Quella del Cavallo Akhal-Teke è una razza difficile da descrivere perché si stenta ad avere uno standard univoco. Esistono infatti ben diciassette linee di sangue che non sono affatto simili tra loro, dal punto di vista estetico ma anche caratteriale. In generale possiamo però dire che siamo di fronte ad un cavallo dal fisico estremamente asciutto e con dei muscoli lunga, potenti e piatti
Cavallo Akhal-Teke: origini
Dal nome si può intuire che non si tratta di un cavallo di origine Europea e nemmeno americana ed infatti arriva a noi dal Turkmenistan, un’area che apparteneva ai tempo all’Unione Sovietica e sembra che sia una derivazione dell’estinto Cavallo Turkmeno , da cui oggi abbiamo anche un’altra nota razza di cavalli, i cavalli arabi.
E’ un cavallo che da sempre è stato utilizzato come animale da tiro ma anche cavalcato, ha dimostrato negli anni di essere coraggioso e vivace, reattivo e allo stesso tempo molto resistente. Ai nostri giorni lo troviamo utilizzato in tante discipline sportive come ad esempio dressage e salto agli ostacoli, cross e endurance oltre che trekking.
Ha avuto anche questa razza i suoi momenti di celebrità, grazie all’esemplare nero noto con il nome di Absent che ha vinto una medaglia d’oro nel dressage alle Olompiadi di Roma del 1960, due di bronzo a Tokio 1964 e una d’argento (a squadre) a Messico 1968. E’ un cavallo atletico senza dubbio, e allo stesso tempo aggraziato, motivo per cui si è meritato anche il nome di “cavallo celeste”.
Cavallo Akhal-Teke: caratteristiche
“Celeste” non è il suo unico appellativo. Grazie al suo mantello ma anche alla sua eleganza e sobrietà, il Cavallo Akhal-Teke viene detto anche “cavallo dorato” oppure perfino “levriero lucente”.
Il suo corpo è aggraziato e leggero, ha una struttura rettilinea che al massimo può risultare a volte un poco concava sotto la fronte. Le orecchie sono molto lunghe e sempre in allerta, gli occhi sono dei veri e propri occhioni molto dolci ed espressivi, con una leggera curvatura che ricorda le origini orientali del cavallo. Il naso è molto simile a quello del cammello e nel suo insieme ha un’aria intelligente e sveglia ma non ribelle,
Il collo lungo e muscoloso collega la testa al torace al corpo che è robusto ma armonioso, anche se non molto sviluppato, con una gabbia toracica che più che in larghezza di sviluppa in lunghezza. Il ventre assomiglia per certi versi a quella dei levrieri ed ecco perché quel soprannome di levriero lucente. La groppa è invece larga e un po’ obliqua, mentre il petto di nuovo non è molto ampio.
Le spalle del cavallo Akhal-teke sono ben proporzionate, lunghe e larghe e ben tornire dai muscoli come lo sono anche i garrese: asciutti ma larghi e in perfetta continuità con il resto del corpo. La muscolatura in generale si sviluppa in modo longitudinale e lo si nota anche guardando le cosce che sono quelle che permettono a questo animale di correre in modo così veloce ed elegante. Tutti gli arti sono lunghi, in particolare troviamo però un avambraccio più sviluppato rispetto allo stinco.
Gli esperti potranno anche notare che questo cavallo mostra una struttura ossea particolarmente densa e compatta, motivo per cui come animale questo cavallo è uno dei più resistenti e che mostra tendini ben delineati, solidi e resistenti. Anche le articolazioni non sono da meno, grandi e robuste. Lo zoccolo del cavallo Akhal-Teke è robusto come il suo corpo e con misure medie e l’unghia così dura che spesso non necessitano di ferratura.
Se desideriamo avere un’idea delle dimensioni caratteristiche di questa razza, eccole.
- Circonferenza toracica variabile tra 168-190 cm.
- Circonferenza stinco variabile tra 18,5-20,5 cm.
- Altezza al garrese: variabile tra 154 – 165 cm.
- Lunghezza corpo variabile tra 153-167 cm.
Akhal-Teke: pelo lucente
Ecco finalmente a spiegare i soprannomi ci questo cavallo, dorato e lucente, che hanno anticipato le caratteristiche del suo pelo. Il mantello dell’Akhal-Teke è certamente un tratto di distinzione per la razza che può vantare delle meravigliose sfumature difficili da trovare altrove nel mondo equino.
I riflessi che troviamo spaziano molto dal metallico anche al dorato, argenteo o bronzeo. Queste colorazioni così eccentriche possono spiegarsi con la presenza di una pelle molto sottile e di peli corti e morbidi come la seta, ma non solo. E’ proprio una questione di pelo che, nel caso di questa razza, ha proprio una forma particolare. Ha la punta cava e quasi trasparente, e serve per proteggere questo cavallo dal freddo perché concorre a riflettere la luce. Una motivazione termica ma che ha delle conseguenze anche estetiche
A livello di standard tutti i colori del mantello sono ammessi. Si parte dal baio, il più comune, e poi si trovano il “sabbia”, il morello, il grigio e il sauro. Più rari abbiamo il palomino bianco, il golden black, l’isabella dorato e il pink-isabella che è davvero difficile da incontrare e risulta proprio di un colore rosa salmone, spesso associato agli occhi azzurri. Anche i peli della coda hanno una loro particolarità perché sono corti, radi e finissimi proprio come quelli della criniera mentre il ciuffo spesso è addirittura assente.
Cavallo Akhal-Teke: allevamenti
Questo cavallo dai movimenti aggraziati e allo stesso tempo scattanti, viene allevato anche in Italia. Ecco tre degli allevamenti che troviamo distribuiti sul suolo nazionale
In Lombardia c’è “Prati Nuovi” in provincia di Brescia, nel comune di Travagliato, che alleva stalloni, fattrici e puledri da oltre 20 anni, in Emilia Romagna c’è poi l’allevamento Santa Chiara in provincia di Parma, nel comune di Medesano, e questo è il più grande allevamento di cavalli di razza Akhal Tekè in Italia. Se ci spostiamo in Toscana troviamo il Podere La Castellaccia, a Siena, nel comune di San Gimignano.
Cavallo Akhal-Teke: prezzo
Per quanto riguarda il prezzo, ci sono molti fattori in gioco ed è difficile fare una valutazione generale. Possiamo però dire che è difficile spendere meno di 4.000 euro per un esemplare adulto, sano e con documentazione allegata.
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