Cefalea tensiva: riconoscerla e curarla
La cefalea tensiva, o cefalea da tensione, è il tipo più comune di mal di testa. Sebbene sia difficile affermare con precisione quanto sia diffusa, considerato che le stime sono molto diverse tra loro, è pur sempre affermabile con certezza che la maggior parte delle persone soffre di cefalea tensiva almeno una volta nella propria vita.
Ma quali sono i sintomi di questa condizione? Quali le cause? E come si cura?
Scopriamolo insieme!
I sintomi della cefalea tensiva
Le cefalee tensive sono solitamente percepite a causa della presenza di una “fascia dolorante” sulla fronte. Possono durare da poche ore (più frequentemente) a diversi giorni (più raramente), e di norma, pur essendo scomode e faticose, non disturbano il sonno. La maggior parte delle persone può continuare a lavorare e a svolgere le proprie consuete attività, considerato che il fastidio non peggiora con l’attività fisica. Di contro, potrebbe esserci un po’ di sensibilità alla luce o al rumore.
Di norma queste cefalee da tensione si avvertono su entrambi i lati della testa (ma il più delle volte nella parte anteriore).
Le cause della cefalea tensiva
Le cause della cefalea tensiva non sono chiare. Anche se in alcuni casi si sviluppa in seguito alla tensione muscolare, in altri casi le cefalee da tensione appaiono senza motivo apparente.
Possiamo tuttavia sintetizzare che la maggior parte delle cause di questa condizione sono ascrivibili a:
- tensione emotiva, ansia, stanchezza o stress,
- tensione fisica nei muscoli del collo,
- tensione oculare,
- fame,
- fattori fisici come la luce solare, il freddo, il calore, il rumore, ecc.
E’ altresì accertato che anche la genetica può essere un fattore di rischio. Così, alcune persone possono ereditare la tendenza ad essere più inclini a sviluppare mal di testa da tensione, rispetto ad altre, quando sono stressate o ansiose.
Le cure della cefalea tensiva
Si può fronteggiare la cefalea tensiva con diversi trattamenti.
Naturalmente, la cosa migliore da fare è cercare di capire che cosa ti fa venire il mal di testa! Detto ciò, è pur vero che anche i semplici cambiamenti nello stile di vita possono essere d’aiuto: una passeggiata, un po’ di esercizio fisico o semplicemente una pausa dalla normale routine può essere di grande supporto per trovare un miglior benessere.
Tra gli altri rimedi più pratici, possiamo certamente annoverare un massaggio al collo e alle spalle, l’applicazione di un panno caldo sul collo, la riduzione della caffeina bevuta, la maggiore idratazione, una dieta più sana ed equilibrata. Può inoltre fornire una mano d’aiuto la riduzione dello spessore del cuscino su cui si dorme.
Leggi anche: Diario del mal di testa
Nel caso in cui i fastidi siano particolarmente persistenti, i più comuni antidolorifici di norma svolgono un ruolo molto attivo per alleviare il mal di testa da tensione. In ogni caso, non esagerare: non si dovrebbe mai prendere antidolorifici per il mal di testa per più di un paio di giorni, e bisognerebbe sempre consultare il proprio medico prima di farlo.
Il primo medicinale in tale ambito è certamente il paracetamolo. Non appena inizia il mal di testa si può assumere una dose completa: la tempestività è molto importante, perché un’assunzione immediata del medicinale può scongiurare il mal di testa più efficacemente, rispetto a trattarlo dopo che si è completamente sviluppato.
Alternative al paracetamolo sono i medicinali a base di ibuprofene. Anche in questo caso, giova qualche raccomandazione: sebbene siano particolarmente efficaci per fermare il mal di testa, alcune persone avvertono lo sviluppo di effetti collaterali come i problemi di stomaco. È per questo motivo che molti medici suggeriscono di provare prima con il paracetamolo, che generalmente è meglio tollerato dall’organismo.
Insomma, come abbiamo avuto modo di rammentare nelle scorse righe, la cefalea tensiva può essere il frutto di una lunga serie di cause e, a volte, non è nemmeno nota quale sia la determinante che ha fatto scatenare questa condizione.
Proprio per questo motivo, e per evitare di assumere trattamenti che potrebbero non essere in grado di apportare uno stabile giovamento al proprio benessere, il nostro suggerimento non può che essere quello di parlare con il proprio medico delle proprie condizioni di salute, soprattutto se il problema tende a ripetersi frequentemente, e se i principali rimedi naturali, e i cambiamenti del proprio stato di vita, non hanno fornito i risultati sperati.
Pubblicato da Anna De Simone il 26 Settembre 2019