Si chiama Cacyreus marshalli, ma tutti la conoscono con il nome di farfalla dei gerani. Parliamo di un fastidioso insetto che può mettere a dura prova le tue piante, ma che in linea di massima può essere fronteggiata annaffiando correttamente le piante e, eventualmente, aiutandosi utilizzando prodotti naturali o chimici, anche con azione preventiva e curativa.
Cerchiamo allora di comprendere in che modo poter fronteggiare correttamente la Cacyreus marshalli, e tutto quello che devi sapere per poter permettere ai tuoi gerani di rispondere al meglio dinanzi a questo pericolo!
Cos’è Cacyreus marshalli
Come abbiamo già rammentato, Cacyreus marshalli è il nome scientifico della farfalla del geranio, un insetto parassita che viene dall’Africa, che negli ultimi anni si è diffuso in Italia e in molte altre parti d’Europa, rovinando molti gerani. Se è successo anche al tuo, dovresti ben sapere quali sono le conseguenze della sua presenza!
La ragione della rapida diffusione di questa farfalla è legata alla mancanza nelle nostre zone di limitatori naturali, che invece sono presenti nella sua area di origine.
Ricordiamo infatti che la diffusione di Cacyreus marshalli avviene tramite la deposizione di uova sulla pianta da parte delle femmine. Quando la temperatura raggiunge i 20°C (cioè, mediamente, in primavera) ci sono le condizioni ideali per la formazione delle larve, che iniziano a crescere e si nutrono della pianta. Inizialmente le farfalle praticano piccoli fori e si introducono all’interno, poi, negli ultimi stadi, tornano per mangiare fiori e foglie fino alla trasformazione in crisalide. Tutto questo è ovviamente molto dannoso per i nostri gerani. Ma come possiamo prevenire o risolvere il problema?
Cerchiamo di saperne di più, cominciando dall’acquisto di un geranio e dal trattamento successivo.
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Consigli per l’acquisto di un geranio
Quando si acquista una pianta di geranio, dobbiamo prima di tutto guardarla con attenzione. Quindi, prova a scegliere piante dal fogliame abbondante e in buona salute. Il fusto invece non deve avere macchie (nere) o piccoli buchi. Inoltre, va notato che alcune specie di geranio tendono a resistere meglio all’attacco di Cacyreus marshalli rispetto ad altre. Proprio per questo motivo è meglio scegliere tra abrotanifolium, denticulatum, filicifolium, grandiflorum o odoratissimum.
Consigli per innaffiare i gerani
Una volta piantati i gerani, quel che dovremmo fare sarebbe tenere lontane tutte le condizioni ideali per l’attacco dei parassiti e di Cacyreus marshalli.
In merito, è bene sottolineare come la farfalla del geranio tende a infestare soprattutto quando il terreno è molto umido. Quindi, è consigliabile cercare di evitare un’abbondante irrigazione per mantenere il terreno il più possibile drenato. In aggiunta, è bene asciugare i vasi tra un’annaffiatura e l’altra a e bisogna fare attenzione a non lasciare anche le foglie bagnate.
Prodotti naturali per sradicare Cacyreus marshalli
Se non ti piace usare prodotti chimici puoi cercare di tenere lontano Cacyreus marshalli ricorrendo all’utilizzo di alcune sostanze naturali.
Tra le più note ci riferiamo ad esempio all’olio di Neem, che viene estratto dall’Azadirachta indica, una pianta originaria dell’India e spesso utilizzata in medicina ayurvedica come antivirale, antibatterica e antiparassitaria. L’olio di Neem viene recuperato in erboristeria, viene diluito in acqua (nell’ordine di 3-4 gocce per litro di soluzione) e nebulizzato sul terreno e sulla base delle piante di geranio.
Altra sostanza naturale utilizzata contro Cacyreus marshalli è l’assenzio. Ha proprietà antiparassitarie dovute ad alcune sostanze presenti nelle foglie e nel fusto, come il tujone, i tannini e le resine. Un buon preparato per fare un pesticida può essere acquistato in fusti di erbe e foglie di assenzio, che vengono messe in acqua bollente e lasciate in infusione per un giorno. Una volta filtrato, il decotto può essere spruzzato sul terreno e piantare esattamente come la soluzione di olio di neem. Alcuni addirittura non filtrano il prodotto e lo utilizzano impregnato.
Prodotti chimici contro Cacyreus marshalli
Evidentemente, il ricorso ai prodotti naturali dovrebbe costituire la base di partenza per il trattamento di Cacyreus marshalli e, effettivamente, in buoni casi si tratta di uno strumento sufficiente per poter ottenere i migliori risultati nel breve o medio termine.
Tuttavia, quando i metodi naturali non sono sufficienti, è essenziale ricorrere agli insetticidi, che generalmente dovrebbero essere applicati all’inizio della primavera. Questi prodotti sono in gran parte efficaci non solo con Cacyreus marshalli, ma anche contro altri parassiti di piante e fiori ornamentali, come afidi e cocciniglie. Dunque, si tratta di prodotti chimici che possono darci una grande mano d’aiuto per poter migliorare la salute dei nostri gerani, non solamente contro la farfalla di cui parliamo oggi, quanto contro una lunga serie di potenziali pregiudizi.
Sebbene ogni prodotto chimico possa avere le sue caratteristiche, la maggior parte di quelli che puoi facilmente trovare in commercio viene utilizzata soprattutto in primavera, per azioni preventive quando sappiamo già che i gerani hanno sofferto dello stesso problema l’anno scorso. Spesso questi prodotti vanno inseriti direttamente nel terreno vicino alle radici ad una profondità di circa 1 – 3 cm, nella quantità indicata dal produttore. La massima efficacia del trattamento si raggiunge dopo circa 2 – 4 settimane e, se non porta a risolvere completamente il problema, è possibile ripetere la dose a distanza di 10 – 12 settimane.
Esistono inoltre dei prodotti granulari ad ampio spettro che possono essere fruiti alla prima insorgenza del problema, con azione particolarmente rapida entro 2 – 7 giorni dalla prima applicazione. Anche in questo caso la quantità di prodotto da somministrare alla pianta dipenderà essenzialmente dal volume di crescita della pianta. La somministrazione dovrebbe essere sufficiente a proteggere la pianta per tre mesi, anche per gli insetti che non sono ancora presenti al momento del trattamento. In caso di efficacia parziale può essere ripetuta la somministrazione del prodotto dopo 12 – 14 settimane.