Cemento e sostenibilità: binomio possibile? In Holcim, uno dei leader mondiali nella produzione di cemento e aggregati, sono convinti di sì. Green economy non significa cancellare il passato con un colpo di spugna, ma piuttosto innescare i meccanismi di un cambiamento lento e virtuoso che trova nel benessere delle persone e nella tutela dell’ambiente i propri punti di riferimento.
“In Holcim crediamo fortemente nel bilanciamento tra crescita economica, tutela ambientale e responsabilità sociale, e lavoriamo quotidianamente per rendere il nostro impegno tangibile e consistente”, ha affermato Manuela Macchi, Head of Corporate Social Responsibility and Communication di Holcim in Italia, al recente Salone della Responsabilità Sociale d’Impresa di Milano.
Le priorità strategiche su cui Holcim costruisce progetti concreti e relazioni con gli stakeholder sono: sicurezza e salute nei luoghi di lavoro; riduzione delle emissioni in atmosfera e lotta al cambiamento climatico; coinvolgimento delle comunità locali e relazioni con gli stakeholder; gestione delle risorse naturali con utilizzo di fonti rinnovabili; gestione attuale e futura dei siti estrattivi con attività di recupero ambientale e salvaguardia della biodiversità; edilizia sostenibile e prodotti-servizi eco-efficienti.
Holcim nel 2012 compie 100 anni. In occasione di questo anniversario, l’impegno di Holcim (Italia) per la creazione di relazioni di lungo periodo si è rafforzato con la decisione della casa madre di far realizzare un Community Engagement Plan, ossia un piano di coinvolgimento strutturato e continuativo degli stakeholder e nello specifico delle comunità locali a livello di singolo sito produttivo.
Oggi la struttura operativa di Holcim in Italia è caratterizzata da: 3 unità produttive di cemento, 1 centro logistico, 8 cave di estrazione di aggregati, 25 impianti per il confezionamento di calcestruzzo, 6 terminali di importazione di cemento tramite una joint venture di cui detiene il 60%.