Il cavallo Mustang è una delle razze americane che sono arrivate fino a noi anche se non sono ancora diffusissime e restano sempre un po’ tipiche del Far West, veloci e un po’ selvatiche, come nei film.
Il Cavallo come vedremo è originario del Nord America ma la parola Mustang è la versione inglese di un termine spagnolo, mesteño (o mestengo come si dice in Messico), che significa “non domato”. Questo ci deve far subito capire di fronte a che animale siamo, ovvero ad un cavallo di grande resistenza ma amante della libertà e dell’indipendenza, un cavallo veloce e che percorre grandi distanze con grazie, come se nulla fosse. Se il termine vi suona familiare ma non avete mai visto questo cavallo, forse è per via del fatto che viene spesso usato per prodotti eccellenti o per le mascotte sportive.
Cavallo Mustang: origini
Per conoscere a fondo questo cavallo e comprenderne anche il carattere così amante dell’autonomia ma mai cattivo o scontroso, è assolutamente necessario risalire alle sue origini anche se non è cosa affatto banale. La prima volta che si sente parlare di Mustang è nel Cinquecento quando dei cavalli spagnoli furono portati in Messico. Ci fu una fuga da parte di alcuni esemplari che raggiunsero le regioni più a Nord e si insediarono nel Nord dell’America riproducendosi nella parte soprattutto occidentale.
La razza, non ancora ufficiale, rimase tale fino a quando nell’Ottocento non incontrò altri cavalli pionieri che arrivarono ad arricchire il suo patrimonio genetico. E’ difficile comprendere con esattezza gli incroci di quel periodo perché da quelle parte accadeva che i cavalli venissero liberati dai fattori nella stagione più fredda, per poter andare al pascolo liberamente, e poi li ricatturavano in qualche modo senza stare troppo a guardare che esemplari fossero.
C’erano anche delle valutazioni sulla salute di ogni cavallo, i più deboli venivano soppressi e altri animali importati da altrove venivano inseriti nel branco. Una serie di miglioramenti ci furono ma non è chiarissimo quali e come avvennero.
Tanto per farci un’idea, erano circa un milione gli esemplari di cavallo Mustang che si potevano contare a inizio Novecento solo nel Nord America ed erano una vera e propria risorsa per i loro proprietari perché potevano essere scambiati o anche venduti, visto che erano apprezzati anche nel settore militare. Un altro fine a cui potevano essere destinati era quello alimentare, andavano al macello, per essere mangiati. Per l’una o per l’altra ragione, questo bel numero calò improvvisamente nel XX secolo quando alcune stime parlano di 40-100.000 esemplari, la maggior parte dei quali abitava in Nevada, e poi nell’Alberta e nella Columbia Britannica. La razza non si è mai ripresa ed è infatti protetta in tutto il territorio degli Stati Uniti in cui è vietato abbatterli o avvelenarli, e le pene per le violazioni sono severe.
C’è un vero e proprio programma per controllare la popolazione attribuibile a questa razza, un programma ad hoc realizzato dal Bureau of Land Management per gestire la competizione con il bestiame bovino. Alcuni cavalli catturati vengono offerti in adozione e dal 2005 quelli più vecchi di 10 anni o difficili da adottare possono essere venduti per la macellazione per poi inviare la carne in Europa o in Giappone, dove è considerata una prelibatezza e viene venduta a prezzi considerevoli.
Cavallo Mustang: caratteristiche
Il cavallo Mustang è un animale mesomorfo e può sfoggiare un mantello di qualsiasi colore, non ci sono restrizioni a riguardo. L’altezza al garre se è piuttosto variabile ma in generale non scende mai sotto i 135 centimetri come anche non supera i 150, non può quindi essere considerato un cavallo alto, anzi, ma certamente se ne apprezza la velocità e la resistenza.
A livello di peso siamo attorno ai 500 Kg come massimo, quindi un cavallo robusto e muscoloso. A conferma di ciò possiamo notare che le sue forme non sono particolarmente aggraziate e non siamo certo di fronte ad un destriero longilineo.
Tra le particolarità con cui viene descritto ci sono certamente la testa montanina dalle forme un po’ grezze e gli zoccoli che sono molto duri. Le sue orecchie sono piccole ma spuntano ben dritte, il collo è corto e muscoloso e collega la testa con un corpo caratterizzato da forme tondeggianti e da una struttura corta e molto resistente e massiccia. Si vede che le ossa sono corte e grosse e i piedi sono solidi e stabili.
Con questo tipo di fisico il cavallo Mustang si delinea essere un animale da sella non molto distinto ed elegante ma certamente prestante, frugale e molto resistente.
Cavallo Mustang: carattere
Se abbiamo fatto caso al tipo di vita che ha fatto, è facile capire che questo cavallo non può che avere un carattere rustico e coraggioso, è un grande amante della libertà e adora essere indipendente per cui nella maggior parte dei casi risulta davvero difficile da domare e addestrare.
Cavallo Mustang: allevamenti
Per vedere questo cavallo possiamo andare a trovarlo negli Stati Uniti. Lo si trova in alcune zone in particolare dove viene protetto come ad esempio nel Wild Horse Sanctuary, la prima riserva che tramanda la tradizione dei Nativi Americani e dei Mustang, riserva degli Arapaho e Shoshone, di 360 ettari, creata dalla famiglia Oldham, proprietaria del Double D Ranch e il Bureau of Land Management. Qui i cavalli sono allo stato brado.
Un altro luogo interessante per chi vuole vedere questi cavalli è il Black Hills Wild Horse Sanctuary, vicino a Hot Springs in South Dakota. A crearla fu Dayton Hyde nel 1988 quando incontrò una mandria di mustang chiusi in un recinto del Governo in Nevada e decise di fare qualcosa per questa razza. Dopa aver trattato con i rappresentanti del Bureau of Land Management e del Congresso riuscì ad ottenere il permesso di creare un vero e proprio istituto per la protezione dei cavalli mustang americani, l’IRAM – l’Institute of Range and American Mustang. Gli fu concessa anche terra di 3200 ettari tra canyon, praterie e rocce nel cuore delle Black Hills proprio per questo nobile scopo.
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