Cani da caccia: elenco delle razze completo con schede

cani da caccia

Cani da caccia: elenco completo ripartito per tipologia e utilizzo. Scheda dedicata a ogni razza. Significato dell’accezione cani da caccia. Come alimentare un cane da caccia. Principali patologie e malattie di cui soffrono i cani da caccia.

Definizione di cani da caccia

I cani da caccia, come lascia intuire il nome, sono razze di cani selezionate nel corso del tempo per aiutare l’uomo a cacciare.

La classificazione di ogni razza dipende dal compito che essa deve assolvere nelle sue mansioni.

Nello specifico abbiamo:

    • cani da ferma
  • cani da riporto
  • cani da seguito
  • cani da tana
  • cani da sangue o da traccia.

Per i cani da caccia non è previsto un gruppo dedicato dalla FCI (Federazione Cinologica Internazionale) e dall’Enci (Ente Nazionale Cinofilia Italiana) in quanto le razze adatte ad adempiere questa mansione sono distribuite all’interno dei gruppi già esistenti.

Cani da ferma

I cani da ferma sono la categoria di cani da caccia che, individuata la preda, solitamente selvatica, si bloccano in punta o in ferma, indicandone la presenza al cacciatore. Il loro nome, quindi, sta a indicare che non si lanciano all’inseguimento come vedremo fanno invece altre razze: i cani da ferma si fermano e segnalano al loro padrone al preda. Da quel momento è come se dicessero “Ora tocca a te”.

cane da ferma

In passato questi cani si sedevano sulle zampe posteriori, ma oggi la segnalazione della preda avviene per lo più in posizione eretta, con una zampa anteriore sollevata e fremendo, quasi tremando. Se il Setter inglese deve il suo nome all’antica postura seduta – da “to sit” , sedersi – il Pointer è così chiamato perché i cani da ferma sono detti anche da punta.

I cani da caccia di questo sottogruppo sono utilizzati soprattutto per fagiani, pernici, starne, per questo spunta nella storia anche il termine “caccia da piuma”. Tra le razze ricordiamo il Bracco italiano, da cui sono derivati tutti i bracchi francesi e poi tutti i bracchi europei, e i già citati pointer e setter.

cani da caccia pointer

Cani da riporto

I cani da riporto sono la categoria di cani da caccia che recuperano la selvaggina una volta abbattuta dal cacciatore. Un esempio è il Golden Retriever, un altro lo è il Labrador Retriever. Questi due sono i più noti dei 6 cani da caccia che formano il gruppetto dei “Retriever” (che in inglese significa proprio “riporto”, “recuperatore”), gli altri sono il Flat-Coated Retriever (anche riccio noto come Curly Coated Retriever), il Chesapeake Bay Retriever, il Curly Coated Retriever e il Nova Scotia Duck Tolling Retriever.

Queste razze, oltre che essere utilizzate per il riporto nella caccia, hanno un carattere meraviglioso e infatti sono spesso utilizzati e apprezzati come cani da compagnia. Sono socievoli, non mordono mai e fanno la guardia solo abbaiando. I retriever sono cani da caccia un po’ anomali perché sono sempre felici e disponibili, con occhi dolci e modi dolci.

Oltre ad essere cani da caccia, i cani da riporto sono usati per la pet-theraphy, per la ricerca di persone scomparse e anche per aiutate il Soccorso Alpino e la Protezione Civile nella ricerca dei dispersi. Molti ipovedenti e ciechi hanno cani da caccia di questo tipo come guida, ma se ne vedono anche di impegnati in operazioni anti-droga e anti-esplosivi.

labrador retriever

Cani da seguito

Le razze di cani da seguito sono quelle utilizzate per scovare ed inseguire le prede, soprattutto la selvaggina da pelo, e spingerle verso i cacciatori.

I migliori inseguitori che fanno felici i loro padroni sono il Segugio Italiano, il Segugio italiano a pelo forte, il Segugio Svizzero, il Segugio Posavatz, il Segugio Tedesco e il nostro amico Beagle, più precisamente il Beagle-Harrier.

cani da caccia dolcissimo

Cani da tana

I cani da tana, come facilmente intuibile dal nome, sono utilizzati per stanare le prede. I cani da tana eseguono questo compito insinuandosi fisicamente nelle tane, anche quelle difficilmente accessibili. Questi cani da caccia quindi sono stati selezionati di generazione in generazione per avere un fisico piccolo e forte e intrufolarsi nelle tane di animali selvatici come il tasso o la volpe.

Stanate queste prede, poi lasciano al cacciatore il compito di catturarla. Tra le razze di cani da caccia con queste caratteristiche abbiamo il Fox Terrier e il bassotto, il loro fisico rientra in pieno nella descrizione che vi ho fatto.

Cani da sangue o da traccia

I cani da sangue o cani da traccia sono cani da caccia dotati di un olfatto particolarmente sviluppato che gli consente di fiutare la preda ferita, inseguirla e segnalarla al loro padrone cacciatore.

Con loro la selvaggina ferita non ha scampo e quando prova a scappare e nascondersi arrivano questi campioni e li individuano e segnalano in breve tempo.

Nel bosco, tra cespugli e alberi, i cani da caccia da traccia, trovata la pista, iniziano un dialogo con il padrone cacciatore in cui danno indizi sugli spostamenti in modo che lui possa poi portare a casa la preda vittorioso.

Le razze più impegnate e conosciute sono il Bloodhound, il Segugio bavarese e il Segugio di Hannover. Sono tutte di origine tedesca e mostrano passione, resistenza, pazienza, continuità e soprattutto capacità di riflessione. Una preda che odia di certo questi cani da caccia è il cinghiale: spesso fugge ferito, loro lo ritrovano inesorabilmente.

cane da caccia setter

Addestramento dei cani da caccia

L’addestramento dei cani da caccia non può essere improvvisato ma deve essere eseguito con il supporto di addestratori professionisti.

L’addestramento deve essere ovviamente mirato e personalizzato in relazione alla tipologia di cane da caccia da addestrare tra quelle che vi abbiamo indicato nel nostro articolo.

L’addestramento deve seguire un percorso progressivo e con tempi ben precisi che consentano l’apprendimento senza fretta e senza forzature.

Le prime fasi dell’addestramento sono solitamente effettuate sul singolo esemplare, in un ambiente che non gli fornisca troppi stimoli e distrazioni. In seguito è utile seguire un percorso che preveda l’addestramento in gruppo.

Ogni razza poi ha le sue peculiarità nell’addestramento. Ad esempio, tra i cani da caccia della categoria “da ferma” il Setter Inglese brilla per capacità e ne ha tutte le ragioni. I suoi antenati sono i cani chiamati in Francia “Chiens d’Oysels” (cani da volatili), ma sono fieri inglesi e anche un po’ difficili da addestrare: ci vuole finezza di spirito, fermezza di spirito e capacità di mettersi in discussone.

Fatica ripagata dal loro eccezionale fiuto, e dalle ineguagliabili doti di decisione e intraprendenza. Il Setter Inglese non è un cane da caccia che resta al nostro fianco: percorre Km e Km per cercare la preda, è anche un buon nuotatore di grande resistenza. Va veloce e lontano, punta e aspetta il padrone, tutto il tempo che il padrone ci mette. E’ perfetto anche per cacciatori non più giovanissimi o con andatura rilassata.

Un altro celebre protagonista della categoria cani da caccia è il Pointer Inglese, anch’esso è un cane da ferma, ritenuto l’esteta della categoria, il “purosangue“. Ha velocità, resistenza sia in acqua che su terra, ha finezza di fiuto e movenze che lo rendono quasi aristocratico, perché corre a testa alta, sempre fiero. Eppure è molto sportivo e non ha intenzione di adattarsi a chi vede la caccia come un bighellonare campestre. Il Pointer si addestra velocemente, oltre al fiuto ha anche una straordinaria memoria.

Meno noto, sempre da ferma, è il cane da caccia detto Épagneul Breton. Dalla Francia arriva in scena con fare sportivo, è il più veloce tra i “chiens” – tra i cani da ferma francesi – ed è anche il più piccolo, con i suoi 15 kg. Questa razza è declinabile per vari usi quindi perfetta per un cacciatore che non si può permettere cani da caccia diversi per ogni fase e per ogni tipo di terreno. Lui, l‘Epagneul Breton. È ottimo a infilarsi sotto i cespugli più folti nel bosco ma anche nella macchia mediterranea o in ambiente acquatico, come negli acquitrini.

epagneul
Epagneul Breton

Altro cane da caccia da addestrare con piacere è “le Grand Gascon Saintongeois“, un cane da traccia. Segue il sangue e, rispetto alla gran parte degli altri cani da caccia, non può essere considerato anche un cane da compagnia. Ha un’andatura rapida e una grande finezza di naso, si presta alla caccia a cavallo di tutti gli animali, specialmente della lepre, del lupo e del capriolo.

E’ infatti una pratica in cui si richiedono cani perseveranti, testardi, capaci di trovare una traccia molto debole: proprio come il nostro cane da caccia francese, considerato un maestri nella caccia alla lepre e detentore di una voce molto bella, sui toni bassi, emozionante. Se non si è una sua preda.

L’alimentazione dei cani da caccia

L’alimentazione dei cani da caccia segue le buone regole e le raccomandazioni dell’alimentazione di qualsiasi altra razza di cani che svolge con continuità attività fisica.

La quantità di cibo dovrà variare in relazione alla quantità di ore dedicate all’attività venatoria in quanto ovviamente i cani attivi consumeranno più energia e avranno bisogno di porzioni più generose di quanto non possano necessitare durante periodi di riposo.

Nell’alimentazione non dovranno comunque mai mancare proteine, vitamine e anche grassi nella giusta misura.

Patologie e malattie dei cani da caccia

I cani da caccia, a causa del loro impiego, sono maggiormente esposti a malattie causate da parassiti e a patologie che colpiscono muscoli e articolazioni.

Per il loro “lavoro” sono inoltre soggetti a ferite provocati da arbusti, asperità del terreno e talvolta anche dagli animali che cacciano.

Per tenere lontano i parassiti risulta quindi ancora più importante seguire un percorso di profilassi e vaccinazioni così da scongiurare il rischio di malattie come la filariosi, la leishmaniosi e la leptospirosi.

Per prevenire le patologie di muscoli e articolazioni sarà necessario prevedere un’alimentazione corretta, sostanziosa ma sana, un adeguato numero di ore di riposo e controlli periodici dal veterinario, anche alla prima evidenza di zoppia o di anomalia nel movimento, così da intervenire subito nel caso di problemi.

Per quanto riguarda le ferite e i traumi non c’è molto da fare per quanto riguarda la prevenzione ma è importante intervenire subito nel caso in cui si possano ipotizzare infezioni.

Le zone più delicate sono sempre gli occhi, il naso e le orecchie. Segnali che possono indicare problemi sono occhi gonfi o che lacrimano, scuotimento continuo della testa, tosse con sangue e affaticamento nella respirazione.

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