Cavallo Berbero: caratteristiche e origini
Ha origini africane il cavallo Berbero, è nato in Algeria, Marocco e Libia ma oggi è diffuso circa in tutto il territorio nord africano, laddove trova le occasioni per essere allevato e utilizzato. E’ un cavallo da sella molto veloce e adattabile, con un carattere vivace ma mai indisponente o disubbidiente, anzi, molto attento agli altri e generoso.
Andiamo alla scoperta di questa razza equina molto presente nelle aree che si affacciano al Mediterraneo proprio di fronte a noi.
Cavallo Berbero: origini
Se il suo nome evoca subito la sua origine, non lasciamoci ingannare perché non è poi così facile ricostruire le origini di questo animale ed esistono diverse ipotesi che provano a raccontarle. Negli anni ha subito tante vicissitudini che non rendono così lineare il processo di ricerca proprio perché i territori stessi in cui è nato e cresciuto sono stati dominati e governati da differenti soggetti con politiche diverse.
Una ipotesi sostiene che le origini del cavallo Berbero siano da cercare in Africa ma c’è anche chi, malgrado il nome, è convinto che sia nato come razza in Asia centrale. Nel tempo il Berbero ha comunque affrontato diverse trasformazioni che ne hanno modificato le sembianze e in parte anche il carattere. Se guardiamo a dove è nato, però, possiamo capire meglio di fronte a che cavallo possiamo trovarci. Si tratta di regioni molto montagnose, basta pensare al Marocco, ad esempio, e in cui c’è parte del territorio che è occupata dal deserto che si tuffa quasi direttamente nel mare o nell’oceano. In questo tipo di terra è nato e cresciuto il Berbero e tuttora viene allevato, per cui può vantare come sue caratteristiche sicuramente la frugalità e la resistenza che gli permettono di essere considerato un buon cavallo da sella e adatto al traino leggero.
Chi è esperto di razze può notare anche una forte somiglianza con il P.R.E o Andaluso ed in effetti le due razze non sono del tutto estranee, c’è anzi una stretta parentela e questa seconda razza ha reso il cavallo Berbero più elegante e di forme gentili.
L’esordio europeo di questo cavallo risale al XVII secolo, ufficialmente, ma già due secoli è documentata la sua presenza in Italia, a Roma, dove è stato protagonista di quelle “corse dei Berberi” volute da Paolo II lungo tutta l’attuale via del Corso fino a piazza Venezia. Negli anni a seguire restò utilizzato spesso come cavallo da corsa nei palii e fu una presenza importante nella selezione del Purosangue inglese di cui è uno dei capostipiti.
Cavallo Berbero: caratteristiche
Questo cavallo mesomorfo non è particolarmente alto, al garrese la sua altezza passa da 145 a 155 cm e anche più, e ha un fisico resistente, visti anche gli ambienti in cui è nato. La sua testa ha una forma allungata con un profilo dritto e in alcuni casi montonino, non sono molto grandi gli occhi ma vivaci e svegli, le orecchie sono sottili e dritte ma di considerevoli dimensioni anche rispetto al resto del corpo. Piccole invece sono la bocca e anche le labbra, sottili.
Il collo è di media lunghezza ben muscoloso e massiccio, e anche un po’ arcuato, il garrese è ben pronunciato mentre la linea dorso-lombare breve è dritta. La gobba è in continuità con la coda che ha una attaccatura bassa, e ha una forma obliqua, il torace è largo e profondo mentre la spalla si sviluppa in lunghezza ed è un po’ inclinata. Il cavallo Berbero ha degli arti molto robusti e anche le sue articolazioni reggono bene il passo.
I colori del mantello che sono accettati nello standard di razza e che possiamo poi trovare sono baio, baio scuro, sauro, morello, grigio
Cavallo Berbero: attitudini e impiego
Questo cavallo molto nevrile e coraggioso, ma allo stesso tempo anche docile ha una caratteristica fisica di cui non abbiamo parlato e che lo rende particolare. Possiede cinque vertebre lombari anziché sei. Non è una questione estetica e nemmeno di numeri, ma questa stranezza ha degli impatti sulle prestazioni e sulle attitudini del cavallo. Avere cinque vertebre lombari defatiga i muscoli sospensori e rende l’animale particolarmente resistente, con una cavalcata dolce ma infaticabile.
Questo apre diverse strade per l’impiego del Berbero, ad esempio anche quella di cavallo di incrocio per andare a creare dei cavalli da corsa sempre più veloci, come il purosangue inglese, perché si tratta di una razza che unisce resistenza e velocità, il massimo per chi cerca un cavallo con cui praticare sport equestri.
In Nord Africa i cavalli di questa razza sono spesso destinati a ad alcune attività culturali come la Fantasia, ma in verità possono essere e sono utilizzati in numerose attività sportive moderne a partire dal dressage, dall’apprendistato dell’equitazione, dall’endurance fino a polo e circuiti equestri turistici. Anche il carattere aiuta perché oltre ad essere resistente è di una dolcezza estrema, tra i suoi pregi troviamo anche la sobrietà, la rusticità, la resistenza, la pazienza, l’agilità e il fatto di essere infaticabile.
Cavallo Berbero: allevamenti
Il cavallo Berbero è ormai allevato nella sua forma originale solo in ristrette zone del Marocco, Algeria e Libia, se ne occupano i Tuareg e il Re del Marocco possiede nelle sue scuderie alcuni degli esemplari più pregiati.
Pubblicato da Marta Abbà il 29 Maggio 2020