Cavallo Arabo: carattere, cura e allevamenti 

cavalli arabi

E’ al fianco dell’uomo da tantissimo tempo il cavallo arabo e resta tuttora al suo fianco essendo una delle razze più note e apprezzate anche nel tempo presente. Il suo aspetto è elegante, cosa che non guasta mai, e non è scontato per un cavallo perché in alcune razze le linee del corpo si fanno tozze. Non è questo il caso. La sua pelle sottile e il suo pelo luminoso, ricoprono muscoli longilinei e potenti, con le gambe che vanno a terminare in zoccoli piccoli e duri.

Andiamo a conoscere meglio le sue caratteristiche e il suo carattere senza trascurare le sue origini che sono davvero affascinanti. E per finire, qualche indicazione sugli allevamenti che oggi in Italia allevano questa razza e a cui ci possiamo eventualmente rivolgere per acquistarne uno.



Cavallo Arabo: origini

Quando abbiamo detto che è da sempre al fianco dell’uomo, non era un modo di dire, perché le origini di questa razza risalgono al 3.000 a.C. I primi secoli di convivenza non sono molto documentati ma sentiamo parlare di questa razza nel VI secolo d.C.. In questo periodo era già allevato dai beduini in modo selettivo, con gli stessi identici criteri che utilizziamo anche oggi con la sola differenza che a noi sono rimaste tre tipologie delle sette principali di un tempo.

Oggi parliamo principalmente di arabo beduino, arabo puro e razza araba. Nel primo caso stiamo identificando l’arabo originario con le due tre sottocategorie: kuhailan, resistente e potente; siglavy, bello ed elegante; muniqi, leggero e velocissimo. L’arabo di pura razza‘ è l’arabo che conosciamo in tutto il mondo e non è altro che il discendente dei tre tipi appena citati. Se invece stiamo parlando di “razza araba”, intendiamo i cavalli di sangue orientale in generale che hanno sì delle sembianze molto simili a quelle dei cavalli visti in precedenza ma non sono la stessa cosa e hanno un albero genealogico tutto loro che segna delle parentele con altri cavalli quali il berbero, con l’arabo-persiano e con il siriano.

Nel tempo il cavallo arabo essendo il più tipico dal punto di vista estetico, è stato utilizzato più e più volte per migliorare altre razze in tutto il mondo, perfino quella del purosangue inglese. Questa razza è arrivata in Europa anche grazie ad un italiano, Carlo Claudio Camillo Guarmani, uno dei pionieri della razza assieme all’inglese Lady Anne Blunt.

Cavallo Arabo: caratteristiche

Un classico cavallo arabo può misurare circa un metro e mezzo in altezza, lo standard indica una forbice tra 145 e 156 cm, per un equivalente in peso di circa 380 – 490 kg. Ha una testa piccola ed elegante e il suo mantello può essere grigio, baio, sauro, morello e roano. Queste indicazioni sullo standard del cavallo arabo tralasciano un particolare molto importante che rende unica la razza, il fatto di avere una vertebra in meno. Non è una inezia, perché la schiena di conseguenza è più corta rispetto a quella degli altri cavalli e permette al cavallo arabo di sfoggiare un fisico particolarmente compatto che lo rende adatto a particolari sport e mansioni.

Tra le specialità del cavallo arabo abbiamo tutti gli sport di resistenza come l’Endurance in cui deve correre anche 160 km. Se avete mai avuto la fortuna di vedere un cavallo di questi correre, avrete certamente notato che sembra che voli, ma in modo potente e sicuro, con grande dignità perfino nel modo in cui si muove la sua coda quando avanza.

cavallo arabo marrone

Cavallo Arabo: carattere

Veloce e di carattere nervosetto e potente, questo cavallo richiede la presenza di una persona esperta che sappia tenere le redini della situazione, anche quando viene impiegato per il trekking e l’endurance, oppure come animale da tiro leggero rapido o come monta di campagna. Pur con il suo carattere non sempre accomodante, se lo si sa prendere in poco tempo si dimostra un animale molto leale, coraggioso e generosissimo nei confronti dell’uomo a cui presta i suoi servizi.

Cavallo Arabo: riproduzione

Nel cavallo l’istinto di riproduzione è piuttosto elevato come immaginabile. Di norma accade che lo stallone fecondi le giumente del proprio “harem” durante quella parte di vita che non lo vede né troppo giovane né troppo in là con l’età e lo fa scegliendo in modo molto accurato, scartando quelle troppo giovani oppure che non sono di suo gusto per varie ragioni.

La stagione degli accoppiamenti è quella della primavera, partendo già a volte da febbraio e arrivando fino a luglio, la stagione vera e propria della monta è quella di aprile, maggio e giugno. Le femmine sono fertili solo fino ai 15 anni di età mentre per i maschi il periodo è molto più prolungato e parte dai due anni di vita, poi la gestazione dura più di quella umana, ben undici mesi, solitamente ne nasce un puledro solo alla volta. I parti gemellari sono davvero rari.

cavallo arabo che corre

Cavallo Arabo: cura

Oggi gli esemplari di questa bellissima razza vengono allevati e addomesticati non perché lavorino al fianco dell’uomo ma perché possano essere utilizzato per attività ricreative o sportive oppure per delle competizioni. Un tempo non era così.

I beduini li hanno allevati e montati per tantissimi anni tendoli in cattività e utilizzandoli per spostarsi nel deserto. A quanto risulta sono sempre stati dei compagni leali e affidabili, e perfino più veloci di altri animali da trasporto come i cammelli e i dromedari.

In epoca più tarda durante la guerra questi cavalli venivano riservati ai personaggi importanti per via della loro velocità e agilità ma anche per il loro aspetto che senza dubbio era adatto a chi ricopriva un ruolo particolare, ad esempio Napoleone.

Cavallo Arabo: allevamenti in Italia

In Italia, da Sud a Nord, possiamo trovare oltre 50 allevamenti di cavalli arabi, alcuni che allevano solo questo, altri che invece ne hanno anche altre. Eccone tre tra la Toscana, la Sicilia e il Lazio.

A Grosseto troviamo ad esempio un allevamento che tiene sia il cavallo arabo da galoppo, sia francese che americano: l’allevamento Evolution Horse. In provincia di Roma, ad Anguillara Sabazia troviamo l’allevamento Clodia, che tiene gli anglo-arabi o arabi, mentre in Sicilia a Pace del Mela, in provincia di Messina, c’è un allevamento i cavalli arabi anche addestrati per gare di morfologia, la Kaftara Arabians Farm.

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Pubblicato da Marta Abbà il 14 Maggio 2020