SharPei: il cane con le rughe
SharPei, razza canina in arrivo dalla Cina, Paese che regala al mondo un cane riconosciuto dalla FCI e famoso per il suo particolare carattere, adatto a chi cerca un animale affettuoso e giocoso e per il suo mantello con le rughe.
Ufficilamente appartiene allo stessi gruppo dei cani di tipo pinscher, shnauzer, molossoidi e bovari svizzeri ma lo SharPei è un cane da raccontare. E merita una pagina a sé, per il suo aspetto e per il suo carrattere.
Anche già il nome, “SharPei”, fa capire: significa “pelle di sabbia”, da due ideogrammi cinesi, shu che significa “sabbia” e pei che significa “pelle”. Sabbia può essere poi intesa come colore, del pelo, oppure come consistenza. In entrambi i casi, è tutto vero, lo SharPei ha una pelle che ricorda la consistenza della sabbia, basta guardarlo e accarezzarlo contropelo.
SharPei: origini
La Cina è il luogo di origine della razza dello SharPei che ha avuto una evoluzione molto lenta ma è giunta fino ai nostri giorni e anche piuttosto in gamba. Una impresa non da poco considerando che le prime traccie di SharPei si hanno in Cina già dagli inizi degli anni 2000 a.C, come evoluzione di molossidi giunti in Cina dagli altopiani del Tibet.
In alcuni dipinti della dinastia Han, dal 206 a.C. Al 220, compare ancora lo SharPei che popola in quegli anni prevalentemente le province cinesi che si affacciano sul mar Cinese meridionale. La razza si è evoluta nella zona meridionale della Cina , in Guangdong, condividendo la propria quotidianità canina con quella umana dei contadini, aiutandola nella guardia e, solo successivamente, per le lotte tra cani.
Non è stata una vita facile quella dello SharPei, ma è riuscito a salvarsi anche dalle guerre mondiali evitando l’estinzione grazie ad operazioni di selezione messe in atto a Hong Kong. Grazie all’insistenza di gruppi di cinofili americani, lo SharPei ha vuto la sua visibilità, quella utile per non essere dimenticato, ed ha ottenuto l’ufficialità presso la Federazione Internazionale, inizialmente titubante.Oggi questo cane cinese rugoso è allevato in tutta Europa. risulta ben allevato anche in Italia, anche.
SharPei: cuccioli
Fa un po’ senso vedere dei cuccioli ricoperti da rughe in età così giovane quando le rughe per noi sono da “vecchi” eppure lo SharPei si mostra così. Col tempo, cucciolo dopo cucciolo, si è rivelato un cane da moda, da esposizione, da esibire, sempre meno propenso a fare da cane da guardia una volta conosciuti i flash e le attenzioni addosso, in certi settori.
Quando si alleva un cucciolo di SharPei è bene fare attenzione ad alcune patologie genetiche gravi per cui è predisposto: la displasia dell’anca, ad esempio, o del ginocchio. E l’amilloidosi renale. Se ci sono cuccioli che ne soffrono, nulla contro di loro ma è necessario segnalarne la presenza e non farli accoppiare.
Malanni a parte, ciò i cuccioli di SharPei devono essere da subito consapevoli dei punti di forza su cui far leva: taglia minuta e mantello pregiato. E’ questo che rende il cane cinese con le pieghe un ottimo compagno.
SharPei: aspetto e rughe
Di media taglia, tarchiato, compatto, reattivo, solido e quadrato. Così si presenta lo SharPei questo cane, protagonista inconfondibile per la sua massa di pliche e di rughe che si propaga per tutto il suo corpo. L’occhio, infossato, è una seconda caratteristica della razza nota per la forte presenza di rughe. Entrambe sono ormai legate alla razza dello SharpPei che le mostra fiero, che piacciano o no.
Il muso dello SharPei è grande e ha una espressione interrogativa, sottolineata dal tartufo, nero e importante, e dalle orecchie, come da standard, piccole. Gli occhi dello SharPei, a mandorla e profondamente infossati nelle orbite, sono tipici, ma variano di colore assieme alla tinta del pelo.
C’è chi associa l’aspetto dello SharpPei, dal muso al corpo, a quello di un ippopotamo. Aiuta il pelo raso, molto duro, che può essere unicolore nero, focato chiaro o crema. La grande quantità di pelle resta però, ippopotamo o meno, la caratteristica che rende unica la razza.
SharPei: carattere
Con la saggezza di chi ah attraversato non solo Km ma secoli, lo SharPei ha compiuto un percorso tranquillo e sereno. Mostra, come cane, una grande forza, e non solo fisica. La cosa è spiegata con le origini dello SharPei che attingono alla sfera dei cani da combattimento.
Lo SharPei sa difendersi egregiamente da altri cani e ama molto passare del tempo all’aria aperta. Anche per la sua forma fisica, oltre che per il suo benessere psichico, lo SharPei ha bisogno di praticare molto movimento. Deve poter ossigenare la sua pelle, da pulire con cadenza più che settimanale, anche nelle pliche, essendo spesso quasi fisiologicamente soggetta a infiammazioni piuttosto fastidiose.
SharPei bianco
Questo cane con il colore bianco ha poco a che fare. Non sono ammesse neanche delle tracce di bianco per questo cane in cui ci sono però delle parti più chiare delle altre, che possono comparire sulle estremità. La parte inferiore della coda e il dietro delle cosce sono generalmente più chiare, ad esempio, nei cuccioli raccontati dai tanti libri ispirati allo SharPei che, con massima prudenza, provano a farsi cantore della razza. Lo SharPei bianco resta un desiderio, un sogno, forse una leggenda. Certo non uno standard.
SharPei americano
Dello Sharpei cinese esiste una versione americana. Occasione rara, visto che spesso accade che da un “originale” americano nasca la copia cinese. Lo SharPei americano, a sua insaputa , nasce pochissimo tempo fa, perché gli americani spesso mostrano di voler fare di più”.
Con lo SharpPei, scontato, si parla di “più rughe”. Esagerazione di una esagerazione. Bello e particolare, lo è senz’altro lo SharPei americano, ma va seguito con cura e attenzione perché le tante rughe possono portare a problemi di igiene e ad infezioni.
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Pubblicato da Marta Abbà il 13 Settembre 2018