di acqua.

Il cempedak proprio come il jackfruit, può benissimo essere utilizzato come verdura e quindi sbucciato, fatto a fette e poi cotto a vapore. Lo troviamo anche aggiunto al curry. In alcune zone in cui viene coltivato, si mangia anche la buccia, ad esempio nel Borneo ci potrà capitare di vederci offerto il mandai che è altro che il frutto sbucciato fino a quando non appare bianco e poi immerso nella salamoia e alla fine sottoposto a frittura

Per completezza, anche se qui non siamo più in cucina, possiamo rivelare che anche il legno della pianta di Cempedak si è rivelato molto utile perché resistente e durevole. Lo troviamo impiegato come materiale da costruzione per l’arredamento della casa o per le barche oppure trattato per produrre tintura di colore giallo. Anche la corteccia ha il suo utilizzo specifico, ci permette di fabbricare corde.

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Pubblicato da Marta Abbà il 3 Gennaio 2021