Celle a combustibile a idrogeno
Le fonti di energia alternativa sono molte e ci danno la possibilità di generare energia pulita senza danneggiare l’ambiente; tuttavia, la tecnologia attuale non ci permette di sfruttare in modo efficiente tutto ciò che abbiamo, pertanto l’energia pulita non è sufficiente. Tra le fonti rinnovabili, l’idrogeno sta rapidamente entrando in scena.
L’idrogeno è un elemento abbondante e ha tutte le potenzialità per alimentare macchinari, automobili e apparecchiature elettriche, gli avanzamenti tecnologici potrebbero trasformare le potenzialità dell’idrogeno in realtà. In Germania, l’energia da idrogeno ha trovato già ampie applicazioni, associata al vento e ai biogas ma nonostante la centrale tedesca, molti altri progressi devono essere fatti.
L’Università della Florida (UCF, University of Central Florida), sembra aver trovato un modo per rendere le celle a combustibile a idrogeno più efficaci ed efficienti. Il progetto dei ricercatori dell’Università della Florida, se applicato su larga scala, potrebbe vedere grossi risvolti positivi: automobili alimentate da idrogeno con le celle combustibili e tanti altri dispositivi elettronici alimentati da questa fonte di energia rinnovabile.
In genere, i catalizzatori utilizzati per le celle a combustibile sono costituiti da platino, gli altri materiali non sono in grado di resistere ai solventi acidi presenti nelle celle che convertono l’energia chimica in energia elettrica. Oltre al platino solo l’iridio è capace di resistere alla corrosione acida. Entrambi elementi estremamente costosi. E’ qui che i ricercatori dell’University of Central Florida hanno fatto la differenza.
Le celle a combustibile a idrogeno potrebbero avere un costo più basso. Il team di ricercatori ha sviluppato un involucro a più strati. L’oro e il palladio sono meno costosi degli altri elementi già testati. Erano stati sottovalutati perché resistevano meno alle reazioni chimiche rispetto al Platino o all’Iridio. Così i ricercatori utilizzando un sottilissimo monostrato di oro, hanno aggiunto un secondo strato di palladio e un terzo in tungsteno. Il tungsteno è un elemento economico che stabilizza anche i catalizzatori così da migliorare la performance della reazione chimica e di conseguenza migliorare l’efficienza energetica della cella a combustibile a idrogeno.
I tre strati massimizzano il tasso di conversione di energia chimica in elettrica e al contempo, proteggono i catalizzatori dai solventi acidi presenti nella cella a combustibile. Le quantità e il costo degli elementi utilizzati, sono decisamente inferiori rispetto ai costosissimi elementi platino e iridio. Il professor Sergey Stolbov che ha seguito le ricerche, ha affermato che sebbene più test dovranno essere condotti prima di applicare la scoperta ai fini commerciali, l’approccio è affidabile e fattibile.
L’esperimento porta una buona notizia per l’ambiente che negli ultimi tempi ha assistito a un costante aumento dell’inquinamento e sta andando incontro all’esaurimento delle fonti combustibili a base di carbone. Le celle a idrogeno possono aprire grandi risvolti nel mercato. Una volta che tale tecnologia sarà ottimizzata, le auto a benzina potrebbero essere trasformate in un lontano ricordo.
Non bisogna farsi sorprendere dai materiali impiegati dagli ultimi sviluppi sulle celle a combustibile. In fondo l’oro è utilizzato nella tecnologia di uso quotidiano, come anche negli stessi telefoni cellulari!
a cura di Anna De Simone
Pubblicato da Anna De Simone il 19 Marzo 2012