E’ nota per via del suo effetto sui sogni la Calea Zacatechichi ma pochi sanno che cura anche disturbi come la dissenteria, la febbre, la diarrea, l’asma, i dolori di stomaco che con il sonno e la dimensione onirica hanno poco a che fare. Anzi, quando se ne soffre, sono molto reali, anche troppo.
Questa pianta però ha la sua fama sciamanica da tempo ed è difficile scollargliela di dosso, era utilizzata per rituali divinatori e pratiche sciamaniche legate alla consapevolezza dei sogni. Gli psiconauti e gli onironauti sono dei buoni conoscitori di questa pianta e delle sue proprietà anche se non è detto che la utilizzino.
Calea Zacatechichi: erba dei sogni
Conosciuta anche come Calea terniflora, ma soprattutto come erba dei sogni, la Calea Zacatechichi ha origini messicana ed era usata come rimedio naturale dalle popolazioni indigene. Può essere fumata ma anche bevuta sotto forma di tisane, c’è anche chi crede che sistemandola sotto al cuscino possa potenziare l’attività onirica.
Tra le sostanze che si possono estrarre dalla pianta ci sono alcuni flavoni tra cui due sesquiterpeni noti come caleicina e caleocromene, potenzialmente attivi durante il sonno e che possono avere anche come effetto collaterali, le allucinazioni.
Calea Zacatechichi: effetti
Per quanto riguarda il sonno, la Calea Zacatechichi fa aumentare sia la memoria onirica sia l’intensità dei sogni ma soprattutto quella della fase ipnagogica, durante l’ingresso nel sonno.
Gli effetti di questa pianta non riguardano solo i sogni ma anche molti disturbi che avvertiamo da svegli e che magari il sonno ce lo tolgono, come ad esempio nausea o vomito, oppure irritazioni dovute a forme di intolleranza. Non escludiamo che, oltre alle allucinazioni, tra gli effetti collaterali c’è anche la sensazione di essere intrappolati tra il sogno e la veglia, non molto piacevole se si voleva solo guarire dalla nausea.
Calea Zacatechichi: semi
I semi servono soprattutto per la riproduzione di questa pianta, operazione che può avvenire anche con l’utilizzo della talea. Quella di far germinare un seme di Calea Zacatechichi è una vera impresa, chi si ha provato o se ne intende, lo sa, ma ci si può provare.
Appartenente alla famiglia delle Asteraceae, come i girasoli e le margherite, e altre 23.000 specie, la Calea Zacatechichi è nella sotto famiglia delle Heliantheae e quando fa dei fiori con un capolino centrale circondato da una corolla di petali, gialli, a forma di tromba. E’ una pianta ad arbusto e può arrivare ad una altezza di circa un metro e mezzo, cresce in zone piuttosto selvagge, in America Centrale e in Messico, è davvero difficile trovarla dalle nostre parti se non la si pianta apposta e la si cura in modo attento.
Calea Zacatechichi: vendita
In vendita più che la pianta, troviamo foglie essiccate che possono poi essere utilizzate sia per degli infusi, sia per essere fumate. La Calea Zacatechichi si può però anche trovare all’interno di prodotti come estratti, capsule e tinture.
Calea Zacatechichi: erboristeria
Chi ha già provato, perché magari appassionato di erboristeria, il tè o la tisana alla Calea Zacatechichi sa già che non ha un sapore gradevole, seppur l’effetto possa esserlo. Il consiglio non è di rinunciarvi ma di provare a migliorare il gusto con del miele oppure aggiungendo latte di soia, menta, latte di cocco o nettare di agave.
Sogni lucidi: cosa sono
Abbiamo finora parlato di sogni lucidi, ma di cosa si tratta? Cosa hanno di così particolare questi sogni? Si tratta di una sorta di racconti notturni, quasi dei “libro-game”, per chi se li ricorda, in cui il dormiente è in grado di decidere la trama. Non è affatto banale fare sogni del genere in modo volontario ed è una esperienza difficile da vivere, da raccontare e anche da verificare, per cui non ci sono molte prove scientifiche e ricerche in merito.
Eppure il tema è interessante e molti, anche attraverso la Calea Zacatechichi, cercano di essere tra coloro che fanno sogni lucidi. Uno dei pochi studi in materia è stato svolto in Australia, con l’obiettivo di individuare una tecnica per prendere coscienza più facilmente del fatto che si sta sognando, mentre lo si sta facendo.
Al metodo chiamato MILD (mnemonic induction of lucid dreams) che sfrutta la memoria prospettica, ovvero la capacità di appuntarsi mentalmente delle cose da fare in futuro, si sono affiancate di volta in volta tre diverse tecniche paragonando i risultati.
Ad un gruppo di “cavie” è stato chiesto di introdurre piccoli test di controllo della realtà in fase di veglia, ad un altro gruppo di svegliarsi per alcuni minuti dopo cinque ore di sonno e poi tornare a dormire, ad un terzo gruppo di fare la stessa cosa ma ripetendo più volte: “La prossima volta che starò sognando, mi ricorderò che sto sognando”.
La più efficace formula per sogni lucidi consiste nell’associare la MILD alla seconda tecnica. Si tratta di un risultato che non solo appaga la curiosità di alcuni appassionati di esperienze oniriche strane, ma che potrà servire per sviluppare trattamenti del disturbo post traumatico da stress o dei sonni funestati da incubi.
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