Intelligente e coraggioso, armonioso e anche elegante, il cavallo Andaluso è noto agli esperti come un ottimo cavallo da sella e buon saltatore. Oggi viene impiegato soprattutto per fare delle passeggiate, anche turistiche, oppure per lo sport, come potremo ampiamente scoprire più avanti. La bella notizia è che è allevato anche in Italia e in gran parte d’Europa, oltre che in America del Sud. Lo possiamo trovare con il pelo di vari colori – grigio, baio, morello, sauro e roano – e per farci un’idea delle sue dimensioni, teniamo conto che al garrese misura circa 160 centimetri e pesa in media 570 – 600 kg.
Cavallo Andaluso: origini
Andiamo negli anni avanti Cristo se vogliamo parlare delle origini dell’Andaluso che tuttora sono controverse e convivono diverse ipotesi. La prima testimonianza su cui possiamo contare risale all’anno 250 a.C. quando in Spagna venivano importati questi animali mentre Asdrubale che stava conquistando la Penisola Iberica, aveva esportato da Cartagine 2000 cavalli della Numidia.
Esistono dei racconti abbastanza dettagliati anche all’interno del noto “De bello gallico” di Giulio Cesare dove l’autore si riferisce al cavallo andaluso con il termine di ” Equus Ibericus”. L’ipotesi iniziale è che questi animali arrivassero dall’Africa attraverso lo stretto di Gibilterra che ai tempi non era ancora uno stretto ma si allungava in continuità tra Europa e Africa. Più di recente è stata sviluppata una seconda ipotesi che sembra essere la più probabile. Si pensa che questa razza di cavalli derivi da altre razze come quella dei Berberi e degli Arabi che si incrociarono con razze locali (Sorraia, Garrano, Galaicoasturiano, Pottok) quando arrivarono in Spagna grazie ai Mori. E’ stata una commistione lunga secoli e secoli, il tempo di permanenza dei musulmani in Spagna, ovvero dal 711 fino al 1492.
Man mano che si formò la razza, si delinearono anche le sue caratteristiche e le sue predisposizioni. Gli spagnoli iniziarono ad utilizzarlo soprattutto per la cavalleria e per l’Alta Scuola e nel Medioevo i reali iniziarono ad allevarlo ben convinti che l’animale potesse giocare un ruolo importante anche in campo militare. L’Andaluso che oggi possiamo ammirare è quello che è stato allevato dai monaci certosini di Jerez de la Frontera dal 1497.
Cavallo Andaluso: caratteristiche
Abbiamo di fronte un cavallo molto atletico ed elegante, con un avanzare nobile, si può addirittura dire. Ha una testa è bella ed elegante, con degli occhi grandi ed espressivi e ben proporzionata con il resto del corpo. Il profilo è rettilineo, il muso anche, con delle narici piuttosto ampie rispetto alla media. Il collo che collega la testa alle spalle e al corpo è slanciato ma robusto e leggermente arcuato, le spalle sono muscolose e lunghe, molto libere nel movimento mentre il petto è ampio e piuttosto profondo. Se lo si guarda bene si possono veder sporgere delle costole ben arcuate anche se l’addome mostra delle forme arrotondate.
Passiamo al garrese che sporge parecchio mentre la groppa è arrotondata come l’addome, vi si collega la coda che risulta più bassa rispetto ad altre razze. Gli arti hanno una lunghezza media ma sono molto forti come forti sono anche gli avambracci e gli stinchi, robusti e forti anche i garretti che permettono una agevole mobilità delle articolazioni. I piedi del cavallo Andaluso sono piuttosto piccoli rispetto alle sue dimensioni e mostrano un’unghia abbastanza dura e consistente.
Per quanto riguarda pelle e mantello, la pelle è molto fine e anche elastica e anche i crini sono fini e sericei. Caratteristiche di questo cavallo sono sia la coda che la criniera perché molto lunghe e folte, a volte anche con del pelo ondulato. Di che colore? Quello più comune è il grigio, ma possiamo trovare abbastanza facilmente degli esemplari con il mantello baio, morello o roano.
Cavallo Andaluso: carattere
Il cavallo Andaluso, un po’ per sua storia e un po’ per sua natura, è un animale molto intelligente e fiero ma allo stesso tempo affettuoso. Il suo corpo veloce e robusto si accompagna ad un modo di fare fiero e ad un modo di muoversi estremamente dinamico e spettacolare.
Da tempo, non solo in Spagna, è reputato un grande interprete dell’Alta Scuola, dell'”Equitazione Classica” essendo preparato dal punto di vista atletico e anche in grado di ubbidire al cavaliere. Questa sua propensione è nota da tempo e da tempo è molto ricercato per esibizioni equestri. Oggi viene utilizzato anche per al lavoro con i bovini ma trova impiego soprattutto come fondatore e miglioratore di altre razze. Lo è già da secoli, da fine del XVIII secolo, perché utilizzato per dare il via a molte razze europee e americane.
Tanto per fare qualche esempio, in Europa ha contribuito alla creazione di razze come Lipizzano, Lusitano, Alter-Real, Hannover, Oldenburg, Cleveland Bay, Connemara, Welsh Cob, Frisone, Normanno e Orlov. In America ha influenzato tutte le razze americane, in particolare il Criollo e il Mustang.
Cavallo Andaluso: allevamenti
In Italia ad oggi ci sono una trentina di allevamenti che trattano, magari anche non unicamente, questa razza di cavalli. Ne troviamo in parecchie regioni, sia nella parte settentrionale che in quella centrale e meridionale, oltre che su alcune isole. In provincia toscana di Arezzo, troviamo l’allevamento di Angelo Baiardi, un allevamento di cavalli Andalusi di alta genealogia che ospita anche un allevamento di alcune razze di cane come ad esempio gli Schnauzer nani, e delle pecore di razza Suffolk.
In Sicilia, in provincia di Ragusa, c’è poi l’allevamento della Contea, nelle campagne della Contea di Modica, che si occupa di allevare splendidi cavalli delle migliori yeguade spagnole. Nel Nord Italia, in provincia di Como, a Menaggio, c’è l’allevamento Rosario in cui si vendono cavalli andalusi, lusitani e frisoni oltre ad altre razze di cavalli da passeggiata.
Cavallo Andaluso: prezzo
Esistono diverse quotazioni per questa razza di cavalli su cui influiscono diversi fattori, in parte legate al singolo animale, in parte alla zona e al periodo. In media è difficile che si possa scendere sotto i 7.000 euro ma si trovano facilmente anche esemplari a 10 o 15.000 euro. Per approfondire conviene contattare direttamente gli allevamenti verificando che gli animali siano ben trattati e con tutti i documenti a posto.