Cane di San Bernardo, un cane gigante, molossoide tra i più conosciuti al mondo, anche grazie a tanti film di cui è protagonista e decisamente riempie lo schermo. “Beethoven”, innanzitutto, ma ce ne sono altri. Dal vero, però, è uno spettacolo migliore, dato il suo meraviglioso carattere.
Cane di San Bernardo: origini
Gli avi del Cane di San Bernardo sono molto probabilmente quei grossi mastini che le legioni romane lasciavano con le truppe a presidio di alcuni punti strategici sulle grandi arterie. I primi esemplari di Cane di San Bernardo sono poi quelli che venivano donati ai canonici residenti presso l’Ospizio situato proprio al Colle San Bernardo.
Siamo verso il 1660 e le famiglie nobili del Vallese davano questi animali ai religiosi per la guardia perché proteggessero l’Ospizio stesso dai numerosi episodi di brigantaggio documentati.
Il Cane di San Bernardo serviva ai tempi anche per il trasporto di latte, formaggi, e per la fornitura di forza motrice anche se le mansioni più note dei tempi era quella tracciare la pista nella neve fresca, prevedere la caduta di valanghe e ritrovare i viaggiatori dispersi col maltempo assieme agli ausiliari dei canonici: i marronnier. Un famoso Cane di San Bernardo è stato Barry I (1800-1814) che in una sola occasione d’un colpo ha salvato almeno 40 persone.
E’ nel 1862 che per la prima volta si parla del nome di Cane di San Bernardo, in occasione di un’esposizione cinofila presso Birmingham ma la stesura del primo standard di razza risale al 1887. Verso la metà del XIX secolo per evitare irrimediabili danni causati dalla eccessiva consanguineità si è ricorso all’incrocio con il Cane di Terranova.
Ancora poi a inizio XX secolo sono stati effettuati incroci con Mastiff inglesi ed altre razze. Durante e dopo la II guerra mondiale il Cane San Bernardo ha rischiato di scomparire, a recuperarla tra gli altri anche il cinologo italiano Antonio Morsiani, con il suo Allevamento del Soccorso fondato nel 1939.
Cane di San Bernardo: descrizione
Il Cane di San Bernardo ha una testa enorme, tra le più grandi canine al mondo, caratteristica assolutamente principali di questa razza con il muso piuttosto corto, rigorosamente quadrato e mai appuntito o conico. Le labbra inferiori devono essere ben sostenute da substrato scheletrico e gli arti lunghi.
Come altezza globale il Cane San Bernardo può raggiungere e superare i 90/95 cm al garrese. Come peso può superare i 100 kg di peso tanto a essere considerato un “atleta pesante”. Nulla di ironico, perché quando il Cane di San Bernardo è ben addestrato, allora sa portare la sua altezza ed il suo peso con estrema disinvoltura ed eleganza.
Cane di San Bernardo: carattere
Da bravo molossoide il Cane di San Bernardo è molto attaccato al proprio padrone come anche a tutti coloro che considera amici, ha una particolare predilezione per i bambini con cui si trova a giocare senza rischi di reazioni violente.
Il Cane San Bernardo: è socievole e molto equilibrato, determinato, pronto alla guardia e al controllo del territorio. Anche se ha il muso molto buono, non è un pigrone, anzi, è sveglio e reattivo. Oggi non è ancora utilizzato molto spesso ma sarebbe perfettamente in grado di essere un cane da soccorso in montagna. Resta infatti che il Cane di San Bernardo ha una forte resistenza al freddo ed alla fatica anche ad alta quota, altra sua specialità è ad esempio la “pet-therapy”.
Cane di San Bernardo: record
Il più grande cane di San Bernardo di tutti i tempi è vissuto fra il 1880 e il 1890 in Inghilterra, si chiamava “Lord Bute” e misurava 109 cm al garrese con un peso di ben 112 kg. Come peso si ha un caso italiano di 118 Kg, negli anni ’60, con un gigantesco Cane di San Bernardo chiamato “Mischa” alto oltre 90 cm al garrese e longevo: superò il 15 anni. Sempre in Italia, nei primi anni ’90, un altro enorme maschio di nome “Sando”, raggiunse i 103 cm al garrese con un peso superiore ai 115 kg.
Cane di San Bernardo: prezzo
Il Cane di San Bernardo quando è preso da allevamento e da cucciolo, con tutti gli opportuni controlli e documenti, costa circa 1.700-2.000 euro ma lo si trova anche a 1.200. Oltre ai suoi compiti originari, oggi il Cane di San Bernardo è noto essere un cane usato dalla Protezione Civile, ma è anche un cane da compagnia e da guardia.
Cane di San Bernardo nei film
Al cinema il Cane San Bernardo è stato spesso protagonista come anche in Tv. Nel “Il richiamo della foresta”, anni ’30, con Clark Gable, c’è un Cane San Bernardo e, in Italia, c’è anche “Birillo” del primo “Amici miei” del 1975, con Ugo Tognazzi.
Forse il primo film con un Cane San Bernardo che viene in mente è il mitico “Beethoven” con i vari seguiti. E poi c’è “Cujo”, il thriller diretto da Lewis Teague nel 1983, tratto dal famoso romanzo di Stephen King, in cui un cane di San Bernardo con la rabbia si trasforma in feroce assassino.
Cane di San Bernardo: video
In tutta la sua massa e la sua eleganza, ecco il Cane di San Bernardo: in un video. Questo non è un film dei sovra citati ma un modo per conoscere meglio e quasi live questo cane, divertendosi.
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