Il cavallo Pottok è un cavallo piccolo perché è proprio ciò che significa il suo nome ma con il tempo è diventato una vera e propria razza caratterizzata dalle ridotte dimensioni ma non solo. Si tratta di una tipologia di pony originaria del Paese Basco, sia quindi dal lato spagnolo (Hegoalde) che da quello francese (Iparralde). Col tempo è diventato anche un simbolo importante legato all’identità di queste aree ma è importante anche a livello mondiale perché considerato una delle razze più antiche e che non ha cambiato troppo il suo aspetto negli anni. Oggi lo troviamo principalmente sui Pirenei e in generale dove l’ambiente e il clima sono montani.
Cavallo Pottok: origini
Ci sono diversi motivi per supporre secondo gli storici che questa razza sia stata utilizzata anche dal popolo germanico dei Visigoti. Una cosa è certa: è molto antica e proviene da dei cavalli già di piccola taglia che vivevano nella zona, milioni e milioni di anni fa. E’ solo recentemente che è stato scoperto che gli avi del nostro Pottok risalgono al Paleolitico. Lo possiamo affermare quasi con certezza grazie ad alcune tracce lasciare dai nostri di avi, pitture rupestri situate nelle grotte di Isturitz e Oxocelhaya, dove i cavalli disegnati sono molto simili all’attuale Pottok.
Caratteristiche del Cavallo Pottok: altezza e peso
In media un esemplare di questa razza arriva ad una altezza di circa 124, poco meno per le femmine, e ad un peso che supera di poco i 200 Kg. Il cavallo Pottok è ha struttura mesomorfa e delle linee molto sobrie. La testa si inserisce con armonia rispetto al resto del corpo ed ha un profilo concavo, la fronte è piatta mentre le narici sono ampie e le labbra piuttosto spesse. Ha due grandi occhi espressivi, leggermente a mandorla e di colore molto scuro, poi spunta un ciuffo in cima e due orecchie che hanno però dimensioni ridotte.
Il collo è robusto e con una criniera del tutto generosa, il garrese è alto ma sobrio, le spalle leggermente oblique, e il petto forte. La linea dorso lombare è dritta e la groppa leggermente obliqua, ma arrotondata. Anche la coda è abbondante come la criniera.
Passando agli arti, sono molto resistenti e adatti alle camminate di montagna con ginocchia robuste e tendini prominenti, quelli posteriori presentano cosce sviluppate, glutei e gambe muscolose, garretti larghi e forti, stinchi corti. Anche gli zoccoli sono da montagna, piccoli e forti. Il mantello può variare da baio scuro a morello.
Cavallo Pottok: carattere
Tranquillo ma determinato e pieno di energia, questo cavallo è rustico ma allo stesso tempo anche docile. Ama lavorare e si impegna molto, ha una sua nobiltà nascosta sotto il “pelo” da montanare che lo rende robusto e resistente anche caratterialmente.
Cavallo Pottok: attitudini
In passato questo tipo di cavallo, anche per le ridotte dimensioni e l’incredibile potenza, veniva molto usato nelle miniere, in particolare in Francia e Inghilterra. In alcune zone portava avanti anche il lavoro agricolo oppure faceva l’animale da soma o da macello. E’ stato per diversi secoli un ineguagliabile alleato dei contrabbandieri dei Paesi Baschi e Pirenei Orientali. Oggi si è ricavato un ruolo diverso, ad esempio in Francia, grazie alla tutela e salvaguardia delle razze equine, il Pottok risulta soggetto da sella. Può essere utilizzato bene anche per i bambini, per avvicinarli al mondo dell’equitazione, oppure per il turismo equestre di montagna.
Cavalli Pottok: allevamenti
In Italia è davvero difficile trovare un allevamento di questa razza ma possiamo trovarne nei vicini Paesi Baschi. Molto spesso lo si trova anche libero in natura, infatti ha sviluppato un forte istinto difensivo e di sopravvivenza. Crea gruppi di 10 massimo 30 esemplari e nel periodo autunnale e invernale gruppi ancora più piccoli formati, di solito, da 5-10 cavalli.
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