Clima, nessuna Nazione è al sicuro
I nostri figli erediteranno un mondo completamente diverso da quello in cui viviamo oggi. A dirlo è una Relazione sui cambiamenti climatici commissionata dalla Banca Mondiale. Il rapporto mette in guardia tutti, nessuna Nazione è immune al riscaldamento globale, i sintomi vedono “ondate di calore estreme e pericolose per i livelli del mare”.
La ricerca evidenza l’influenza dei cambiamenti climatici sulle riserve alimentari globali, come abbiamo visto con le coltivazioni di caffè, il settore agro-alimentare è a rischio: gli effetti negativi di un clima sempre più caldo si avverteranno soprattutto nei Paesi in via di Sviluppo, rendendo sempre più difficile il raggiungimento di certi obiettivi. Inoltre nelle regioni povere si sta già verificando il fenomeno del land grabbing, è proprio nei paesi in via di sviluppo che si coltivano cereali per il bestiame destinato all’alimentazione umana.
“Non riusciremo mai a porre fine alla povertà se non risolviamo il problema dei cambiamenti climatici.” Ha affermato il presidente della Banca Mondiale Jim Yong Kim durante la conferenza di venerdì scorso;
Fino a oggi abbiamo sentito parlare di Paesi del Terzo e del Quarto Mondo. Con il surriscaldamento globale sentiremo parlare di “4°C World”, Mondo del quarto grado. La temperatura rischia di salire di quattro gradi celsius, aumento che deve essere necessariamente evitato. La relazione commissionata dalla Banca Mondiale si chiama appunto “Abbassa la temperatura: perché un aumento di 4°C deve essere evitato“.
La Relazione mostra proiezioni sull’andamento di “fattori legati ai cambiamenti climatici” durante il 21° secolo. I fattori cruciali sono:
- impatto sulle risorse idriche
- siccità
- avanzata dei livelli del mare
- ondate di calore
- impatto sulle risorse alimentari con una riduzione della produttività agricola
- impatto sugli ecosistemi
- impatto sulla salute umana
- acidificazione degli oceani
- produzione di energia
- mezzi di sussistenza
Il rapporto mette in evidenza che il clima influenza tutte le attività umane, nessuna esclusa. Rachel Kyte, Vice Presidente della Banca per lo sviluppo Sostenibile ha detto: “Raddoppieremo i nostri sforzi per trovare soluzioni alle sfide del clima”. Nessuna zona è al sicuro, le ondate di calore in primis aggrediranno le zone sub-tropiacali del Mediterraneo, l’Africa settentrionale, il Medio Oriente e gli Stati Uniti. A rischio è l’intera attività umana! Nel comunicato si legge che non appena si registrerà un aumento della temperatura di 2°C, si potrà assistere alla disgregazione della calotta antartica occidentale.
Contrastare i cambiamenti climatici è la sfida più grande per l’uomo. Una sfida che ha grossi risvolti, ambientali e sociali, specialmente per le regioni più povere. E’ nostro dovere morale agire e bisogna farlo ora.
Pubblicato da Anna De Simone il 22 Novembre 2012