Cassonetti smart a Ferrara
Con i cassonetti intelligenti Ferrara imbocca la strada delle smart city. Domanda: può un cassonetto dei rifiuti essere intelligente? Probabilmente no, e la cosa non è nemmeno augurabile, ma la tecnologia può aiutare questi contenitori a inserirsi meglio nel contesto urbano, a vantaggio del decoro.
Progetto decoro Urbano, non a caso, è il nome dell’iniziativa varata dall’amministrazione comunale di Ferrara in collaborazione con la società multiutility Hera che prevede l’installazione (nel mese di marzo) di 14 isole eco-tecnologiche dotate di cassonetti intelligenti.
Questi cassonetti sono di fatto degli arredi urbani di nuova concezione, gradevoli dal punto di vista estetico e in grado di ‘dialogare’ con chi li utilizza tramite QR code; sono inoltre dotati di pannelli intercambiabili che veicolano messaggi sulle corrette modalità di conferimento dei rifiuti. Ferrara, patrimonio Unesco, è la prima città in cui questo sistema viene sperimentato.
Il Progetto Decoro Urbano a Ferrara prevede due linee di cassonetti: una formata da contenitori in metallo zincato che comporranno 130 isole ecologiche di base nelle grandi strade di accesso e nelle principali vie di Ferrara; l’altra invece destinata alle zone di maggior pregio urbanistico con contenitori color grigio antracite, una decina in tutto.
I QR code dei nuovi cassonetti, leggibili tramite smartphone, permetteranno il collegamento istantaneo al Rifiutologo, la guida per raccolta differenziata realizzata da Hera. Sono previsti contenitori per carta, plastica e indifferenziato, il bidoncino dell’organico e la campana del vetro colorato.
Grande importanza all’estetica: gli eleganti contenitori sono il frutto di un accurato studio della Creative Community dell’Agenzia Klein Russo, condiviso con gli esperti ambientali di Hera specializzati nell’organizzazione della raccolta rifiuti. Bidoncini dell’umido e campane del vetro sono rivestiti a pellicola con stampe che riproducono, come pittogrammi, i materiali da conferire nei rispettivi contenitori.
Pubblicato da Michele Ciceri il 4 Marzo 2013