Caprifoglio rampicante
Caprifoglio rampicante: coltivazione, cura e descrizione della pianta. Caratteristiche botaniche e altre specie simili, con fiori profumati e rampicanti.
Il caprifoglio rampicante (Lonicera caprifolium) è una pianta di medie dimensioni che si fa apprezzare per i suoi profumatissimi fiori. Appartiene alla famiglia botanica delle Caprifoliaceae. Parliamo di un arbusto legnoso ad andamento rampicante.
In realtà, parlare di caprifoglio rampicante non è corretto: la pianta è di tipo lianosa, cioè presenta una struttura a liana. La forma biologica di questa specie è definita botanicamente come fanerofita lianosa. Comunemente lo chiamiamo caprifoglio rampicante perché come le altre piante rampicanti, anche il caprifoglio Lonicera caprifolium è incapace di reggersi in autonomia e per questo necessita di un muro, una ringhiera o un altro supporto dove “arrampicarsi” e prosperare.
Lonicera caprifolium
Questa specie è originaria dell’Europa sud-occidentale e delle zone subsiberiane. Si suppone che un areale ben distinto (ma non abbastanza da rappresentare specie a sé) sia originario delle coste del Mar Nero.
Oggi la specie è diffusa in tutta Europa, nell’Asia Minore e Caucaso. Cresce spontaneamente nel nostro paese e può formare naturalmente delle siepi, anche in abbinamento con altre piante come il castagno e il cerro.
Esistono diverse specie di Lonicera, e diverse varietà della specie Lonicera caprifolium (nota popolarmente come caprifoglio rampicante o caprifoglio comune). Le varietà sono a foglie persistenti e fiori con colori diverse (quindi le varietà selezionate dalla specie Lonicera caprifolium sono sempreverdi).
Le varietà selezionate dai vivai sono caprifogli rampicanti sempreverdi scelti per rivestire muri, creare pergolati o siepi naturali.
Caprifoglio rampicante: caratteristiche
I fusti sono rampicanti e volubili: in natura si avvolgono ad altri alberi o arbusti. La pianta può arrivare a 5 metri di estensione e, soprattutto nella fase iniziale, presenta una crescita veloce.
I fusti giovani sono ricoperti di peluria (pubescenti) mentre quelli più maturi assumono una colorazione bruno-verdastra.
Le foglie sono di un verde vivace, crescono in modo opposto. La lamina fogliare è molto consistente. Una caratteristica di questa pianta è l’eterofillia: sulla pianta sono presenti foglie di forma diversa in base alla maturità dei getti.
I fiori sono molto profumati. Bianchi con variazioni nel rosso. La pianta fiorisce da maggio a luglio. La fioritura è lunga e abbondante.
Il caprifoglio rampicante è una pianta generosa e con i suoi fiori profumati attira farfalle (sia diurne, che notturne come le falene). Possono attirare grossi imenotteri come bombi e api che riescono a raccogliere il nettare contenuto nel lungo tubo dalla corolla.
Dopo la fioritura, il caprifoglio rampicante sviluppa dei frutti: bacche carnose, ovali, di colore rosso vivo o arancio. I frutti (bacche) sono velenosi e contengono alcuni semi discoidi. Ogni bacca ha una dimensione di circa 8 mm.
Il caprifoglio è un sempreverde rampicante?
Ci sono diversi caprifogli rampicanti e alcuni a foglia caduca (che perdono le foglie in inverno) e altri sempreverdi. Prima dell’acquisto, informati se si tratta della specie e fai domande chiare sulla varietà, così da capire se si tratta di una pianta rampicante sempreverde o spogliante. Per una panoramica generale sulle diverse specie di caprifoglio da coltivare in giardino o in vaso rimandiamo all’approfondimento dedicato al genere: lonicera.
Se non si tratta della specie L. caprifolium presta molta attenzione perché alcune specie possono raggiungere dimensioni importanti. Alcune specie sono originarie del Medio Oriente e delle Americhe, è opportuno informarsi anche per questioni climatiche. Per esempio, chi abita nel Settentrione potrebbe preferire la specie la Lonicera x heckrottii, più resiste alle basse temperature (fino a – 10°C).
Coltivazione e cure
La pianta è molto rustica e non necessita di particolari cure. Nell’ideale, l’esposizione dovrebbe essere soleggiata o a mezz’ombra, perfetto il pieno sole. Quando la pianta non ha abbastanza luce o è coltivata in ombra, potrebbe produrre pochi fiori o non fiorire affatto. Le radici delle piante dovrebbe essere perennemente ombreggiate mentre la chioma esposta alla luce (mezz’ombra o in pieno sole). Per ombreggiare le radici è possibile eseguire una pacciamatura con paglia.
Prima della messa a dimora, si consiglia una lavorazione profonda del terreno per interrare letame o compost ben maturo.
Pubblicato da Anna De Simone il 1 Luglio 2019