Tra gli alimenti a base di soia più diffusi nella gastronomia internazionale, c’è il tempeh, definito comunemente carne di soia, impiegato nelle diete vegetariane e vegane. Si ricava dai fagioli di soia gialla, presenti soprattutto nel sud-est asiatico. Questi legumi sono ricchi di micronutrienti; contengono elevate quantità di vitamine, fibre alimentari e proteine: il contenuto di proteine è pari a quello presente nella carne di vitello.
Per conservare tutte le proprietà benefiche senza perderle nei processi di preparazione e cottura, la carne di soia si ottiene attraverso un processo di fermentazione. Il processo di fermentazione infatti riduce i livelli di acido fitico contenuti nella soia, ne aumenta la biodisponibilità di vitamine e altri micronutrienti.
Carne di soia: perchè meglio farla in casa?
La carne di soia è prodotta in modo tale da promuovere l’attivazione di ceppi batterici in grado di produrre la vitamina B12; si tratta di batteri come il Citrobacter freundii e il Klebsiella pneumoniae in grado di sintetizzare alti valori di vitamina B12. Tuttavia, il temph che troviamo in commercio sembra non essere una buona fonte di vitamina B12 in quanto si riscontrano valori quasi nulli; i batteri appena citati, nella prodotti in commercio in Europa, mancano del tutto, l’unico battero presente è quello che promuove la fermentazione (Rhizopus oligosporus) e non ha una valenza nutrizionale in termini di apporto vitaminico.
Per questo motivo è consigliabile preparare in casa questo alimento! A tal proposito vi illustreremo come fare la carne di soia in casa seguendo la nostra ricetta passo per passo.
Carne di soia fatta in casa, gli ingredienti
- Fagioli di soia
- Fungo fermentante (lo Rhizopus oligosporus)
- Composto a base di aceto
Carne di soia fatta in casa, preparazione
- Mettete i fagioli di soia in un recipiente con acqua fredda e lasciate ammorbidire per un paio d’ore
- Trascorso il tempo, scolateli, triturateli e metteteli a cuocere in acqua per una ventina di minuti
- A questo punto aggiungete dentro al recipiente il fungo fermentante e un composto a base di aceto
- Successivamente stendete il composto in un recipiente piuttosto largo e lasciate fermentare per 24 ore ad una temperatura di circa 30 gradi.
Se tutta la procedura è riuscita al meglio, la carne di soia dovrà presentarsi come un panetto solido.
E’ possibile che, come conseguenza del processo di fermentazione, si senta un odore di ammoniaca. Se è troppo forte, si sconsiglia di mangiarlo.
La carne di soia si presta a tantissimi impieghi in cucina; può essere consumato da solo, oppure può essere cucinato al vapore o fritto, può essere inoltre impiegato per accompagnare salse, pasta, riso o addirittura come “companatico” per dei panini grazie al suo sapore intenso e caratteristico che assomiglia ad un mix di funghi e noci.