Cavolfiore proprietà nutrizionali e benefiche
Il cavolfiore, ortaggio tipico dell’inverno, esercita una benefica azione sulla salute grazie alle sue proprietà nutrizionali. Le sue virtù, sia nutritive che officinali, sono note sin dai tempi antichi; molti metodi curativi prevedevano infatti i cavolfiori e la sua azione terapeutica è stata poi confermata da recenti studi. Per il suo basso contenuto calorico (25 kcal/100 g) e al suo elevato potere saziante il cavolfiore è indicato anche nelle diete dimagranti.
Cavolfiore proprietà nutrizionali
Ricco di vitamine e sali minerali, il cavolfiore è un ortaggio sano ed equilibrato, essenziale in ogni tipo di dieta. Contengono infatti potassio, calcio, fosforo, ferro, acido folico, vitamina C.
Come tutti gli ortaggi, anche il cavolo perde parte dei suoi contenuti durante la cottura, pertanto è preferibile consumarlo crudo. In ogni caso la sua acqua di cottura può essere impiegata a scopi terapeutici: a detta degli esperti risulterebbe efficace contro eczemi ed infiammazioni generiche.
Cavolfiore proprietà benefiche
Le azioni benefiche sono innumerevoli, prima di tutte quella di rafforzare le difese immunitarie, data l’abbondante presenza vitaminica.
Secondo gli esperti il cavolfiore risulterebbe efficace contro il diabete, sembra infatti che le sue proprietà siano in grado di controllare i livelli di zuccheri nel sangue. Secondo alcuni studi americani il cavolfiore aiuterebbe a prevenire il cancro al colon e l’ulcera e curerebbe l’anemia.
Bere o assumere succo di cavolo ha azioni benefiche per il corpo e nello specifico:
2 bicchieri al giorni aiuterebbero l’organismo a combattere l’affaticamento, il diabete, l’influenza, l’anemia, la depressione e il nervosismo.
Circa 3 bicchieri al giorno sarebbero efficaci contro l’ulcera gastrica e la gastrite.
Per la preparazione basta metterlo in centrifuga, diluirlo con acqua e un po’ di miele.
Cavolfiore in cucina
Al momento dell’acquisto bisogna far attenzione che sia ben chiuso, compatto, con l’infiorescenza soda e senza macchie. Le foglie esterne devono essere croccanti e aderenti alla testa: un fiore sodo e compatto, con le cimette ben chiuse, è indice di freschezza; la superficie leggermente annerita è indice di una prolungata conservazione.
I cavolfiori vengono bolliti o cotti a vapore, gratinati, trasformati in mousse o impiegati come condimento per la pasta. Possono essere conservati crudi sottaceto e se risultano particolarmente freschi e teneri, si possono consumare crudi.
Pubblicato da Anna De Simone il 15 Ottobre 2014