Campsis: caratteristiche e coltivazione
La campsis (comunemente detta bignonia) è un arbusto rampicante a foglia decidua, appartenente alla famiglia delle Bignoniaceae. Questo tipo di vegetale presenta radici avventizie, grazie alle quali si arrampica ai supporti verticali in modo energico.
Nei prossimi paragrafi scopriremo le principali caratteristiche di questa pianta insieme ad alcuni accorgimenti pratici per poterla coltivare senza problemi anche nelle nostre case.
Caratteristiche della campsis
La campsis una tipologia di pianta arbustiva particolarmente resistente al freddo, con foglie ovate, pennate, dai margini dentellati, di colore verde scuro, lunghe dai 2,5 ai 10 cm e composte da una decina di piccole foglioline ovali. Gli esemplari di campsis raggiungono in natura anche i 10 metri di altezza, mentre per il loro portamento rampicante, dovrebbero essere fissati ad appositi tutori pertanto si coltivano per lo più in vaso.
A fine estate, fino ad autunno inoltrato, le piante di campsis producono grandi fiori tubulari o a trombetta, riuniti in pannocchie pendule, formati da cinque petali arrotondati con sfumature variabili del rosso.
Potrebbe interessarti anche il nostro articolo correlato: Piante rampicanti, come sceglierle
Specie e varietà
Campsis grandiflora
Originaria di Cina e Giappone, questa specie non produce radici avventizie e necessita di una spalliera resistente, alla quale fissare il fusto e i tralci. È una pianta delicata che difficilmente resiste alle basse temperature e non si presenta forte e robusta. La pianta sviluppa una fioritura precoce, da giugno a settembre. Le varietà più comuni sono: “Tagliabuana”, che sorregge grossi fiori di colore rosso sgargiante fino ad ottobre, e ”Madame Galen”, dai bellissimi fiori color rosso-salmone.
Campsis radicans
Originaria dell’America Settentrionale, questa specie viene anche chiamata Gelsomino della Virginia. Considerata la sua imponenza (i fusti possono raggiungere la lunghezza di 15-20 m), non si presta molto alla messa a dimora in vaso, preferendo di molto i terreni. È una specie rustica, resiste bene al freddo invernale beneficiando di posizioni luminose e soleggiate. Essa presenta più radici avventizie rispetto alla campsis grandiflora e riveste pareti e muri rocciosi in breve tempo. Fiorisce da luglio a settembre con bellissimi fiori dal colore rosso-arancio. Sono note le varietà: “Atropurpurea”, che presenta fiori di colore rosso scarlatto; ”Flava”, con i suoi fiori aranciati; ”Speciosa”, i cui fiori sfumano dalle tonalità del rosso-arancio; e ”Yellow Trumpet”, con fiori giallo intenso.
Bignonia Capreolata
La Capreolata è una varietà di Bignonia a rapida crescita ed in breve tempo raggiunge un’altezza di oltre 10 metri. Essa produce foglie ovali, oblunghe e dentate come quelle di altre varietà, di colore verde lucido in primavera ed estate, rosse in autunno. Grazie alle sue particolari ventose, si arrampica e diventa un tappezzante perfetto, con infiorescenze rosso aranciate raggruppate a“spighe”. La Bignonia Capreolata è diffusa in Italia, specie nelle regioni del centro sud, con clima asciutto e secco.
Come coltivare la campsis
Ecco una serie di semplici quanto pratiche accortezze per poter coltivare questa pianta anche nelle nostre case, per poter così godere della sua bellezza.
Esposizione ideale della campsis
Le campsis sono piante adatte a climi caldi con elevato tasso di umidità ambientale. L’esposizione migliore è quella a Sud – Ovest, anche in pieno sole.
Terreno idoneo per la messa a dimora della pianta
Il terreno dovrà essere areato, ben drenato e ricco di nutrienti. Le campsis temono i ristagni d’acqua.
Come annaffiare la campsis
Le annaffiature devono essere regolari e frequenti, fornendo anche quella giusta dose di umidità. È importante bagnare copiosamente il substrato: è un’operazione che dovrà essere eseguita almeno ogni 15 giorni. È inoltre opportuno tenere in considerazione il fatto che i rampicanti si caratterizzano per uno sviluppo vigoroso e, sovente, specie nei periodi di siccità, richiedono abbondanti irrigazioni.
Concimazione della pianta
È necessario concimare la pianta ogni primavera utilizzando un concime organico maturo, tipo stallatico pellettato o concime granulare a lenta cessione. Dopo la messa a dimora, le giovani piante andranno recise a circa 15 cm dal terreno, così da ottenere tralci robusti che formeranno l’impalcatura della pianta.
Moltiplicazione della pianta
Le campsis si moltiplicano utilizzando talee di fusto non lignificato o di legno tenero, messe a radicare in cassoni riscaldati contenenti una miscela di torba e sabbia umida. Il periodo migliore per questa operazione è giugno-luglio: si otterranno piante pronte per il trapianto da effettuare nella primavera successiva. Si potrà ottenere anche una riproduzione per propaggine, con uso di rami bassi e flessibili da tenere parzialmente interrati staccandoli dalla pianta madre soltanto a radicazione avvenuta.
Potatura
Non andrebbe eseguita su esemplari ancora troppo giovani per non rallentarne lo sviluppo. In seguito, le cimature saranno indispensabili per contenere le dimensioni della pianta, stimolare la produzione di nuovi tralci e favorire le fioriture.
Parassiti e malattie della campsis
Afidi o pidocchi sono soliti aggredire le piante di campsis privandole delle sostanze indispensabili alla loro crescita. Le aggressioni vanno trattate tempestivamente con prodotti sistemici antiparassitari.
Potrebbe interessarti anche il nostro articolo correlato: Parassiti delle piante, consigli utili
Curiosità sulla pianta
Il nome campsis, deriva dal greco “Kampé” che significa piegato, con riferimento agli stami ricurvi.
In Messico, in Perù e in Argentina il fiore è considerato ancora oggi un simbolo di prosperità e ricchezza. Il ricevere in dono la pianta campsis ha un significato di buon augurio.
Pubblicato da Evelyn Baleani il 2 Aprile 2022