Calceolaria: caratteristiche, coltivazione e specie

 calceolaria

Le Calceolaria possono essere coltivate sia in un appartamento sia in giardino, vengono utilizzate molto spesso per decorare aiuole o bordure, sono prevalentemente piante erbacee e di solito iniziano ad essere commercializzate durante il periodo pasquale. Il loro nome, curioso, deriva dal latino “calceolus” che significa “pantofola” perché proprio ad una pantofola assomiglia il loro fiore.

Calceolaria: caratteristiche

Questo genere appartiene alla famiglia delle Plantaginaceae, la maggior parte delle piante che ne fanno parte provengono dalle foreste delle Ande dell’America meridionale. Ci sono piante perenni, ma anche piante annuali o biennali, tutte erbacee e facili da coltivare sia in appartamento che all’aperto. Piacciono perché formano delle macchie di colore che ben si prestano per vivacizzare i giardini, i balconi, i terrazzi oppure anche un angolo di casa.

Le foglie possono avere un aspetto molto diverso, passando da una specie all’altra, in alcuni casi le troviamo pelose, in altri invece dentellate, ma l’elemento più particolare di queste piante sono i fiori. Possono essere di molti colori – giallo, rosa o rosso in varie tonalità e addirittura punteggiati – sono formati da due petali uniti alla base, gonfi, che sembrano formare una specie di borsa, oppure una pantofola, come il loro nome suggerisce.

Calceolaria: coltivazione

Le Calceolaria si trovano bene in ambienti freschi, le temperature ottimali possono variare dai 10°C ai 18°C, troppo caldo può essere dannoso ma anche il freddo invernale non deve mai essere esagerato.

Quando le coltiviamo all’esterno o su un balcone, cerchiamo di posizionarli dove c’è semi ombra e umido, perché la fioritura sarà migliore. In questo senso, ciò che si consiglia è di utilizzare un sottovaso con dei ciottoli riempito con un filo d’acqua.

Durante l’inverno non è necessario annaffiare molto questa pianta, l’importante è che il terreno resti umido. In primavera e in estate, la Calceolaria deve invece essere annaffiata maggiormente ma sempre con moderazione, solo quando la superficie del terriccio è asciutta.

Ogni anno, verso febbraio, è tempo di rinvaso. Quando si effettua questa operazione è necessario utilizzare una composta formata da una parte di sabbia, una di torba ed una di terriccio, e controllare che il terreno sia ben drenato. I ristagni idrici sono molto pericolosi per queste piante.

Il momento della concimazione arriva invece più tardi, bisogna attendere la primavera e procedere ogni quindici giorni, circa, con concimi che abbiamo un titolo più alto in potassio (P) per favorire la fioritura. E’ molto importante anche che siano presenti i microelementi, oltre ai macroelementi.

La Calceolaria può fiorire sia in primavera che in estate, per far sì che la fioritura duri a lungo, è importante eliminare i fiori che appassiscono senza lasciarli troppo a lungo sulla pianta. Non è necessario potare nel vero senso del termine, basta eliminare le foglie, oltre che i fiori, quando si disseccano, per evitare che diventino veicolo di malattie parassitarie.

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Calceolaria: specie

In questo genere di piante troviamo almeno 400 specie diverse, la maggior parte di quelle più diffuse sono utilizzate a scopo ornamentale. Vediamone alcune. Ù

La C. arachnoidea non è una specie molto diffusa, arriva dal Cile e si fa riconoscere per dei magnifici fiori di colore viola che spuntano in estate e in autunno. Ha delle foglie carnose, vive soprattutto nei giardini rocciosi, ha un portamento strisciante e non resiste a temperature troppo basse mentre tollera l’esposizione ai raggi diretti del sole.

La C. Darwinii arriva dall’America meridionale, è una pianta perenne di piccole dimensioni, arriva ad un’altezza massima di 10 centimetri e produce tra giugno e luglio dei fiori aranciati decorati con una banda bianca. Fiori color giallo limone sono invece quelli della C. mexicana, pianta annuale e rustica, con foglie verde chiaro pelose. Passiamo alla C. tenella, anch’essa coi fiori gialli ma stavolta di un giallo molto intenso che sbocciano dal mese di maggio fino a tutto settembre.

E’ una pianta perenne e con portamento strisciante. La C. Biflora è la terza specie con fiori gialli che spuntano in piena estate, è originaria del Cile e mostra foglie ampie di colore verde chiaro. Molto piccola, ma con fiori di ogni colore, o quasi, c’è la C. multiflora nana, con foglie sottili a margine dentato e grappoli di fiori rossi, gialli e arancioni.

Le Calceolaria possono essere coltivate sia in un appartamento sia in giardino, vengono utilizzate molto spesso per decorare aiuole o bordure, sono prevalentemente piante erbacee e di solito iniziano ad essere commercializzate durante il periodo pasquale. Il loro nome, curioso, deriva dal latino “calceolus” che significa “pantofola” perché proprio ad una pantofola assomiglia il loro fiore.: malattie

Ci sono alcuni nemici di queste piante che è il caso di identificare chiaramente. Partiamo dalla Phytophtora, un fungo che rovina le foglie e provoca marciume basale e radicale. Può essere eliminato con un fungicida specifico mentre per prevenirne l’arrivo è necessario non esagerare con le innaffiature.

Anche le Aleurodidi, dette comunemente mosche bianche, possono attaccare queste piante. Sono insetti molto piccoli di colore di colore verde-giallastro che devono essere cacciati con trattamenti a base di olio bianco. Altri nemici della Calceolaria sono senza dubbio gli afidi delle piante, insettini mobili di colore bianco – giallastro – verdastri che danneggiano le foglie e devono essere cacciati con antiparassitari specifici.

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