Carbone vegetale per pane e pizza, rispondiamo alle più comuni curiosità: come si usa, dove comprarlo, fa bene, quali sono le sue proprietà. Tutte le informazioni sul pane nero e sulla pizza al carbone vegetale.
L’uso del carbone vegetale per pane e pizza ha fatto scattare non poche polemiche. A non appoggiare la diffusione dei carboni vegetali nel mondo alimentare, da un lato sono i panificatori tradizionali e dall’altro i salutisti.
Il carbone vegetale fa male?
La presenza del carbone vegetale nei prodotti alimentari è segnalata in etichetta con la sigla E153. Il gap nasce dal regolamento UE 1129/2011, che classifica il carbone vegetale come colorante naturale per alimenti e, per il pane e prodotti simili è vietato l’impiego di coloranti.
Sembrerebbe che l’industria alimentare stia strumentalizzando l’impiego del carbone vegetale per far apparire un prodotto raffinato più naturale e genuino di quello che è realmente.
Il pane nero che troviamo in commercio è realizzato con farine bianche raffinate, lievito di birra e carbone vegetale. Con una ricetta del genere è difficile sfruttare le potenziali proprietà benefiche del carbone vegetale.
La questione non riguarda solo il pane ai carboni vegetali! Il mondo del pane così come quello delle farine in generale, oggi, è molto triste. Anche il pane integrale che troviamo in commercio è una finta scelta genuina.
Nella tradizione contadina, la farina integrale è prodotta a partire da grano tenero macinato con pietra naturale, ciò significa che la farina integrale rappresenta la farina che non è stata setacciata ma che ha subito solo un primo processo di macinazione. Con queste basi, la farina integrale dovrebbe contenete tutte le parti del chicco di grano, da quelle più interne a quelle più esterne. Purtroppo nella realtà dei fatti non è così! Il pane integrale che troviamo in commercio è dato dalla farina bianca raffinatissima mescolata con crusca rimacinata. Insomma, il consumatore pensando di fare una scelta saggia si ritroverà a comprare un prodotto due volte raffinato.
E’ chiaro che il processo produttivo industriale innesca serie controversie nutrizionali: i consumatori acquistano pane nero (che sia integrale o al carbone vegetale) convinti di comprare un prodotto più sano mentre si ritrovano, nel carrello, un alimento ugualmente raffinato.
La soluzione è l’autoproduzione!
Per essere sicuri di preparare pane nero di qualità, così come un impasto per pizza al carbone vegetale, è importante selezionare con attenzione la materia prima e provvedere alla preparazione in ambito domestico.
Fare il pane o la pizza in casa non è difficile, paradossalmente è più difficile reperire materia prima di certa provenienza! Chi ha la fortuna di possedere un macinino, un ottimo frullatore o un robot da cucina, può produrre la farina in casa così da accorciare di molto la filiera produttiva. Personalmente mi piace fare la farina in casa e sperimentare nuove miscele. Per tutte le istruzioni vi rimando al mio articolo guida Come fare la farina in casa.
Gli ingredienti per un buon pane ai carboni attivi vedono vera farina di grano tenero integrale, pasta madre rinfrescata, acqua, farina maltata e sale. Per preparare la pizza al carbone vegetale gli ingredienti sono gli stessi ad esclusione della farina maltata. Per il lievito naturale vi rimando all’articolo Rinfresco del lievito madre.
Per i dosaggi, bastano 6 grammi di carbone vegetale in polvere per ogni 500 grammi di farina. Certamente potete preparare il pane con la farina doppio zero (tipo 00) ma anche in questo caso è consigliabile scegliere farina biologica di provenienza certa. I dosaggi di carbone attivo da rispettare per ogni tipo di impasto (dalle pizze alle focacce) vedono dai 10 ai 15 grammi di polvere di carbone vegetale per ogni chilogrammo di farina usato.
Le proprietà del carbone vegetale
Il carbone vegetale, conosciuto anche come carbone attivo, è un ottimo alleato quando si tratta di combattere pancia gonfia o gas intestinali. Assumere carbone attivo non solo aiuta a sgonfiare la pancia, facilita la digestione e combatte la stitichezza. Il carbone vegetale è considerato un rimedio naturale per contrastare aerofagia, meteorismo, flatulenza, gonfiore addominale, dispepsia, gastrite, reflusso gastro-esofageo, acidità di stomaco, stitichezza, colite nervosa, intossicazioni da metalli pesanti e farmaci. Con queste premesse, è chiaro che il pane nero ai carboni attivi sembra essere, da un punto di vista salutistico, migliore del classico pane bianco. Lo è infatti, ma solo se preparato scrupolosamente con ingredienti genuini.
Dove comprare il carbone vegetale per pane e piazza
Non è facile reperire carbone vegetale a uso alimentare. In genere, il carbone attivo si trova in forma di compresse da assumere come integratore alimentare. Personalmente acquisto il carbone vegetale online, sfruttando la migliore offerta che trova su Amazon o portali simili. Su Amazon, una confezione da 250 grammi di Carbone Vegetale è proposta al prezzo di 16,77 euro. Con 250 grammi di carbone vegetale riuscirete a preparare all’incirca 80 pizze o pagnotte di pane nero.
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