Brunfelsia: caratteristiche e coltivazione

brunfelsia

La brunfelsia è una tipologia di sempreverde che comprende oltre trenta specie neotropicali appartenenti alla famiglia delle Solanaceae.
Nei prossimi paragrafi scopriremo le principali caratteristiche di questa pianta insieme ad alcuni accorgimenti pratici per poterla coltivare senza problemi anche nelle nostre case.

Caratteristiche della brunfelsia

La brunfelsia è una pianta di tipo arbustivo, originaria dell’India Occidentale e dell’America tropicale, distribuita dalle Antille all’Argentina. Le foglie, molto decorative, sono coriacee e lucide, hanno una forma ellittica ovata con un apice leggermente appuntito; la pagina superiore è di un caratteristico colore verde scuro, mentre quella inferiore è di poco più chiara.

La brunfelsia è una pianta provvista di robusta radice fittonante fascicolata che la tiene ben ancorata al terreno quando supera i tre metri di altezza (oltre cinque metri nei luoghi di origine). La parte aerea è composta da steli eretti e ramificati legnosi o semilegnosi alla base ed erbacei verso la parte alta. I rametti sono rivestiti di una sottile corteccia di colore grigio-verdastro.

Stagione di fioritura

La fioritura della brunfelsia si manifesta a inizio primavera e perdura per tutta l’estate. I fiori raccolti in racemi, sbocciano a profusione sulle estremità dei rami o nelle intersezioni delle ascelle fogliari cambiando colore di volta in volta, passando dal viola intenso della prima fioritura, al lilla delicato e al bianco. L’infiorescenza è rappresentata da corolle tubulose e piatte del diametro di circa 5 cm, lievemente zigomorfe, con cinque petali a bordi leggermente ondulati e generalmente molto profumati. È proprio grazie ai suoi bellissimi fiori e al suo fogliame fitto che questo tipo di pianta è considerato ornamentale e adatto alla realizzazione di siepi decorative.

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Come coltivare la brunfelsia

Ecco una serie di semplici quanto pratiche accortezze per poter coltivare questa pianta anche nelle nostre case, per poter così godere della sua bellezza.

Esposizione ideale della brunfelsia

La temperatura ideale per la coltivazione della brunfelsia dovrà mantenersi attorno ai 21-26°C, mentre quella minima non deve scendere al di sotto dei 10-13°C. E’ un tipo di vegetale che teme il freddo e le correnti d’aria. E’ buona regola coltivare la pianta in vaso poiché durante le stagioni più calde può essere facilmente collocata all’esterno, mentre in inverno si dovrà posizionare in un ambiente riparato.
Attenzione: la pianta non sopporta il freddo e gli sbalzi di temperatura.

Terreno idoneo per la messa a dimora della pianta

Il terreno dovrà essere lavorato a fondo, preventivamente arricchito di nutrienti e mescolato a una parte materiale organico drenante. Al pari di altre piante acidofile, la brunfelsia predilige terreni acidi e aerati. Il substrato ottimale sarà un miscuglio di torba e argilla oppure un mix di limo, sabbia e sostanza organica. In primavera si somministrerà un concime azotato per favorire la nascita delle foglie nuove. In seguito, per stimolare e prolungare la fioritura, si utilizzerà un fertilizzante ad alto tenore di fosforo e a basso contenuto di azoto. Qualora il terreno di coltivazione fosse prevalentemente neutro o alcalino andrà corretto con un fertilizzante ad azione acidificante.

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Nelle regioni a clima temperato, la brunfelsia necessita di essere coltivata in vaso in quanto, durante la stagione calda, potrà essere posta nelle zone esterne soleggiate, (raggi solari non diretti), mentre durante i mesi freddi dovrà essere ritirata al chiuso. Il rinvaso si esegue solo dopo la fioritura e soltanto nel caso in cui il contenitore risulti troppo piccolo per contenere la crescita delle radici. Il terriccio dovrà essere composto da terreno ricco di nutrienti, torba e sabbia grossolana.

Come annaffiare la brunfelsia

La nostra brunfelsia necessita di annaffiature costanti e si dovrà fare attenzione a che il terreno non si asciughi completamente tra una annaffiatura e la successiva. Nel periodo invernale le irrigazioni andranno ridotte mantenendo il terreno leggermente umido. Gli esemplari giovani necessitano di un maggior apporto idrico, per lo sviluppo dell’apparato radicale e per il vigore della chioma. Le annaffiature non andranno mai a sovraccaricare il terreno.

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Potatura della pianta

La pianta dovrà essere potata regolarmente per conferire armonia e un aspetto ordinato alla chioma; si cimano invece gli apici vegetativi per stimolare l’emissione di nuovi getti floreali e mantenere il più possibile la fioritura.

Parassiti e malattie della brunfelsia

La brunfelsia teme fortemente il marciume radicale, quindi è fondamentale scongiurare il ristagno idrico dovuto ai terreni intrisi di acqua che causerebbe irreparabili malattie fungine. La pianta può essere sensibile agli attacchi da parte di afidi e parassiti che si nutrono della linfa e la renderebbero sofferente. In questo caso, si possono impiegare antiparassitari specifici. Le foglie appassite sono un chiaro segnale di eccesso di acqua.

Curiosità sulla pianta

La brunfelsia americana viene utilizzata nella medicina tradizionale per il suo contenuto in alcaloidi tossici; per questo motivo viene soprannominata “avvelenatore”. Un altro nome comune è “signora della notte” per il suo profumo particolarmente intenso nelle ore notturne . Nei paesi anglosassoni e in altre parti del mondo la pianta è conosciuta come yestarday, today, tomorrow (ieri, oggi, domani) con riferimento alla sua copiosa e caratteristica fioritura.

Nel linguaggio dei fiori, il significato simbolico che assume la brunfelsia rappresenta la mutazione e i cambiamenti che avvengono all’improvviso e del tutto imprevisti.