Cane spaventato, in preda di una vera e propria fobia. Di cosa? Ci sono diverse forme di fobie ed è importante identificarle, distinguerle da normali momenti in cui il cane spaventato ha delle reazioni strane ma passeggere. I principali segnali di cane spaventato a causa di fobia sono l’ansimare esageratamente, il vigilare di continuo, l’aumentare della salivazione, la comparsa di tremori, la tendenza a nascondersi o cerca di scappare. Anche il defecare e l’urinare troppo può essere segno di paura, lo stesso vale per un cane che abbaia, mugola e ulula in modo esagerato e senza un motivo individuabile.
Cane spaventato: cause
Un cane spaventato ha i suoi motivi, vediamo quali sono. Un temporale, o anche solo un fulmine o un tuono, possono metterlo in panico, oppure ci sono animali che sviluppano una fobia per gli ambulatori veterinari. Spesso un cane spaventato è quello che si trova a camminare sulle scale a vuoto, sulle grate di metallo oppure su pavimenti scivolosi, quello che si trova su un tram in movimento oppure nel cestino della bicicletta senza aver acconsentito.
Può capitare che un animale si spaventi e sviluppi una immotivata ma forte fobia per bambini, anziani e persone con un colore di pelle diverso da quello che sono soliti vedere nei propri padroni. Anche gli occhiali indossati su un viso possono rendere un cane spaventato, il bastone di un anziano o una persona in carrozzella, come anche un ragazzino in skateboard. Molto più banalmente, spesso compaiono sintomi di fobia se portiamo il cane in un luogo sconosciuto e rumoroso, oppure durante feste in piazza troppo rumorose, Capodanno con botti, oppure concerti.
Cane spaventato: senza motivo
Per distinguere un cane spaventato da un cane fobico, chiariamo cosa possiamo definire fobia e cosa paura. Quest’ultima è la reazione emotiva che ha uno scopo adattativo, permette al cane di difendersi oppure di fuggire ad un pericolo o a ciò che ha identificato come nocivo per la propria sopravvivenza.
Diversa è la fobia che ha un carattere molto meno logico come reazione. E’ eccessiva e non ha l’obiettivo di preservarlo da un pericolo, anzi, molto spesso lo blocca, gli impedisce di vivere normalmente.
Cane spaventato dal padrone
Tralasciando i casi in cui il cane risulta spaventato dallo stare con il padrone (sarà necessario capire se è stato maltrattato!), analizziamo quelli più soft in cui da padroni amorevoli, senza volerlo, mettiamo il nostro cane in uno stato di paura instillandogli una sorte di fobia. Ciò può accadere anche quando siamo muniti delle migliori intenzioni, anzi, a volte la troppa apprensione, finisce per farci cadere in errore.
Quando siamo di fronte ad un cane spaventato, se gli diamo corda facendogli pensare che ha tutte le ragioni per esserlo, peggioriamo la situazione. Lo incoraggiamo ad avere paura. Stiamo quindi attenti a non trasmettere la nostra ansia e la nostra preoccupazione su un cane spaventato.
Un cane spaventato ha bisogno di un’unica cosa: un proprietario calmo e tranquillo da imitare, se questo non accade, sarà molto difficile riuscire a risolvere il problema.
Cane spaventato dai rumori
Il caso dei botti di Capodanno, che ricorre ogni anno, è solo uno dei tanti esempi in cui una animale può essere spaventato dai rumori. In verità, non succede una volta all’anno e per colpa dei botti, un cane spaventato da rumori come quelli dei fuochi d’artificio va in panico anche per molti rumori simili e più frequenti. Un martello del vicino, il fracasso di un cantiere edile che incontra durante una passeggiata, un oggetto che può caderci in casa, infrangendosi.
Cane spaventato: cosa fare
Un cane spaventato ma che riesce a condurre un normale vita, e a farla condurre a noi, va lasciato vivere e va accettato e amato, se invece il problema si può definire una vera e propria fobia, allora è meglio rivolgersi ad un veterinario comportamentalista.
Ci vuole uno specialista che conosce il cane e l’ambiente in cui vive, approfondisca il suo atteggiamento e come si rapporta con l’esterno, le persone e gli altri animali. Non si può intervenire da soli, il fai-da-te, bisogna armarsi di pazienza perché ci vogliono settimane o mesi per avere risultati.
La terapia con il veterinario può essere anche accompagnata dai fiori di Bach e da un libro che sdrammatizza, adatto anche ai bambini: “Che fifone. Nino un cagnolino sempre spaventato” di Chiara Carrer.
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