Carruba: pianta e frutto

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Carruba, pianta e frutto: tutte le informazioni sul carrubo e sul frutto, la carruba da mangiare cruda o ridotta in farina. Proprietà delle carrube e cenni botanici.

Il carrubo è un albero longevo popolare per il suo baccello dalle molteplici proprietà benefiche.

Prospera bene nel clima mite del Meridione e nelle altre zone d’Italia può essere coltivato come alberello ornamentale.

Carrubo, caratteristiche della pianta

Il significato del nome carrubo deriva dall’arabo Kharrub, testimonianza delle origine della pianta: il carrubo è stato portato in Sicilia dai Fenici (XI – XII secolo a.C.). Si tratta quindi di una specie molto antica.

Il carrubo è un albero che, a maturità, può presentarsi dalla chioma imponente e con tronco molto grade. E’ capace di raggiungere 10 metri di altezza. La pianta cresce molto lentamente ed è molto longeva: può vivere centinaia di anni.

Si tratta di un albero dioico, cioè i fiori maschili e i fiori femminili sono portati su diverse piante. In rari casi è possibile osservare un carrubo che porta sulla stessa pianta entrambi i fiori (ermafrodite). L’impollinazione avviene grazie agli insetti e al vento.

Dato che si tratta di un albero prevalentemente dioico, per la coltivazione e la produzione delle carrube (i frutti) è necessaria la fecondazione. Per la fecondazione è necessario coltivare due carrubi: per a fecondazione dei fiori femminili occorre la presenza di polline dai fiori maschili. Chi vuole ovviare alla presenza di due piante, dovrà cercare un albero ermafrodita.

Come riconoscere un carrubo “maschio” da uno “femmina”? I fiori maschili hanno forma tubolare e terminano con un ingrossamento. Al contrario, i fiori femminili portano ciascuno cinque filamenti eretti che terminano con una sorta di cilindro schiacciato, diviso a metà da un setto lungitudinale.

Carrube, i frutti del carrubo

I frutti di questa pianta sono generalmente chiamati carrube. Presentano una forma inconfondibile: appaiono come baccelli allungati, in grado di raggiungere e superare i 20 cm.

I frutti, a maturità, sono di colore marrone scuro. Presentano una superficie rugosa e dura, con un interno carnoso e dolce al gusto.

Le carrube maturano tra agosto e settembre dell’anno seguente alla fioritura. Contengono molti semi duri, tondi e schiacciati. Anche i semi sono di colore marrone scuro.

I semi delle carrube sono dette carati. Come premesso, il carrubo è un albero antico. I semi di carrube hanno dimensioni e peso piuttosto omogeneo e in passato venivano utilizzati come unità di misura per pesare oro e materiali preziosi.

Chi vuole coltivare il carrubo per le proprietà del suo frutto, deve dotarsi di molta pazienza: fino a una decina di anni di età la pianta non è produttiva! La pianta inizia a fruttificare dopo i primi 10 anni e arriva al culmine della produzione intorno ai 40 anni. Il carrubo continua a produrre frutti fino ai 100 anni di età.

A maturità, la produzione di carrube può essere molto generosa: ogni pianta può produrre più di 100 kg di carrube!

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Carrube, proprietà

Le carrube sono molto nutrienti: ricche di carboidrati e fibre vegetali. Contengono una percentuale di proteine non trascurabile. Tra i micronutrienti più abbondanti segnaliamo la presenza di diversi sali minerali e vitamine, soprattutto quelle del gruppo B, vitamina C e vitamina E.

Le carrube annoverano interessanti proprietà nutrizionali e curative: 100 grammi di carrube apportano al nostro organismo 207 calorie.

Come mangiare le carrube

Il baccello è commestibile, è molto dolce e ha un aroma caratteristico. Le carrube possono essere consumate crude quando sono ben secche. Come mangiare le carrube? Vi basterà metterle tra i denti e masticare! Durante la masticazione fate però attenzione ai semi presenti nei baccelli che possono essere molto duri e dare problemi ai denti. Le carrube, quindi, possono essere consumate crude al pari di ogni altro frutto. Non è necessario sbucciarle!

I semi di carrube si consumano più frequentemente in forma di sfarianto (farina di carruba).

La carruba ha un sapore dolciastro e sotto forma di farina viene utilizzata per la preparazione di biscotti, dolci o per sostituire il cioccolato. Nell’industria alimentare non mancano creme spalmabili a base di nocciole e carrube che si pongono come alternativa naturale alla più popolare Nutella.

Biscotti con farina di carruba

Biscotti con farina di carrube

Sempre nell’industria alimentare, le carrube vengono sfruttate per la produzione di un addensante prodotto a partire dal seme di carruba contenuto dallo stesso baccello. Il seme della carruba è ricco di galattomannani, prezioso per la produzione di addensanti, stabilizzanti, gelificante e la sostituzione del glutine in prodotti per celiaci.

In Grecia, la carruba è usata come dolcificante naturale ed è considerata una fonte naturale di calcio. In realtà non è la carruba a essere usata come dolcificante ma uno sciroppo realizzato a partire da carrube e arance. Lo sciroppo di carruba è molto popolare nell’isola di Cirpo e di Creta.

L’oro nero di Cipro (Gulepp ta-Harrub) altro non è che un liquido a base di carrube e, oltre a rivestire un ruolo alimentare, è considerato un rimedio naturale grazie alle sue proprietà curative.

La carruba riveste un ruolo importante in diverse culture enogastronomiche.

  • Sull’Isola di Malta, con le carrube si prepara un dolce tradizionale da consumare durante la Quaresima e il Venerdì Santo.
  • Le carrube sono tradizionalmente servite durante la celebrazione ebraica del Tu BiShvat. 
  • Bevande e succhi di carruba sono tradizionalmente serviti ai popoli islamici durante il mese del Ramadan.

Farina di carrube

La polpa delle carrube può essere triturata e ridotta in farina. La farina della polpa di carrube può essere molto utile in cucina, anche come surrogato del cacao per il suo sapore dolce. Come fare la farina di carruba? Se avete la materia prima potete produrre farina così come fareste con qualsiasi altro cereale. Le istruzioni dettagliate sono disponibili nella guida: come fare la farina in casa.

Le carrube tritate più o meno grossolanamente sono usate per l’alimentazione del bestiame.

Non solo la polpa. Anche i semi delle carrube vengono ridotti in farina (previa tostatura). La farina dei semi di carrube è usata come addensante, stabilizzante e emulsionante. La farina di semi di carrube ha un potere assorbente pari a 50 volte il proprio peso.

Potete acquistare la farina di carrube anche su Amazon, in questa pagina.

Liquore di carrube, ricetta

A partire dalle carrube si produce un interessante liquore aromatizzato all’arancia o al cioccolato. Il liquore di carrube è molto diffuso in Turchia, Malta, Portogallo, Spagna e in alcune tradizioni contadine della Sicilia. Come fare il liquore alle carrube? Per questa ricetta avrete bisogno di:

  • 1 L di alcol 95°
  • 1 L di acqua
  • 1 kg di zucchero
  • 10 carrube spezzettate

Tritate le carrube grossolanamente e mettetele in infusione nell’alcol che dovrete chiudere ermeticamente. L’infusione dovrà durare 30 giorni, ricordando di agitare il liquore di tanto in tanto.

Al trentunesimo giorno, sciogliete lo zucchero nell’acqua calda (a fuoco dolce, senza far caramellare). Fate raffreddare lo sciroppo e, nel frattempo, filtrate l’alcol e strizzate de carrube per ottenerne alcol più “concentrato”. Unite l’alcol allo sciroppo raffreddato. Se necessario, filtrate nuovamente. Versate il liquore di carruba in una bottiglia di vetro. Fate stabilizzare e servite freddo dopo una settimana.

La carruba come mangime animale

Le carrube rivestono un ruolo importante nell’alimentazione animale. Mangimi a base di carrube sono somministrati a cavalli, conigli, pollame, pappagalli e altri uccelli granivori, così come il bestiame ruminante. Non solo, sul mercato esistono biscotti per cani a base di carruba: i cani non possono mangiare il cioccolato perché contiene la teobromina, quindi alcune industrie hanno ben pensato di sfruttare la farina di carrube per la produzione di biscotti per cani. Nella penisola iberica, le carrube sono usate per l’alimentazione dell’asino.

Pubblicato da Anna De Simone il 24 Novembre 2016