Cambio pelo del gatto: come gestirlo
Cambio pelo del gatto, una delle voci “contro” di quando si elencano i “pro e contro” del prendere uno micio in casa. Adoro i gatti ma non posso certo negare che il momento del Cambio pelo del gatto sia fastidioso: peli ovunque, non solo in casa, svolazzanti, ma anche sui vestiti e sulle borse, che ci fanno girare per le strade con scritto in faccia “sì, ho un gatto in casa ed è periodo di muta”. Non potendo depilare il nostro amico, se non ne abbiamo uno già senza pelo, vediamo come affrontare il Cambio pelo del gatto non dico uscendone indenni ma almeno sereni.
Cambio pelo del gatto: quando
Meglio prevenire e non farsi prendere alla sprovvista dall’invasione di pelo. Segniamoci i due periodi in cui classicamente avviene il Cambio pelo del gatto: a primavera e in autunno. Verso settembre/ottobre, dipende dal clima e dalla zona in cui viviamo, il nostro micio sostituisce il pelo estivo, “fresco”, con quello più caldo e soffice, decisamente invernale. Al contrario, quando la primavera è alle porte, e la natura rifiorisce, il gatto si “spoglia” del pelo invernale in modo da poter stare meglio quando il clima diventerà caldo.
Dei due Cambio pelo del gatto, il più impegnativo è quello primaverile perché si passa da un mantello molto folto e consistente a quello estivo che corrisponde alle nostre maglie leggere e a qualche felpa sottile. Il nostro cambio armadio è nel mondo felino il Cambio pelo del gatto.
Se noi possiamo metterci anche un giorno solo, ad essere pratici, per sostituire i vestiti estivi con quelli invernali, o viceversa, i gatti non avendo armadio e mensole e dovendo subire una metamorfosi fisica, hanno bisogno di diverse settimane. Chi ha uno di questi simpatici animali in casa, poi, sa bene che anche al di fuori dei due periodi di Cambio pelo del gatto, il pelo gira comunque per casa ed è sempre in atto un cambio lento di mantello.
Cambio pelo gatto europeo
Il Cambio pelo del gatto è un processo democratico che riguarda tutti e non fa preferenza. A parte ovviamente quelle razza che non hanno pelo oppure sono coperti da una leggera peluria. Si tratta di un meccanismo naturale e automatico che l’organismo felino mette in funzione per adattarsi a qualsiasi temperatura.
Solo se la caduta è così abbondante da sembrarci anomala, possiamo ipotizzare un problema di salute, altrimenti stringiamo i denti e cerchiamo di rimediare ai danni in casa, sui vestiti e anche a quelli sul gatto. Sì, bisogna badare che non mangi troppo pelo leccandosi come ama fare per poi rigurgitare il tutto.
Cambio pelo del gatto cucciolo
Fin da quando è piccolo, è meglio imparare a gestire il Cambio pelo del gatto in modo che si abitui alla procedura che prevede tanti passaggi di spazzola, almeno uno al giorno nel periodo di muta. Serve per eliminare il pelo morto in eccesso, con l’accortezza di fare attenzione se il pelo è lungo: i nodi spazzolati con troppa violenza possono causare dolore.
Per rendere più fluido questo passaggio si consiglia di aggiungere al cibo un po’ di olio d’oliva che ha una azione lubrificante, mentre per evitare problemi con i boli di pelo, si può invitare il gatto ad assumere l’erba gatta.
L’alimentazione consigliata per il Cambio pelo del gatto è quella ricca di acidi grassi omega3 e omega6, anche utilizzando integratori specifici, facili da trovare in commercio nei negozi per animali.
Cambio colore pelo gatto
Questo tipo di Cambio pelo del gatto non centra nulla con la stagione e non è così frequente come quello visto in precedenza. In verità, non accade se non in casi rarissimi che un gatto in età adulta cambi la propria tinta perché il colore, eventuali pattern compresi, dipende dal suo patrimonio genetico. Inoltre non è vero che esiste una corrispondenza perfetta tra un tal colore e una certa razza.
Il gatto europeo e la maggior parte dei gatti ha un mantello “di base”, wild type, di solito marrone con striature a lisca di pesce nere, molto utile per mimetizzarsi. E poi ci sono le varianti tra cui il nero che è in verità frutto di una mutazione che ha trasformato lo “sfondo” marrone in nero, a guardarci bene permangono delle striature “fantasma”.
C’è poi il gene responsabile per i mantelli grigi, tigrati o meno, e quello della diluizione che converte il nero in toni di grigio e quelli del rosso in toni aranciati. Le pezzature bianche sono invece causate da un altro gene “pazzo” che inibisce l’effetto di qualunque altro gene antagonista. Non può mancare il gene rosso, nulla a che fare con il comunismo e nemmeno con la passione: sostituisce le bande marroni/nere con bande crema/rosse.
Cambio pelo del gatto in estate
Dopo il Cambio pelo del gatto di primavera, può arrivare anche quello d’estate, molto dipende dal clima e dal gatto stesso. Presi gli opportuni provvedimenti, se in luglio c’è ancora pelo che vaga in casa, meglio munirsi di una spazzola ad hoc che rimuova i peli morti dal mantello.
Va utilizzata in modo quotidiano, possiamo comprarla anche on line. A 20 euro su Amazon troviamo ad esempio una spazzola professionale sia per cani che per gatti di qualsiasi taglia, perfetta per ridurre lo spargimento di peli del 90%.
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Pubblicato da Marta Abbà il 5 Febbraio 2017