Casa passiva, una casa che rispetta l’ambiente e anche chi abita in questo ambiente, proprietari della casa stessa compresi. Per essere così definita deve avere delle caratteristiche particolari, perché “Casa Passiva” non è un modo di dire ma una classificazione per edifici progettati e realizzati secondo alcune regole e accurate scelte. I vantaggi principali sono il basso impatto ambientale ma anche un risparmio energetico.
Casa passiva: che cosa è
Si parla di casa passiva quando si ha di fronte un edificio progettato facendo attenzione al suo involucro, ideato e realizzato in modo che tenga il massimo livello di comfort abitativo interno in ogni stagione. Allo stesso tempo è necessario che sia minimizzato il consumo degli impianti di climatizzazione estiva e invernale.
Quando un involucro edilizio è realizzato con questa ottica, i vari interventi attivi diventano superflui, e questo è un vantaggio piuttosto importante tenendo conto che di solito si tratta di interventi da parte di impianti di riscaldamento e/o raffreddamento costosi e che devono essere ripetuti costantemente.
Nella casa passiva non si deve subire passivamente la temperatura esterna, ma si sfruttano tutti gli apporti “passivi” e gratuiti che l’edificio comunque ha per ottenere la temperatura desiderata. Basta pensare al calore che penetra attraverso i vetri delle finestre o che arriva tramite l’acqua calda sanitaria, al fresco che entra nei locali
quando si aprono le finestre di sera.
Casa passiva: costi
E’ piuttosto intuibile che la casa passiva inizialmente è un investimento, il suo prezzo è in media superiore rispetto a quello di una casa tradizionale sia che si tratti di costruzione, sia che si tratti di acquisto. Si va dall’8 al 20% in più.
Se si ragiona però guardando avanti, negli anni a seguire, ciò che si è speso in più, viene recuperato perché la Casa Passiva non solo assicura un impatto ambientale zero ma anche un consistente risparmio energetico. I costi iniziali per la costruzione di una casa passiva sono difficili da stimare a livello generale perché variano a seconda della metratura, dei materiali, della tecnica e della tecnologia di costruzione e dalle caratteristiche dell’abitazione.
Possono influire anche la tipologia delle finestre, la eventuale installazione di impianti e di sistemi da fonti rinnovabili come i pannelli solari. Di solito il costo iniziale di costruzione di una casa passiva può essere facilmente recuperato nell’arco di pochi anni visto che la bolletta elettrica viene sensibilmente ridotta di circa l’80%.
Casa passiva in Italia
A quanto finora è emerso, le prime case passive sono sorte in Svezia, poi si sono diffuse in altri Paesi, soprattutto in Germania, in Austria e nei Paesi Bassi e in altri paesi del Nord Europa.
L’Italia ha accolto l’idea, con meno prontezza di altri Paesi, ma oggi possiamo contare numerose esperienze su tutta l’area nazionale anche grazie alla creazione di uno standard ad hoc di case passive studiato per il clima mediterraneo.
Effettivamente questo tipo di casa interagisce molto con l’ambiente circostante e con il clima e, nato in Svezia, andava adattato ad un clima italiano certo ben differente. La prima casa passiva mediterranea è stata inaugurata a Bollate (Milano), quasi completamente in legno e con accorgimenti che la rendono adatta ad un clima decisamente più mite di quello svedese o tedesco.
Casa passiva prefabbricata
Ci sono numerose aziende che realizzano case passive prefabbricate, solitamente in legno, quindi se ne possono scegliere tipologia e dimensioni certi che il legno utilizzato sia di qualità e naturali. Questo genere di case hanno un impatto ambientale minimo per tutta la loro durata e di solito hanno dei valori fissati per quanto riguarda il calore necessario per il riscaldamento e le perdite termiche.
Tra i sistemi di riscaldamento utilizzati, troviamo quello compatto che combina la pompa di calore e il sistema di ventilazione, a cui si possono aggiungere riscaldatori e caminetti.
Casa passiva in legno
La casa passiva in legno è un classico, ma va scelta di qualità, ben ideata e ben progettata, in modo che sia passiva davvero e che ci assicuri confort da subito e un rientro dei costi nei giusti tempo. Un modello di costruzione di case in legno, ecologiche, prefabbricate, è quello proposto da Rasom con il Sistema CasaFiemme che garantisce alte prestazioni energetiche, acustiche, statiche e sismiche.
Per quanto riguarda il materiale utilizzato, si tratta esclusivamente di legname certificato FSC e PEFC, quanto al modus operandi, è efficace ed efficiente così da abbattere i costi ma mai a scapito della qualità. Un’abitazione realizzata con Sistema Casa Fiemme può avere un Tetto Fassa oppure un tetto di diversa tipologia, allo stesso
modo il Tetto Fassa può essere utilizzato anche per edifici realizzati con altro sistema costruttivo. Sono da intendere come due sistemi indipendenti che si possono combinare o usare singolarmente, a seconda delle esigenze del caso.
Guardando ciò che Rasom propone si nota che per passare da edifici in “Classe A” a case passive, serve spesso solo uno sforzo progettuale che poi paga parecchio e si nota subito dalle bollette e dal confort domestico.
Casa passiva con Rasom
Quando ci si affida a realtà che da anni realizzano e propongono case passive puntando sull’alta qualità, si può usufruire di una serie di servizi di “accompagnamento”. Nel caso di Rasom ad esempio si ha un progettista esperto accreditato gPHi (gruppo Passive House Italia) a cui rivolgersi, uno studio del sito di costruzione, con tanto di diagramma dell’orizzonte e degli ombreggiamenti permanenti, il calcolo dei dati climatici e quello energetico premilitare dell’involucro edilizio.
Sono previsti anche incontri con l’architetto per definire i dettagli e altri calcoli tecnici per affinare il progetto in modo che calzi perfettamente su ciascun futuro proprietario di casa passiva. E poi si ottiene l’assistenza per la certificazione secondo il protocollo Passive House Institute Italia.
Per maggiori informazioni sulle case passive vi consigliamo di visitare il sito ufficiale di Rasom.it
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