La nuova frontiera dell’efficienza nel settore dell’energia fotovoltaica consiste in particolari celle solari sviluppate con arsenico di gallio.
Le celle solari in arsenico di gallio arrivano dalla Svezia e fissano un nuovo record di efficienza nelle prestazioni fotovoltaiche. L’innovazione arriva dalla Svezia dove il team di sviluppo della società privata Sol Voltaics ha messo a punto un processo produttivo chiamato Aerotaxy, una via economica per realizzare molecole ad hoc.
La tecnica impiegata per la produzione delle nuove celle solari in arsenico di gallio è innovativa ma non costosa: consiste nel far crescere una matrice di nanofili direttamente sulla superficie della cella solare.
La produzione di elettricità con celle fotovoltaiche è sempre alla ricerca di nuovi metodi atti a migliorare l’efficienza della conversione della radiazione solare in energia elettrica pulita. I nuovi metodi produttivi devono rispettare un gran numero di standard, primo tra tutti, devono mantenere costi entro limiti ragionevoli per la diffusione su grande scala.
Grazie alla sua ricerca, la Sol Voltaics è riuscita nell’intento di raddoppiare l’efficienza di conversione del fotovoltaico in GaAs (arsenico di gallio). Le celle solari in arsenico di gallio vedono una densità superficiale superiore con un netto aumento dell’efficienza globale. L’efficienza energetica raggiunta dalle celle solari in arsenico di gallio è pari al 15,3 per cento, un valore che ha ottenuto la certificazione ufficiale dai ricercatori tedeschi della Fraunhofer ISE arrivando a superare il record mondiale.
Il record mondiale, prima dell’innovazione lanciata dalla Sol Voltaics, apparteneva alla Lund University che nel 2013 aveva presentato celle fotovoltaiche che integravano una schiere di nanocavi in grado di raggiungere un’efficienza paragonabile a quella delle celle solari tradizionali sfruttando però una superficie ridottissima. La società svedese Sol Voltaics è riuscita a superare di 1,2 punti percentuali il record segnato dalla Lund University; il processo produttivo delle celle solari più efficienti al mondo impiega una quantità inferiore di arsenico di gallio così diminuisce anche i costi di costruzione delle stesse celle.
L’impiego di nanotecnologie è sempre stato un obiettivo nel settore del fotovoltaico ma a frenare lo sviluppo in questa direzione c’erano gli alti costi. Il processo produttivo Aerotaxy, messo a punto dalla Sol Voltaics, è riuscito ad abbattere proprio la barriera dei costi proibitivi riuscendo a produrre, a prezzi competitivi, delle celle solari efficienti e pronte a debuttare nell’industria fotovoltaica.
Erik Sit, chief executive officer della Sol Voltaics, si dice entusiasta dell’obiettivo raggiunto: “non vediamo l’ora di lavorare con partner industriali per poter integrare la nostra tecnologia alle celle di silicio così da fare un salto d’efficienza e spingersi oltre al 27%”.
Ti potrebbe interessare anche