Il nome suggerisce velocemente le origini di questo splendido cavallo Percheron che viene allevato anche in Italia e si presta a diversi utilizzi. Andiamo subito a conoscere le sue nobili caratteristiche e la sua appassionante storia.
Cavallo Percheron: origini
La razza prende il nome dalla precisa zona della Francia in cui ha avuto origine, una provincia del Nord di nome Perche. In particolare questo cavallo nasce nella valle del fiume Huisne che sorge nell’Orne. Da subito viene il Percheron verrà allevato nella campagna attorno a Parigi, soprattutto nell’Ovest e nel Sud della zona vicino alla capitale e subisce degli incroci che ne modificano le caratteristiche.
Lo troviamo spesso protagonista assieme all’uomo della storia della Francia, veniva utilizzato sia in agricoltura che come cavallo da carrozza per via del suo aspetto più che presentabile. E’ uno dei più pesanti cavalli che si conoscano oggi, è quindi molto potente ma allo stesso tempo capace di muoversi in modo elegante.
Cavallo Percheron: caratteristiche
Di grande stazza, muscoloso e imponente, il cavallo Percheron è un animale molto apprezzato da chi ama i cavalli. Partiamo a descriverlo dalla testa, piccola rispetto al resto del corpo anche se non spezza l’armonia generale, con un profilo rettilineo, la fronte squadrata e ampia e degli occhi che sporgono lievemente e sono molto espressivi. Le orecchie non sono troppo lunghe ma spuntano ben dritte, il naso è invece piatto con delle narici grandi e ben aperte.
Il collo ha una lunghezza media e collega il capo con il corpo, è muscoloso e con una criniera folta e generosa, il garrese è alto, misura circa 156-170 centimetri, ed è rilevato, la groppa è ampia e arrotondata, comoda si direbbe, e morbidamente ci accompagna fino all’attacco della coda, molto fluente, è un po’ basso.
Le spalle di questo cavallo sono arretrate e molto inclinate, ottime per muoversi in modo sciolto e agile, sia il petto che il torace sono ampi e aperti, e spuntano le costole molto marcate. Tutto il corpo ma soprattutto gli arti sono ricoperti di muscoli prestanti, anche gli avambracci si mostrano possenti come anche gli stinchi che rispetto al resto del corpo sono lievemente corti. Passiamo ai garretti che seppur larghi presentano delle articolazioni spesse ed eccezionalmente robuste con tendini solidi e resistenti.
I pastorali formano insieme agli arti angoli piuttosto aperti, i piedi sono grandi, e dotati di unghie di un colore che passa dal nero al blu. Sono dotati anche di un ciuffo che di norma ricopre i nodelli ma non è particolarmente abbondante per cui il Percheron non è una razza particolarmente vulnerabile alle affezioni cutanee degli arti.
Ora che abbiamo presente la forma di questo cavallo, vediamone i colori. Ne può assumere tanti, quello che più frequentemente possiamo incontrare è il grigio generalmente pomellato, mentre il morello e il roano si riscontrano più raramente.
Esistono poi diverse linee riguardanti i colori da accettare per questa razza, i francesi accettano anche il roano e il sauro mentre gli inglesi sono più rigidi e contemplano solo il grigio pomellato e il morello. Alcuni esemplari possono mostrare anche dei segni color bianco sia sulla testa che sulle gambe, segni che sono accettati solo se non particolarmente evidenti.
Cavallo Percheron: carattere
Il Percheron nonostante la mole su cui potrebbe far leva, è un animale estremamente tranquillo e intelligente, ha sempre buoni rapporti con chi lo alleva ed è facile da addestrare. E’ instancabile ed elegante, sembra sempre che non faccia sforzi.
Cavallo Percheron e Augeron
Se vi piace la razza Percheron potreste essere attirati anche dai cavalli che appartengono a quella degli Augeron, noti anche come Caen o Virois. Questa razza infatti ha origine proprio dal Percheron durante il XIX secolo ed è stata reintegrata nel Percheron negli anni ’60. Si tratta di cavalli che sono di solito allevati nella regione Pays d’Auge, e sono di colore grigio chiaro, alti, forti, ben costruiti e energici. Ciò che si apprezza di più in loro è la bellezza e l’omogeneità.
Cavallo Percheron: utilizzi
Andiamo a conoscere quale tipo di utilizzo dei Percheron è stato fatto in passato e quale se ne fa oggi. Nella storia sono stati utilizzati come cavallo da battaglia, grazie alla sua caratteristica di avere poco pelo sulle gambe, preferiti ai veicoli a motore per la loro versatilità. C’è anche chi li ha impiegati nella caccia, per tirare le carrozze oppure per compiere lavori di agricoltura in piena campagna.
Nel corso del XX secolo è sempre stato apprezzato, anche per le sue dimensioni che gli hanno permesso di diventare il prediletto per le diligenze e i carri postali; nel 1905 la sola compagnia degli omnibus di Parigi possedeva ben 13.770 Percheron. Erano cavalli facili da importare e in Paesi che più ne fecero richiesta, già dall’Ottoecento, furono gli Stati Uniti, l’Australia e il Sudafrica. Anche in Inghilterra vollero il Percheron, tra il 1918 e il 1922 comprarono 36 stalloni e 321 fattrici che furono capostipiti dello Stud Book britannico tenuto dalla British Percheron Horse Society.
E oggi che uso si fa di questo cavallo così grande e possente? Viene tuttora usato per il trasporto, questa volta di turisti, ad esempio nei parchi e nelle oasi naturali protette, ma nel suo paese di origine possiamo trovarlo usato anche per la produzione di carne.
Cavallo Percheron: allevamenti
E’ abbastanza ovvio che la maggior parte degli allevamenti di questa razza sono situati nel territorio della vicina Francia, e sempre nella zona di Nord Ovest, ma questo cavallo è noto e apprezzato anche in Italia dove lo possiamo trovare e vedere presso l’Azienda Agricola Belverdere in Lombardia.
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