La cartilagine di squalo è un integratore alimentare che possiamo trovare in commercio in vari formati. “Carticin”, “Cartilade” e “BeneFin” sono tra quelli più noti. Si tratta di un prodotto di origine animale che si può ottenere facendo essiccare e poi riducendo in polvere lo scheletro di alcuni pesci appartenenti al Superordine Selachimorpha, pescati soprattutto nell’Oceano Indiano.
Cartilagine di squalo: utilizzo
Anche se per la cura della psoriasi e la riduzione dei dolori artritici, se ne può fare un uso topico, questo integratore viene assunto normalmente per via orale. Può essere particolarmente utile per la riduezione dei dolori artritici e della psoriasi, oppure per accelerare la guarigione delle ferite, per ridurre le complicazioni oculari e contro le enteriti. Esiste anche un impiego nell’ambito della riduzione della crescita del Sarcoma di Kaposi. Può essere considerato un metodo “alternativo” oppure coadiuvante.
Cartilagine di squalo: efficacia
Esistono diversi studi che vogliono testare l’efficacia di questa sostanza su diverse problematiche. Ad esempio per il trattamento della degenerazione maculare viene suggerito di utilizzarlo, per un periodo di 4 settimane, perché potrebbe migliorare o stabilizzare la capacità visiva.
Per quanto riguarda l’artrite reumatoide, spesso va combinata con solfato di condroitina, glucosamina solfato e canfora e applicata sulla pelle. La canfora ha certamente un effetto molto potente, non è quindi facile capire il contributo dato dagli altri ingredienti, cartilagine di squalo compresa.
Per la cura della psoriasi si può assumere sia per via orale che per via topica per cercare di far diminuire il prurito
Nel 1992 si è iniziato a parlare di un possibile effetto nella cura del cancro, con l’uscita del libro “Sharks Don’t Get Cancer”. Ci sono alcuni esperti che reputano che la cartilagine di squalo possa essere efficace nel diminuire il Sarcoma di Kaposi ma dati ricavati dalle ricerche scientifiche dimostrano che l’assunzione per via orale non da alcun beneficio nelle persone affette da neoplasie (linfomi, tumori del seno, del colon, del polmone, della prostata, del cervello di tipo avanzato)
Prendendo in considerazione delle forme meno avanzate, non si hanno a disposizione abbastanza studi specifici sull’efficacia della cartilagine di squalo mentre in caso di carcinoma renale avanzato, esiste la possibilità che, somministrando l’estratto Neovastat – AE-941 per via orale, si ottenga un incremento della sopravvivenza.
Cartilagine di squalo e ambiente
Il nome di questa sostanza ci suggerisce che ci sono degli animali di mezzo, animali che devono essere sacrificati per ottenerla. Si tratta di squali che venivano già cacciati per il commercio delle pinne. Anche se il consumo di cartilagine di squalo non arriva a livelli paurosi, paurose sono le conseguenze che la loro diffusione ha sui numeri di squali presenti sul nostro pianeta. Pian piano stanno diminuendo inesorabilmente.
Cartilagine di Squalo: dosi
E’ molto importante attenersi alle dosi indicate perché la cartilagine di squalo contiene alcune molecole potenzialmente tossiche che possono avere un nesso con l’esordio della malattia di Alzheimer e della Sclerosi Laterale Amiotrofica. Il pericolo principale riguarda il mercurio ma ci sono altri elementi meno noti e tossici, dei contaminanti ambientali che possiamo spesso trovare nei pesci di grosse dimensioni.
La dose giusta non è unica, varia a seconda di molti fattori tra cui l’età, lo stato di salute, eventuali malattie o altre condizioni. Di solito si trova tutto indicato nell’etichetta ed è molto importante non farsi ingannare dal fatto che si tratta di un prodotto di origine naturale. Non significa che sia per forza atossico, ci sono però delle quantità di massima che vengono indicate perché se ci atteniamo ad esse, questa sostanza risulta essere “probabilmente sicura”. Per via orale, può essere utilizzata per un massimo di 40 mesi, per via topica, per un massimo di 8 settimane.
Cartilagine di squalo: effetti collaterali
Il sapore della cartilagine di squalo è pessimo, ma non è questo il problema. Il rischio nell’utilizzare questo integratore riguarda il probabile presentarsi di disturbo come nausea, vomito, mal di stomaco, costipazione, ipotensione arteriosa, vertigini, iperglicemia, elevati livelli di calcio nel sangue e stanchezza.
In caso di gravidanza oppure in fase di allattamento, è meglio evitare di assumete la cartilagine perché non è ancora chiaro che effetti possa fare, meglio non rischiare. Un effetto invece verificato, riguarda livelli di calcio che potrebbero aumentare in modo davvero eccessivo, quindi chi ha già questo problema è meglio che ne stia lontano.
Cartilagine di squalo e legge
Ci sono stati in passato dei provvedimenti che hanno riguardato la distribuzione e la vendita di questo prodotto come trattamento o cura per il cancro. Nel 2004, il produttore “Lane Labs” è stato intimato a cessare la pubblicizzazione di “BeneFin” per via delle insufficienti ricerche scientifiche riguardanti la sua efficacia sul cancro. Per questo motivo, la FDA ha ordinato alla “Lane Labs” di pagare un risarcimento pecuniario a tutti i gli acquirenti del prodotto.
Se vi è piaciuto questo articolo continuate a seguirmi anche su Twitter, Facebook e Instagram