Cavallo Hispano: origini, caratteristiche e attitudini
Quello che chiamiamo cavallo Hispano non è altro che l’Anglo-Arabo di Spagna, un animale che non è molto diffuso e noto rispetto a quelli di altre razze ma che da tempo convive e affianca l’uomo rendendosi utile in diversi frangenti, sia nel lavoro che nelle attività ricreative. E naturalmente lo troviamo anche qualche volta tra i protagonisti della corrida. Partecipa anche a competizioni meno cruente quali le gare di dressage e di salto agli ostacoli.
Cavallo Hispano: origini
Quello che sappiamo dell’Hispano e delle due origini non è tanto, purtroppo, ma come tutte le “varianti” dell’Anglo-Arabo possiamo ipotizzare che sia nato da una successione di incroci tra stalloni Anglo Arabi e fattrici del posto che ai tempi venivano utilizzati in Spagna. Per la precisione questa razza è originaria di due regioni spagnole, l’Estremadura e l’Andalusia. Da queste aree si è poi diffuso in tutto il Paese senza però riuscire ad affermarsi in modo deciso altrove, oltre confine.
Caratteristiche del Cavallo Hispano: altezza e peso
Il cavallo Hispano ha una taglia media, con un’altezza al garrese che può variare tra i 150 e i 160 centimetri e un peso che può variare tra i 400 e i 480 Kg al variare anche dell’età e del sesso. Una misura che gli permette di avere performance interessanti e competitive in discipline sportive come il salto agli ostacoli, tanto per fare un esempio. Il suo fisico è molto muscoloso e robusto ma non così tanto da risultare appesantito.
La sua struttura, dalla testa alla coda e agli arti, è armoniosa e ben proporzionata, gradevole alla vista e prestante. Essendo un meticcio, derivato dall‘Anglo-Arabo, non è così facile descriverne le sembianze con la precisione che ci possiamo permettere quando parliamo di un purosangue, da esemplare a esemplare l’aspetto può variare, alcune volte può essere più simile al Purosangue inglese, altre invece mostra più in evidenza le caratteristiche del cavallo Arabo.
Possiamo assicurare però che in generale siamo di fronte ad un animale snello e dall’andatura elegante, con l’anteriore forte, gli arti lunghi e sottili ma con ossatura robusta. Lo possiamo trovare con mantelli di diversi colori, solitamente monocolore però: baio, sauro e grigio.
Cavallo Hispano: carattere
Questo tipo di cavallo, un po’ come spesso fanno i meticci, mostra un’indole rustica e adattabile. Non lasciamoci sviare però, perché questa razza ha un temperamento forte e un portamento elegante e fiero, non si lascia mettere in un angolo. Si è conquistato negli anni la fiducia dell’uomo che oggi ne apprezza le qualità fisiche ma anche la lealtà, la generosità e l’obbedienza.
Cavallo Hispano: attitudini
Guardando con attenzione alle regioni ispaniche da cui ha origine, questo cavallo è senza dubbio abituato a procedere su terreni di ogni tipo e a pascolare in zone spesso aride, adattandosi con grande facilità a condizioni di vita anche difficile. Questo è un grande pregio che viene comodo a chi lo alleva e lo deve utilizzare in situazioni altrettanto complesse e che non tutti i cavalli possono essere in grado di affrontare.
Nel suo paese di origine finora ha trovato impiego come animale da lavoro con i tori da corrida e anche in ambito sportivo, ad esempio in tre discipline che sono particolarmente adatte al suo fisico: il salto ostacoli, il concorso completo e il dressage.
Proprio per la sua capacità di adattarsi anche a terreni impervi e difficoltosi, oggi risulta un’ottima scelta quando di tratta di fare passeggiate turistiche in montagna, oppure in campagna, ma è necessario che il cavaliere abbia un po’ di esperienza perché con il suo carattere non sopporta di essere guidato da una mano troppo pesante oppure che tradisce insicurezza. Nella storia dobbiamo citare per l’hispano anche un’esperienza nell’esercito,
Cavalli Hispano e altri cavalli Anglo Arabi
Ora che abbiamo inquadrato l’Hispano, possiamo permetterci di buttare un occhio sugli altri Anglo-Arabi con cui potremmo avere a che fare in futuro, partendo da quello francese, creato in Francia da un veterinario di nome E. Gayot a metà Ottocento con un incrocio tra esemplari di purosangue e arabi. Dai primi ha preso la taglia e la velocità, dai secondi l’intelligenza e la resistenza.
Esiste anche l’anglo-arabo sardo che deriva dal ceppo orientale – asiatico ed è stato creato a seguito delle importazioni greche del IV e V secolo a. C. Le fattrici autoctone, sarde, furono incrociate con stalloni arabi importati e successivamente vennero usati anche stalloni Anglo-Arabi-Francesi per continuare ad affinare le caratteristiche della razza. L’animale che si è ottenuto è un cavallo da sella dal fisico snello e armonioso ma anche forte e robusto, dotato di un carattere sensibile e di un’indole vivace e veloce.
Ti potrebbero interessare anche i nostri articoli correlati:
Pubblicato da Marta Abbà il 22 Agosto 2020