Carapace: significato
Carapace, spesso collegato alla tartaruga, come animale, ma che caratterizza anche molti altri esseri viventi. Ha una funzione principalmente protettiva e noi uomini non ne siamo muniti anche se in parta abbiamo cercato di crearcene uno in periodi bellici: pensiamo alle armature dei guerrieri. Oggi, una sorta di carapace sono le protezioni che alcuni atleti utilizzano, ad esempio per giocare a football americano.
Carapace: significato
E’ una parte dell’esoscheletro, oppure della conchiglia di cui alcuni animali sono muniti. Oltre alle tartarughe, con il loro guscio, ci sono i crostacei che hanno il loro carapace e non è altro che quella parte di esoscheletro in grado di proteggere il cefalotorace e rendere gli animali più longevi. Per notarla, prendiamo una raffigurazione o una immagine di un granchio o di una aragosta, i crostacei che hanno questa parte più in evidenza e sviluppata.
Carapace: cosa è
E’ una somma di ben quattro strati, non è tutto d’un pezzo, e sono strati con caratteristiche anche molto differenti. L’epicuticola è priva di chitina, costituita da sostanze proteiche e lipidiche, l’esocuticola è invece formata anche da chitina, oltre che da proteine, ma la più ricca di chitina è l’endocuticola che può essere abbondantemente calcificata. L’ultimo strato è quello a contatto con l’epiderma, si chiama strato membranoso ed è ricco di chitina non calcificata.
Carapace di Pomodoro
Si tratta di Pomodoro con la “P” maiuscola perché il frutto del pomodoro non ha un carapace come tutti noi sappiamo. Arnaldo Pomodoro è un architetto e ha progettato una struttura battezzata “Carapace”, su richiesta della Famiglia Lunelli che l’ha fatta realizzare in Umbria, presso la Tenuta Castelbuonomm di 30 ettari, nei comuni di Bevagna e Montefalco.
Pomodoro quasi 20 anni fa ormai, ha pensato a questa costruzione per non disturbare l’armonia delle colline dove si estendono i vigneti, si è ispirato esplicitamente alla tartaruga, sia per la forma del suo guscio, sia perché è un simbolo di stabilità e longevità. Il risultato è una grande cupola ricoperta di rame, incisa da crepe che ricordano i solchi della terra.
Carapace: tartaruga
Se si parla di tartarughe, non è altro che la parte superiore del guscio. Nella maggior parte delle specie di tartarughe sono visibili delle squame e ognuna di esse prende il nome di scuto, di volta in volta hanno delle caratteristiche diverse, soprattutto per quanto riguarda la loro resistenza. Il Tartarus liccus, animale che abita dalle parti dell’Uganda, ha un guscio molto spesso, al contrario è estremamente fragile quello del Grassinus.
Sottile o meno che sia, il carapace svolge una funzione in primo luogo protettiva, forma e consistenza variano a seconda del processo di adattamento all’ambiente che le tartarughe hanno subito nei secoli. Ci sono dei casi in cui il carapace è anche mimetico, per tartarughe acquatiche. Nel guscio fa coppia con il piastrone che è la parte inferiore del guscio stesso, carapace e piantone sono uniti da un ponte osseo.
Ad avere un carapace molto particolare è la Tartaruga Liuto che ha ben altri elementi originali, se non la conoscete, leggete qui e se non lo avete ancora visto fiondatevi a vedere La Tartaruga Rossa, un film di animazione straordinariamente originale
Carapace: animali
La tartaruga è certo la più nota, per via del suo guscio che è una parte del corpo anche di altri animali come gli aracnidi in cui è formato dalla fusione dei tergiti in cui sono situati, tra le altre cose, gli occhi.
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Pubblicato da Marta Abbà il 25 Aprile 2018