Case ecologiche green
Avere una casa ecologica è il sogno di molti! Sì, quelle con i pannelli solari, senza spifferi, magari completamente passive.
Le case ecologiche green sono semplici da realizzare ma chi la casa ce l’ha già deve rinunciare alle proprie speranze e convinzioni green?
Ci sono tantissime soluzioni intermedie senza modificare la struttura della casa. Si tratta di accorgimenti che cambiano radicalmente l’impatto visivo, l’arredamento, i consumi quotidiani, lo stile di vita.
Nelle case ecologiche green ci sono diversi fattori da valutare.
- L’arredamento: nella scelta di qualsiasi mobile bisogna controllare la certificazione e la provenienza del legno. I legnami certificati FSC provengono da foreste non primarie ma coltivate, dove non si verifica lo sfruttamento intensivo della natura né dei lavoratori.
In alternativa possiamo scegliere mobili usati nei mercatini dell’usato come i negozi Mercatopoli, dove possiamo trovare a prezzi accessibili mobili di un tempo. Possono essere oggetti di alta qualità, magari da ristrutturare o anche mobili pratici, che ci fanno risparmiare sull’acquisto.
La scelta del riuso diminuisce la nostra impronta sul pianeta.
- Il risparmio energetico: nelle case ecologiche green non vi è spreco di acqua, energia, calore. Facciamo attenzione quando apriamo porte o finestre, quando facciamo la doccia o laviamo la verdura a non sprecare risorse preziose.
- Il riscaldamento: nell’ottica green sarà bene riscaldarsi con materiali rinnovabili anziché con il metano o il gasolio.
- Il consumo: una casa può dirsi ecologica se chi la abita è attento ai propri consumi e ai propri sprechi un po’ in tutto. Per tutto si intende cibo, carburante, oggettistica, libri, vestiario, ecc. Il riuso e il riciclo dovrebbero diventare pratiche comuni, vissute da tutti coloro che approcciano una vita green. I rifiuti organici andrebbero usati per creare il compost.
Avere una casa ecologica significa essere rispettosi dell’ambiente, tutelare la propria salute e risparmiare notevolmente sulle bollette.
Pubblicato da Anna De Simone il 8 Gennaio 2013