Autobus a cella a combustibile
La cella a combustibile è un dispositivo in cui l’idrogeno e l’ossigeno dell’aria reagiscono elettrochimicamente producendo energia elettrica. Se la cella a combustibile è montata su un veicolo dotato di un motore elettrico (o più motori elettrici) l’idrogeno diventa un carburante in grado di sostituire i combustibili fossili. Un carburante estremamente pulito perché i sottoprodotti della reazione elettrochimica sono soltanto calore e vapore acqueo. Semplice no?
Nella Provincia Autonoma di Bolzano-Alto Adige è in corso il progetto dimostrativo europeo CHIC (Clean Hydrogen in European Cities – Idrogeno pulito nelle città europee) mirato alla diffusione della tecnologia a cella a combustibile nel trasporto pubblico e la sua promozione sul mercato europeo. Nell’ambito di questo progetto (che coinvolge anche Londra, Oslo, Milano e il Cantone dell’Argovia) l’azienda pubblica bolzanese di autotrasporto SASA gestisce dal 18 novembre 2013 cinque autobus a cella a combustibile alimentati a idrogeno su due linee di Bolzano città, e da febbraio 2015 anche sulla tratta Bolzano-Laives.
Come funzionano gli autobus a cella a combustibile?
Per chi non ci è mai salito sopra, gli autobus a cella a combustibile sono quasi identici agli autobus diesel in fatto di aspetto e prestazioni. La differenza più marcata è il rumore di funzionamento, che nei mezzi a idrogeno con motore elettrico è limitato al rotolamento degli pneumatici. Poiché sono silenziosi, e non inquinano, i cinque autobus a idrogeno di SASA sono più comfortevoli e più graditi dagli utenti del trasporto pubblico.
Sugli autobus a idrogeno la propulsione è data da motori elettrici integrati nei mozzi ruota che ricevono energia dalla cella a combustibile. La coppia massima è disponibile subito (tipico dei motori elettrici) e l’accelerazione è continua. Durante la frenata, i motori elettrici fungono da generatori recuperando energia elettrica che viene immagazzinata in una batteria ad alto voltaggio e resa disponibile nelle fasi di accelerazione.
Perché la cella a combustibile e non solo batterie?
Perché veicoli elettrici alimentati dalla sola batteria non sono ancora in grado di far fronte alle esigenze del trasporto pubblico. La densità energetica è troppo bassa per affrontare le distanze servite dalle tratte più lunghe e la capacità di trasporto non è sufficiente. Gli autobus a cella a combustibile alimentati a idrogeno rappresentano una soluzione a questi problemi. La tecnologia dell’idrogeno abbinata all’elettrico è una risposta alla limitata autonomia dei motori elettrici anche sulle auto private.
Come trasportano l’idrogeno e dove fanno il pieno gli autobus a cella a combustibile?
Il trasporto dell’idrogeno gassoso a 350 bar avviene con bombole installate sul tetto, nella massima sicurezza grazie a diversi accorgimenti. L’omologazione per il trasporto pubblico in Europa dimostra del resto che la tecnologia dell’idrogeno è assolutamente sicura.
I cinque autobus a cella a combustibile in servizio a Bolzano riempiono i serbatoi presso l’Istituto per le Innovazioni Tecnologiche di Bolzano, dove è attivo il primo centro di produzione dell’idrogeno in Italia (visitabile). All’IIT fanno il pieno anche le 13 Hyundai ix35 Fuel Cell che l’azienda coreana ha messo a disposizione (a noleggio) delle aziende del territorio, tra cui Fiera Bolzano che ha messo a disposizione la propria Hyundai per dei test drive nel corso di Climaenergy.
Pubblicato da Michele Ciceri il 31 Marzo 2015