Come funziona una canna fumaria e come è fatta? Nell’articolo dedicato alle stufe senza canna fumaria abbiamo visto che questo elemento è stato sostituito da una struttura lunga solo pochi millimetri, così come i dispositivi montati su queste stufe, esistono alternative alla canna fumaria. Andiamo a vedere di cosa si tratta.
A cosa serve una canna fumaria
Alcuni sistemi di riscaldamento o di cottura sono dotati di canna fumaria, si tratta di una struttura verticale atta allo scarico dei fumi prodotti durante la combustione. La canna fumaria raccoglie i fumi prodotti dalla camera di combustione e li porta all’esterno mediante il comignolo.
Come è fatta una canna fumaria
Per consentire il passaggio del fumo, deve svilupparsi -compatibilmente alla struttura edilizia- quanto più in verticale possibile. Anche se esternamente il comignolo ci sembra quadrato, per facilitare l’evacuazione dei fumi, la sezione interna della canna fumaria è di tipo circolare; una sezione verticale favorisce la formazione dei vortici atti a convogliare l’aria calda all’esterno. Il diametro della canna fumaria deve essere strettamente proporzionale al tipo di impianto di riscaldamento (o cottura): il calcolo della giusta sezione tiene conto della potenza del focolare, della lunghezza della canna e della presenza di eventuali curve, anche l’altitudine geografica e le temperature prevalenti possono giocare un ruolo nella determinazione del tiraggio di una canna fumaria. Per fare un esempio pratico, al fine di ottimizzare il tiraggio, tra un’abitazione di montagna e una a livello sul mare, la sezione della canna fumaria della prima dev’essere superiore del 50% rispetto a quella impiantata sul livello del mare.
Al fine di rendere la canna fumaria più efficiente, questa deve essere ben coibentata così da impedire ai fumi di condensarsi prima di arrivare al comignolo: il vapore acque, mischiato a fuliggine e residui di risulta della combustione, forma il creosoto, una sorta di catrame che incrosta la canna riducendola di sezione, una canna fumaria ben isolata riduce al minimo questa formazione scongiurando ogni rischio di incendio.
Il comignolo è la parte terminale della canna fumaria, anche questa struttura svolge un ruolo determinante: protegge l’interno dell’impianto da vento e agenti atmosferici. Il comignolo può differire in base alle esigenze, infatti la forma del cappello è scelta per disperdere i fumi anche in presenza di forti venti; un comignolo efficiente presenta una sezione doppia rispetto a quella della canna fumaria.
Come visto con le stufe senza canna fumaria, o in caso di impossibilità di installare un comignolo (palazzi troppo alti e vincoli paesistici o condominiali), si può disporre di blocchetti che vanno poi intonacati previo annegamento di una rete di armatura.