Instancabile a sempre allenato, forte e resistente, il cavallo Shire è un cavallo da tiro per carichi anche pesanti ma viene utilizzato anche in molte gare sportive visto che non se la cava affatto male. Lo troviamo primeggiare in tante discipline diverse ma non eccelle in quelle complesse come ad esempio il salto o il dressage. Possiamo trovarlo soprannominato in tanti modi diversi e ciascuno di essi ci racconta qualcosa di lui: rande cavallo per la sua imponente mole, cavallo dei carri della birra, cavallo da guerra, vecchio cavallo nero inglese.
Cavallo Shire: origini
Un grande cavallo nero, possente e robusto, compare già nelle opere di Giulio Cesare, nella sua opera De bello Gallico, e tutti gli esperti sospettano che si tratti proprio del nostro Shire, la stessa razza di cavallo che più tardi, nel Medioevo, fu molto utilizzato come cavallo di battaglia, data la sua imponente mole. Era infatti indicato non con il nome di Shire ma come war horse (cavallo da guerra) e great horse (grande cavallo).
Attorno all’anno mille, dopo la battaglia di Hastings in Inghilterra che si svolse nel 1066, questi cavalli vennero incrociati con stalloni di altre razze come il Frisone, il Fiammingo e l’Alemanno e cambiarono alcune caratteristiche fino a quel momento distintive. Tanto per fare un esempio, mescolando il proprio sangue con quello del Frisone i movimenti diventarono più fluidi, agili e lievi.
Un altro scossone allo standard di razza, non ancora messo su carta, arrivò nella prima metà dell’XVII secolo quando gli olandesi arrivarono in Inghilterra per bonificare la zona paludosa di Fens, nella parte orientale, e portarono con sé cavalli olandesi, tedeschi e fiamminghi. Dall’incrocio con la razza locale di cavallo da guerra ebbe origine l’old english black. Siamo vicini alla nascita della razza Shire perché il primo esemplare, capostipite quindi, visse tra il 1755 e il 1770 e il suo nome è rimasto nella memoria: Packington Blind Horse.
Da quel momento in poi furono meno le modifiche e gli incroci e la razza nel tempo acquisì stima e importanza. Questi cavalli furono spesso utilizzati per il trasporto di merci, nell’Ottocento e la razza fu anche ufficializzata con la creazione della English Cart Horse Society che poi diventò la Shire Horse Society nel 1884. Essendo molto legati al trasporto di persone di merci, i cavalli Shire rischiarono di estinguersi e di sparire dalla circolazione quando arrivarono i mezzi a motore ma oggi vengono comunque utilizzati in gare e competizioni sportive con grande successo, come poi vedremo.
Cavallo Shire: caratteristiche
Quando abbiamo parlato di cavallo grande, non era per scherzo, siamo di fronte ad un cavallo che deve essere alto almeno 173 cm e avere un peso tra i 900 kg ed i 1100 kg da adulto. Se confrontate queste cifre con quelle di altre razze vedrete che differenza!
Viene descritto come cavallo nero a volte ma in verità può essere anche marrone, baio oppure grigio, mai roano o color castagna e se possibile senza della macchie bianche troppo evidenti sul corpo. La criniera e la coda non devono essere troppo folte, ma con capelli fini, dritti e setosi
Ha una testa di dimensioni proporzionate alla sua massa, lunga e asciutta, a volte con una mandibola ben evidente, con due occhi molto dolci ed espressivi, e anche grandi, con un profilo romano e un naso dotato di narici larghe e sottili e labbra attaccate, mai cadenti. Le orecchie spuntano belle lunghe e asciutte, sembrano sempre molto attente e hanno anche una forma appuntita.
Il collo è lungo, leggermente arcuato e ben tornito, le spalle forti e oblique, e anche larghe abbastanza per supportare il collare. Passiamo agli arti che non possono che essere molto robusti viste le prestazioni che questo animale può vantare. Le coste sono tonde, profonde e ben cerchiate, il dorso è muscoloso e corto e i lombi forti e armoniosamente inseriti. Le zampe anteriori sono dritte e ben in linea sopra il pastorale mentre quelle posteriori hanno dei garretti non devono essere troppo sfuggenti e neppure gonfi o a forma di falce. Anche i piedi devono essere forti, solidi e larghi, con pareti spesse ed aperte.
Cavallo Shire: carattere
Questo cavallo è decisamente un animale resistente, altrimenti non sarebbe stato così a lungo al fianco dell’uomo a trasportare carichi prima dell’avvento dei motori. E’ anche molto docile e mansueto, non è difficile addestrarlo ma ha di fondo un carattere forte che lo rende tenace e grintoso anche nelle gare.
Cavallo Shire: attitudini
Vista la stazza in passato si è pensato bene di utilizzare il Cavallo Shire come animale da traino, anche per macchinari agricoli o carri di birra, era diventato quasi un simbolo per questo. Lo troviamo anche come campione in molte competizioni e titolare di alcuni interessanti primati.
Era un Shire il cavallo più alto di tutti i tempi, misurava 2,20 metri al garrese e pesava circa 1,4 tonnellate (1.400 kg). Fu soprannominato Mammoth cioè mammut. Oggi è difficile che qualche Shire superi questo record risalente all’Ottocento perché l’altezza massima della razza è diminuita ed è solo 2,07 m al garrese. Un altro guinness vinto è relativo alla sua potenza. Alla fiera di Wembley del 1924 Vesuvius e Umber, una coppia di Shire, trainarono un carico di 18,5 tonnellate procedendo su una superficie di granito scivoloso.
Cavallo Shire: allevamenti
Esistono degli allevamenti in Italia che si occupano di questo tipo di razza, una razza stimata e senza dubbio che sa come sorprendere e far innamorare. Per avere maggiori informazioni vi consigliamo di consultare il sito dell’associazione italiana www.shirehorseitalia.it.
Cavallo Shire: prezzo
Per la mole ma anche per il suo essere infaticabile, questo cavallo risulta ad oggi uno dei più preziosi e costosi: il prezzo oscilla dai 5.000 ai 30.000 euro per uno stallone, un prezzo molto variabile a seconda delle caratteristiche del singolo esemplare.
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