Cane della Prateria: caratteristiche e allevamento

Cane della Prateria

Direttamente dalle ampie praterie situate nella parte occidentale del Nuovo Continente, negli Stati Uniti, arriva a noi il cane della prateria, un animale piuttosto curioso che già con il suo nome prova ad ingannarci. Sì, perché non ha nulla a che fare con la specie canina. È un roditore al 100%.



Cane della Prateria: caratteristiche

Appartenente alla famiglia degli sciuridi, questa creatura si trova ad essere un parente stretto degli scoiattoli e il suo fisico ce lo conferma. Anche se magari prima di oggi non avete mai sentito pronunciare il suo nome, c’è da sapere che non solo esiste ma ne esistono anche diverse specie. Solo una di esse è però quella che possiamo trovare trattata anche come animale da compagnia ed è quella di cui parleremo ora, la Cynomys ludovicianus, ovvero il cane della prateria dalla “coda nera”.

Questo roditore nello specifico sfoggia un corpo longilineo che muove in modo molto agile e veloce. Corre sul terreno, attraversando rapidamente tutta la vegetazione bassa che di solito ricopre il terreno nel suo habitat naturale, la prateria, e si procede veloce anche nel sottosuolo. Come? Chiaramente scavandosi il suo percorso e ricavando sotto terra delle ampie tane in cui stare al sicuro dai predatori. Il colore della pelliccia è simile a quello di uno scoiattolo, può assumere diverse sfumature tra il colore bruno ed il marrone ma, trattandosi di un cane della prateria dalla coda nera, man mano che ci avviciniamo alla coda, il pelo diventa sempre più scuro.

Cane della Prateria: dimensioni

Come accade spesso, non solo tra i roditori, anche in questo caso le femmine sono più piccole dei maschi, in media, e il peso può variare da 0,5 Kg a 1 Kg mentre gli esemplari maschi possono arrivare anche ai 2 Kg.

Cane della Prateria: riproduzione

Per la riproduzione è necessario raggiungere la maturità sessuale e questo per il nostro roditore avviene circa dopo due anni di vita. A quel punto le femmine iniziano ad andare in calore ma solo una volta ogni tanto, sempre nello stesso periodo che è quello tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera. Non è un caso, è proprio la fase in cui ci sono maggiori quantità di cibo disponibili.

La gestazione dura circa un mese o poco meno, poi arriva il momento del parto dove i piccoli vengono alla luce ma non sono affatto autosufficienti per un bel periodo di tempo. La madre deve nutrirli, proteggerli e badare a loro per parecchio, almeno per un mese e mezzo quindi per un periodo che è più lungo della gravidanza stessa. Per lo meno visto che come vedremo il cane della prateria è un animale socievole e che vive in grandi colonie, le femmine si danno una mano a vicenda e la cura dei piccoli viene condivisa. All’interno di un gruppo di roditori si instaura un ottimo clima di collaborazione genitoriale.

muso Cane della Prateria

Cane della Prateria: allevamento

In natura gli esemplari di cane della prateria dalla cosa nera possono vivere 5 o 6 anni ma se sono tenuti in cattività possono avere un’aspettativa di vita di addirittura 10 anni. Sono animali molto socievoli e nella prateria formano dei grandi gruppi parecchio organizzati, scavano spaziose gallerie e sotto terra organizzano gli spazi per ospitare tutti gli appartenenti alla stessa colonia. Nelle loro tane a cunicoli cercano riparo nella notte oppure anche quando le temperature sono troppo rigide.

Se invece il cane della prateria dalla coda nera vive come animale da compagnia, viene ospitato un una gabbia ma è bene che non resti da solo perché soffrirebbe molto. Due o più di due è la regola per farli felici. Ottimo anche se poi ci sarà da gestire un certo equilibrio di relazioni visto che come immaginate nel i maschi, soprattutto quando arriva la stagione di riproduzione, tenderanno ad essere aggressivi e a dominare gli uni sugli altri, in presenza di femmine fertili. Quando termina il periodo di calore, però, tutto torna più tranquillo. Se preferiamo non trovarci in mezzo a situazioni difficili da affrontare, possiamo optare per la castrazione di questi animali.

A parte questa aggressività legata all’istinto di maschio, il cane della prateria dalla coda nera si dimostra un animale molto amorevole e un’ottima compagnia, l’importante è abituarlo il prima possibile alla presenza e al contatto con gli esseri umani in modo che poi con il tempo si possa con lui instaurare un rapporto di fiducia reciproca e di affetto.

Proprio per questo motivo il momento migliore per adottare uno di questi roditori è quello subito dopo lo svezzamento, quando ha circa 6 settimane di vita, mentre prima, quando deve stare con la mamma e i fratelli perché non ancora autonomo, meglio se inizia lo stesso a percepire una presenza umana in modo che poi non risulti qualcosa di potenzialmente minaccioso.

Cane della Prateria: verso

Abbiamo atteso la fine per svelare il mistero di questo nome ingannevole, “cane della prateria”. Tutto nasce parecchi anni fa, nel periodo coloniale del continente americano, quando dall’Europa si facevano le prime esplorazioni sul territorio, scoprendo nuove piante e nuovi animali. Incontrando il nostro roditore lo soprannominarono così per via del suono che emette, che è davvero molto simile ad un latrato.

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Pubblicato da Marta Abbà il 22 Luglio 2020