Camino bifacciale, tipo di alimentazione
Camino bifacciale: dimensioni, vantaggi, come scegliere bene, tipo di alimentazione e tutte le informazioni utili per riscaldare casa con gusto.
Il cammino bifacciale offre un gran numero di vantaggi perché svolge più funzioni in simultanea. L’effetto scenografico è assicurato così come la capacità di riscaldare uno o più ambienti. Inoltre, i camini bifacciali rappresentano un’ottima soluzione per separare due ambienti e permettere una perfetta visione del fuoco da entrambe le zone della stanza.
Il camino bifacciale è caratterizzato da una doppia apertura, possono essere installati nella parte centrale di una stanza o inseriti nella parete che va a dividere la zona giorno dalla zona notte. Le dimensioni sono le più disparate e possono adattarsi a qualsiasi esigenza; le dimensioni variano in base al monoblocco scelto.
Camini bifacciali a legna o pellet
I camini bifacciali possono essere alimentati a legna o a pellet. Al contrario del classico camino, la camera di combustione è stagna e il vetro riesce a trattenere all’interno i fumi della combustione. I fumi, grazie al tiraggio naturale, vengono convogliati mediante la canna fumaria. In genere il vetro ceramico è di tipo autopulente ma per consentire una maggiore pulizia, le ante possono essere dotate di aperture che si spingono oltre i 45° in base al modello.
Caminin bifacciali senza canna fumaria:
alimentazione a gas o bietanolo
I camini bifacciali a gas o a bioetanolo non necessitano di cana fumaria. Molto comodi sono i camini bifacciali a gas perché richiedono una minore manutenzione: non è necessario rimuovere la cenere come con i camini a biomassa e non è necessario caricare il serbatoio come nel caso del camino bifacciale a bioetanolo.
Queste soluzioni non solo eliminano la necessità di una canna fumaria, abbassano la quantità di manutenzione richiesta dal camino, in più non chiedono spazio supplementare per lo stoccaggio della biomassa (legna o pellet).
Il camino bifacciale a gas richiede le tubazioni per il combustibile. Chi ha una caldaia a gas può raccordare l’impianto fino alla parete dove dovrà essere installato in camino bifacciale.
Il camino bifacciale a bioetanolo non richiede alcun collegamento ma sarà necessario scegliere un modello con un serbatoio abbastanza capiente da garantire un buon numero di autonomia.
La fiamma del camino bifacciale a bioetanolo è regolabile e può essere portata fino a 20 cm di altezza.
Camino bifacciale, quanto costa
Se il camino bifacciale ha la funzione di riscaldare casa, il costo sarà superiore ai 2.000 euro. Chi vuole limitarsi ad acquistare un camino bifacciale che sia in grado di assolvere, per lo più, una funzione puramente estetica, dovrà affrontare una spesa più contenuta. I prezzi dei camini bifacciali dalle funzioni limitate oscillano tra i 500 e i 700 euro. Oltre a dover pagare il monoblocco (cioè il rettangolo che costituisce la camera di combustione, i vetri ceramici…) sarà poi necessario comprare il rivestimento e alcuni accessori.
Al prezzo d’acquisto bisognerà poi aggiungere i costi per l’installazione del camino bifacciale. L’installazione dovrà essere eseguita da un tecnico esperto, soprattutto se si tratta di camini bifacciali a legna, a pellet o a gas. L’unico caso in cui si può ipotizzare una messa in opera fai da te è con il camino bifacciale alimentato a bioetanolo.
Se il camino bifacciale si vuole usare per riscaldare parta di una casa, sarà necessario predisporre un impianto di canalizzazione che prevede una spesa supplementare.
In commercio esistono camini bifacciali a bioetanolo da appoggio. Questi eliminano ogni costo di posa in opera e rappresentano una buona soluzione per conferire alla casa un aspetto caldo e accogliente. Può interessarvi: Camino bioetanolo da parete.
Nelle foto, i camini bifacciali MCZ. In alto, il modello gaudi. In basso, il camino bifacciale B95 è inserito perfettamente nella parete che delimita la camera da letto e dalla “zona lettura” del soggiorno, il progetto è stato realizzato dall’architetto Sciré Risichella, dello studio Corde.
Pubblicato da Anna De Simone il 2 Novembre 2016