Carragenina, un additivo alimentare che può essere ingerito anche da chi soffre di celiachia, essendo privo di glutine. E’ molto utilizzato nel settore farmaceutico per la preparazione di paste, gel ed emulsioni, nel settore cosmetico, per dentifrici, fissatori per capelli e shampoo, e in quello alimentare. Nelle etichette la carragenina è indicata come E407.
Carragenina: cosa è
Usata come additivo alimentare, soprattutto, la carragenina è una gelatina ricavata a dalle alghe Carragheen che prendono il nome di una località irlandese. In particolare per produrla servono le alghe rosse della varietà Chondrus crispus e Gigartina mamitiosa da far bollire per ricavarvi dopo le opportune lavorazioni, quella polvere di colore giallastro e inodore che è la carragenina.
Anche se le alghe hanno un nome irlandese, la maggior produzione al mondo di questa sostanza, usata già dagli anni ’30, sono le Filippine.
Carragenina: glutine
Non contiene glutine, per cui i celiaci quando leggono E407 sull’etichetta possono restare sereni. Se si consuma la carragenina non in un prodotto già confezionato dove fa da addensante, stabilizzante, gelificante ed emulsionante, ma come integratore, va associata a un paio di bicchieri d’acqua. In questo caso essa serve per far aumentare il senso di sazietà, oppure per trattare la stitichezza aumentando il volume della massa fecale.
Carragenina: formula
Dal punto di vista chimico, si nota che esistono diversi composti con proprietà simili, ma con caratteristiche diverse a seconda della fonte da cui vengono estratti e del processo di lavorazione. Più che di carragenina dovremmo parlare di carragenani, nominando tra i più noti kappa, iota e lambda. Si tratta di polimeri del D-galattosio, detti galattiani.
Quando si assumono questi carrageniani con l’acqua si ottiene una massa gelatinosa, trasparente, consistente e priva di sapori od odori particolari.
Carragenina: effetti collaterali
Sono ancora in corso dei dibattiti sulla carragenina perché alcuni sostengono che sia una sostanza alla lunga nociva anche se ufficialmente in Europa e in Italia viene utilizzata come addensante o stabilizzante in numerosi prodotti alimentari.
Negli USA è considerata sicuro dall’FDA ma ci sono istituiti come il Cornucopia Institute che effettuando degli studi, stanno mettendo in luce degli effetti collaterali non da sottovalutare come ad esempio problemi gastrointestinali da lievi a medi, gonfiore addominale, flatulenze, mal di stomaco e persino problemi digestivi cronici. A creare problemi sarebbero delle sostanze chimiche potenzialmente nocive che si sviluppano quando le alghe vengono lavorate.
Carragenina: alimenti
Nel miele, per chiarificare, o nella birra, e anche in quei prodotti dalla consistenza cremosa come gelati, budini e formaggi spalmabili, come addensante e stabilizzante: la carragenina è presente in molti alimenti anche se non ci abbiamo mai fatto caso. Deve essere ovviamente presente in etichetta, sta poi a noi darci una occhiata non distratta.
Tra i cibi in cui ci possiamo aspettare di trovare la E407, ci sono budini, gelatine. Gelati artigianali, confetti, formaggi spalmabili o vegetali, latte vegetale e prodotti senza glutine, essendo uno di quegli addensanti che non ne contengono.
Panna senza carragenina
Anche la panna da cucina, come lo yogurt, può contenere questa sostanza, meglio controllare anche gli ingredienti dei preparati per torte. La sua presenza non è d’obbligo ma è frequente, dipende molto dalle singole marche per cui non ci resta che leggere le etichette e cercare “carragenina”, “carragenani” o “E407”.
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