Il cavallo più veloce del mondo è un cavallo da corsa che è stato appositamente selezionato per sfrecciare più lestamente degli altri nelle gare tra cavalli, a partire dal Regno Unito dove questo tipo di competizioni erano più in voga che in altri Paesi.
Il cavallo è un animale veloce in sé, se lo confrontiamo con altri suoi simili, ma le varie razze equine hanno assunto nel tempo e grazie alle pazienti opere di selezione effettuate dagli allevatori, una morfologia e un carattere diverso che oggi ce li fanno preferire per l’una o l’altra occasione.
Per la corsa oppure per il traino, per la resistenza oppure per il turismo. Il cavallo più veloce del mondo, per le gare, è nato nel Regno Unito.
Cavallo più veloce del mondo: origine
Per le corse al galoppo negli ippodromi inglesi già prima del Settecento è stata selezionata la razza Purosangue Inglese (nota anche come PSI). Ufficialmente però le origini moderne del Purosangue Inglese si fanno risalire al 1793 anche perché in questo anno è stato creato lo Stud Book che ne descrive origini e caratteristiche con massima precisione. Sembra che questa razza sia derivata da incroci tra 50 fattrici indigene, le Royal Mares, e tre stalloni orientali: Byerly Turk, Darley Arabian e Godolphin Barb, ai quali è possibile aggiungere un quarto stallone Curwen Bay Barb che ha contribuito notevolmente dal punto di vista genetico.
L’idea di ottenere attraverso vari incroci un cavallo inglese imbattibile nella corsa risale a molto prima, al tempo in cui i Romani conquistarono la Britannia portando con loro dei cavalli orientali già utilizzati per le corse nel Circo Massimo. Da quel momento in poi ci fu un grande afflusso di cavalli orientali in Inghilterra che sono gli antenati delle fattrici indigene sopra citate, protagoniste dell’incrocio che oggi ci regala il cavallo più veloce del mondo. Il cavallo purosangue inglese ha quindi delle chiare e indubitabili origini orientali.
Quanto è veloce un cavallo
Per parlare serenamente del cavallo più veloce del mondo è necessario capire cosa intendiamo con questa espressione e come intendiamo misurare le sue performance. La velocità di un cavallo si misura nelle tre principali andature, passo, trotto e galoppo. Al passo si arriva a percorre dai 5 ai 7 km/h, con il trotto ci spazia da 10/12 km/h fino a 55 km/h perché è un’andatura più veloce. Ricordiamo Varenne, il trottatore più famoso della storia, e il suo record di circa 56 Km /h. Poi c’è il galoppo con cui si parte dai 30 Km/h ma si sfiorano anche i 70 ed è certamente l’andatura più veloce. Le velocità sopra indicate, soprattutto quelle massime, sono velocità che il cavallo ha saputo mantenere per una decina di metri, al galoppo sulle 3 ore infatti la velocità media resta di 30 Km/h.
Come nasce il cavallo da corsa
La “mania” del cavallo più veloce del mondo parte dall’epoca greco romana quando i cavalli venivano sottoposti a gare di velocità e di resistenza per dare spettacolo di fronte al pubblico. Non se ne facevano solo a Roma però, ma anche in altre culture equine come tra le popolazioni cinesi, persiani, arabi e africani. Anche nel Medioevo, la velocità è rimasta importante per il cavallo, per poterlo presentare a potenziali acquirenti facendolo partecipare e vincere ad un torneo. La passione però per le corse di cavalli per come le conosciamo oggi nasce più tardi, come abbiamo visto, e non a Roma ma in Inghilterra, tra il Settecento e l’Ottocento.
Se vogliamo eleggere il cavallo più veloce del mondo contando le gare vinte dobbiamo nominare Eclipse, uno straordinario purosangue inglese nato nell’aprile del 1794 che ha vinto 32 gare di corsa senza mai perdere. Da lui discendono moltissimi esemplari di cavallo da corsa sparsi ora per il mondo. Se invece eleggiamo il cavallo più veloce del mondo a cronometro, valutando la velocità raggiunta, dobbiamo fare il nome di Winning Bre che ha raggiunto il record di velocità di 70,76 km/h. E’ una femmina di purosangue allenata da Francis Vitale, negli Stati Uniti.
Razze più veloci del mondo
Le razze hanno diverse caratteristiche tipiche, al di là dell’unicità di ogni esemplare, che le rendono più o meno adatte dal punto di vista morfologico a primeggiare nelle corse. Molto conta l’allevamento ma anche la genetica vuole la sua parte. Ci sono quindi delle razze di cavallo che sono in media più predisposti a correre veloce e sono quella Purosangue inglese già raccontata, il Cavallo Quarter Horse e quello Arabo.
Il Purosangue è frutto di una selezione tra incroci di cavalli arabi, turcomanni e berberi, ha un’altezza al garrese, tra i 1,50 e i 1,80 cm e fisico snello e muscoloso adatto a prestazioni di resistenza e velocità. La testa è sottile e con due occhi ben separati, il collo è muscoloso e prominente, la linea del corpo è dritta, la schiena profonda e inclinata, le gambe forti e allungate. Dal punto di vista del carattere è piuttosto impulsivo e nevrile, un po’ una testa calda e passionale.
Il cavallo Quarter Horse deriva da incroci tra razze inglesi e spagnole e ha un corpo massiccio che gli permette di percorrere senza fatica anche lunghe distanze. La sua specialità sono i percorsi di 400 metri, ha un’altezza al garrese tra 1,40 ai 1,65 cm, ha una taglia media taglia con un corpo massiccio ma armonioso. Il suo carattere è molto equilibrato e facile da addestrare.
Anche il cavallo Arabo è considerato uno dei cavalli più veloci del mondo. È originario del Medio Oriente, e più che essere in sé un animale veloce si è dimostrato spesso in grado di mostrare una incredibile resistenza su lunghe distanze a ritmo anche grazie al corpo snello e flessuoso, per nulla massiccio.
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