Cavolo cappuccio: ortaggio per autunno e inverno

cavolo cappuccio

Il cavolo cappuccio è uno dei tanti “cavoli” che in inverno è un toccasana perché ricco di benefici per la nostra salute e semplice da preparare, e di stagione mentre tante altre verdure in inverno non sono facili da avere a km zero o quasi. Possiamo anche imparare a coltivarlo nel nostro giardino, non è difficile.

Cavolo cappuccio: caratteristiche dell’ortaggio

Appartiene alla famiglia delle Brassicaceae proprio come il cavolo verza, il cavolo riccio, il broccolo, il cavolo nero, quello rosso e i cavolfiori. E’ una pianta nota da tantissimo tempo, anche gli antichi avevano compreso i suoi valori e i benefici per la salute che apporta. Sicuramente a suo vantaggio c’è il fatto che non è difficile da coltivare e non pretende troppo tempo e troppa attenzione mentre in cucina è versatile e può essere come vedremo un ottimo contorno oppure un condimento per primi piatti, assieme ad altri ingredienti invernali a nostro piacimento.

Il cavolo cappuccio può avere un diametro di una decina di centimetri ma anche arrivare fino a 20, ha delle foglie verde chiaro lisce e concave. Ogni tanto possono essere anche color bianco tendente al violetto. Se non lo coltiviamo ma lo compriamo, resiste circa due settimane ma è importante che non sia danneggiato nelle foglie. Lo si deve lavare in modo molto accurato e poi lo si taglia e lo si usa in cucina con massima fantasia. Lo troviamo protagonista in numerose minestre altoatesine ma anche in Italia, in Trentino e in Alto Adige, è mangiato anche in insalata, tagliato a julienne fine e insaporito con semi di cumino e talvolta con striscioline di speck. Come vedremo nelle ricette suggerite più avanti, possiamo anche prepararlo in padella con speck, sedano rapa, cipolle e carote a julienne.

Le sostanze benefiche che contiene il cavolo cappuccio sono diverse, è ricco di fibre, beta-carotene, antiossidanti, potassio ma ha anche tanto ferro, più della alla carne rossa e al latte. Contiene anche sodio, fosforo, vitamina A, vitamina B1, vitamina B2, vitamina C. Ottime notizie anche per chi è a dieta perché ha pochissime calorie, 20 kcal su 100 gr, e zero colesterolo. Se si vuole trarre maggior beneficio da questo cavolo, meglio mangiarlo fresco e crudo nell’insalata, oppure se preferiamo cuocerlo, il metodo migliore è al vapore.

cavolo cappuccio

Cavolo cappuccio: coltivazione in autunno e inverno

Anche se si può coltivare anche in estate e in primavera, il cavolo cappuccino è ritenuto soprattutto un ortaggio invernale, poi tutto dipende da quando lo seminiamo. In inverno da il suo meglio e viene più apprezzato perché le altre verdure scarseggiano. Con la varietà rossa, oltre ad avere dei piatti più colorati facciamo anche il pieno di antiossidanti.

Quando piantare il cavolo cappuccio

A seconda della varietà e della stagione in cui si intende effettuare il raccolto, questo cavolo può essere seminato da febbraio a settembre. Possiamo in verità parlare di tre tipologie di cavolo, quello estivo e autunnale e quello primaverile. Nel primo caso si seminano da gennaio a maggio; gli altri in maggio e giugno; e in agosto e settembre. In linea di massima possiamo piantarlo nella stagione che preferiamo, di conseguenza lui si adatta e cresce. Il clima più adatta alla sua natura non è certo quello estivo perché teme il caldo e ama i climi freschi e la pioggia, teme la siccità.

La temperatura ottimale per la sua crescita va dai 15° e ai 18°. Quando vogliamo piantare il cavolo cappuccio possiamo tenere conto anche dei metodi di rotazione e consociazione, piantandolo ad esempio dove in precedenza c’erano delle leguminose come fagioli, piselli, fave, ceci, ecc. questo perché sono piante che lasciano il terreno ricco di azoto e il cavolo ne può approfittare. Meglio evitare di ri piantarlo nella stessa posizione l’anno seguente, possiamo invece rimpiazzarlo con delle cipolle o delle carote.

A quale distanza piantare il cavolo cappuccio

Prima lo piantiamo in semenzaio o in piccoli singoli vasetti, poi in un secondo momento nell’orto, aspettando che le piantine siano cresciute fino a 15 cm e abbiano qualche foglia. Di solito ci vogliono circa due mesi. Nel momento in cui mettiamo le piantine a terra dobbiamo tenere una distanza l’una dall’altra di circa mezzo metro, mentre tra una fila e l’altra di circa 60 centimetri.

Se stiamo inserendo il cavolo cappuccio in un orto popolato, meglio sapere i vicini più interessanti per lui che sono piselli, taccole, sedano, porri, lattuga, indivia, spinaci.

Terreno ideale per il cavolo cappuccio

Abbiamo spiegato il clima ideale per questa coltivazione ma anche le caratteristiche del terreno sono moto importanti. Per il cavolo ci vuole fresco e profondo, il meno acido possibile. Per prepararlo si deve vangare ad una profondità di circa 30/40 cm e aggiungere una sostanza organica di cui è ghiotto.

Come e quanto annaffiare il cavolo cappuccio

Per dosare correttamente l’acqua quando si coltiva il cavolo è molto importante non esagerare ed essere estremamente regolari, soprattutto nelle prime fasi della coltivazione. Poi le teste cominceranno a prendere forma autonomamente. Quando le teste sono ben sode e compatte possiamo tagliarle e raccoglierle recidendo proprio sotto le prime foglie.

cavolo cappuccio

Cavolaia: insetto nemico del cavolo cappuccio

E’ intuibile che la cavolaia sia un insetto molto affezionato al cavolo e che riesce a danneggiarlo pesantemente. Per cacciarlo evitando dei prodotti chimici possiamo usarne di biologici a base del microrganismo Bacillus thuringiensis. L’alternativa è la prevenzione e in tal caso servono delle reti a maglia fine o con del tessuto non tessuto che fanno passare l’acqua ma bloccano le farfalle femmina che mirano ad andare a deporre le uova vicino alle foglie.

Come cucinare il cavolo cappuccio: ricette

Il cavolo cappuccio si presta a tante ricette, vediamone tre. La prima è la vellutata di cavolo cappuccio viola, facilissima da preparare.
Ingredienti

  • 1/2 cavolo cappuccio viola oppure uno piccolo
  • 2 patate medie
  • 1 cipolla o porro
  • 20 gr olio EVO
  • 400 ml acqua
  • 1 cucchiaino dado vegetale
  • sesamo q. b.

Mettiamo in un frullatore la cipolla o il porro e tritiamo per qualche secondo, poi facciamo soffriggere con un po’ di olio e uniamo il cavolo pulito e tagliato a strisce. Aggiungiamo anche le patate pelate e tagliate a pezzetti, l’acqua e il dado e cuociamo ancora. Alla fine possiamo frullare per ancora una trentina di secondi e servire con un filo d’olio e una spolverata di sesamo.

Una seconda ricetta a basa di cavolo cappuccio è quella del tortino con anche le patate, ottimo in inverno se si ha fretta e piace tantissimo anche ai bambini.

Ingredienti

  • 500 gr di patate
  • mezzo cavolo cappuccio
  • noce moscata
  • cannella in polvere
  • sale fino integrale
  • olio evo
  • pangrattato

Facciamo lessare 500 grammi di patate e prepariamo separatamente mezzo cavolo cappuccio sminuzzandolo a strisce sottili per poi metterlo in padella con solo un filo d’acqua. Deve cuocere a fuoco lento, aspettiamo quando è appassito e poi lasciamolo raffreddare. Occupiamoci delle patate che dobbiamo pelare e schiacciare, insaporire con sale e noce moscata grattugiata. Ora possiamo unire cavolo e patate in una pirofila, schiacciamo l’impasto con la forchetta e ricopriamo la superficie con del pangrattato e con un filo di olio extra vergine di oliva. Deve cuocere in forno a 180° per una mezzora.

Proseguiamo con un appetitoso piatto di farfalle con cavolo cappuccio, carote e zucchine. Da preparare sono banali ma rendono bene. Servono

  • farfalle (anche integrali)
  • mezzo Cavolo cappuccio rosso tagliato finemente à la Julienne
  • 2 Carote tagliate à la Julienne
  • 1 Zucchine tagliate à la Julienne
  • 1 spicchio di Aglio
  • Olio extravergine di oliva: q.b.
  • Mezza cipolla tritata
  • Prezzemolo tritato
  • Sale e Pepe

Tritiamo lo spicchio d’aglio e la cipolla e soffriggiamoli in una padella con un po’ di olio di oliva. Prendiamo e tagliamo à la Julienne il cavolo cappuccio, poi cuociamolo in padella assieme alle carote e alla zucchina, saliamo a lasciamo cuocere. Mettiamo l’acqua a bollire per far cuocere la pasta. Quando le farfalle sono pronte, al dente, scoliamole e facciamole saltare nella padella con il condimento di verdure ed un po’ di prezzemolo tritato. Se necessario, aggiungere un goccio di acqua di cottura della pasta.

Chi alla pasta preferisce il riso, può prepararlo con purea di cavolo cappuccio e nocciole. E’ un piatto molto raffinato e gustoso, e molto invernale

Ingredienti

  • 300 gr di riso rosso
  • 500 gr di cavolo cappuccio
  • 1/2 cipolla bianca
  • qualche bacca di ginepro
  • un dozzina di nocciole tostate
  • 2 cucchiai di olio extravergine d’oliva
  • 2 cucchiai di salsa di soia scura
  • brodo vegetale q.b.
  • sale q.b.

Facciamo soffriggere la cipolla in padella a poi aggiungiamo il cavolo cappuccio tagliato in sottili striscioline con qualche bacca di ginepro. Saliamo e aggiungiamo 2 mestoli di brodo caldo e lasciamo cuocere con il coperchio per circa 30 minuti, aspettando che il cavolo diventi morbido assorbendo il brodo. Frulliamo il cavolo assieme alle nocciole. A parte lessiamo il riso e scoliamolo così possiamo farlo saltare in padella con olio e salsa di soia. Possiamo servire il riso nei piatti e poi aggiungiamo un po’ di purea di cavolo. Affianco possiamo affiancare un’insalatina di cavolo cappuccio crudo condita con olio e un pizzico di sale e qualche nocciola.

Pubblicato da Marta Abbà il 24 Novembre 2019