Carenze nutrizionali: sintomi
Carenze nutrizionali, a volte dovute ad uno stile di vita poco attento ai bisogni del nostro corpo e dominato da altre priorità a volte discutibili. Ci sono carenze che nascono da contesti poco fortunati in cui nutrirsi male o poco non è una scelta, ma altre volte basta poco per correggere l’alimentazione ed evitare problemi di salute legati a squilibri nutrizionali. Vediamo quali sono le carenze più frequenti e alle conseguenze che hanno.
Carenze nutrizionali: sintomi
I sintomi di una dieta che porta a carenze sono debolezza e depressione, prima di tutto. Il cervello fatica a funzionare e la memoria cala, si è più stressati e ansiosi perché mancano vitamine B, amminoacidi, zinco, magnesio, iodio e ferro. Un corpo debole a causa di carenze nutrizionali naturalmente più propenso ad ammalarsi e, in caso di malattie, fa più fatica a riprendersi.
Carenze nutrizionali: bambini
Da bambini ma anche da adulti, ci sono delle carenze da cercare di evitare e che sono le più frequenti. Molte vanno ad intaccare anche l’equilibrio psichico di chi le soffre. Gli acidi grassi e gli omega 3, presenti in pesci grassi, tuorli d’uovo, olio di semi di lino e noci, non deve mancare perché contribuisce alla buona salute delle cellule del cervello e al buonumore.
Lo zinco supporta i movimenti del sistema intestinale e immunitario ma ci aiuta anche a mantenere un equilibrio psichico, per non avere carenze nutrizionali di questo minerale è importante mangiare carne di manzo, spinaci, semi di zucca e cioccolato fondente. Anche il selenio è spesso protagonista di carenze nutrizionali ed è invece molto importante per la tiroide e per il benessere mentale, va assunto mangiando semi di girasole, pane integrale, tonno, noci del Brasile, carne di maiale e ostriche.
Il magnesio carente è spesso una conseguenza di eccessive dosi di alcol, zucchero e bibite, ma non deve mancare come anche lo iodio che aiuta la tiroide ma anche il sistema immunitario e la memoria, oltre a regolare la temperatura corporea. Troviamo lo iodio nei formaggi, nelle alghe secche, nelle patate, nei mirtilli, nel tonno in scatola e nei gamberetti.
Soprattutto le donne incinta, ma non solo, devono stare molto attente ad evitare carenze nutrizionali di Ferro perché porterebbe all’anemia e ad un generale affaticamento del cervello. Per non rischiare di avere poco ferro, inseriamo nella nostra dieta cozze, vongole, noci, semi di zucca, prodotti di soia, fegato di pollo e frutta secca come anacardi e mandorle.
Carenze nutrizionali piante
Non solo gli esseri umani, ma anche le piante possono soffrire di carenze nutrizionali. Se ciò accade, si ammalano più facilmente, proprio come capita agli animali. Anche le piante da frutto possono soffrire di carenze di nutrimento e questo accade a scapito del raccolto. Vediamo quali sono le malattie più frequenti di questi alberi.
Carenze nutrizionali e depressione
E’ quasi immediato ed inevitabile che prolungate carenze causino depressione a vari livelli, anche gravi. Se mancano le vitamine del gruppo B aumenta il rischio di ictus, peggiorano unghie e pelle ma soprattutto si ha un forte crollo di umore. Ciò accade anche in carenza di acido folico che andrebbe assunto in dosi giornaliere di 400 mcg. Lo troviamo in fagioli cotti e lenticchie, spinaci, avocado, broccoli e frutti tropicali.
Un’altra vitamina è strettamente legata alla depressione, la D: se manca si può anche cadere in preda all’ansia, la si trova nel pesce grasso, nei funghi portobello, nell’olio di fegato di merluzzo e nel tofu.
Carenze nutrizionali: dieta vegetariana
Quando si sceglie di seguire un regime alimentare vegetariano si eliminano molte fonti di proteine animali che vanno assolutamente sostituite da quelle di origine vegetale contenute in legumi, frutta secca e semi. Si rischiano anche carenze nutrizionali di calcio e vitamina D che possono essere ingerite con latte, formaggi e yogurt mentre la preziosa vitamina B12 è rintracciabile anche in uova, latte e derivati anche se nella carne è più abbondante.
Tra le carenze nutrizionali tipiche della dieta vegetariana, c’è quella di Ferro che non può essere evitata solo mangiando i famosi spinaci perché questo minerale è in questo caso in una forma non facilmente assorbibile dal nostro organismo. E’ quindi necessario combinare verdure ad altri alimenti ricchi di vitamina C, come il limone. Per ovviare a carenze di zinco i vegetariani devono mangiare latte, formaggi, frutta secca, legumi, pane integrale e prodotti a base di soia, per quanto riguarda gli omega 3, li possono trovare nelle noci e nei semi di lino.
Carenze nutrizionali: dieta vegana
La dieta vegana è molto rischiosa per quanto riguarda le carenze nutrizionali. Per capirlo basta vedere l’elenco di cibi sostitutivi di quella vegetariana, prendendo atto che frutta e verdura non bastano per garantire una alimentazione equilibrata.
Chi sceglie questo regime alimentare deve quindi essere particolarmente attento, anche a non evitare gli amminoacidi che aiutano a bilanciare i neurotrasmettitori e a ridurre la paura, l’ansia, gli attacchi di panico, e lo stress. Sono infatti soprattutto in uova, carne magra e latticini.
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Pubblicato da Marta Abbà il 3 Settembre 2017