Brodo di Birra per la produzione di biocarburanti
I ricercatori della Cornell hanno messo a punto un metodo per trasformare il “brodo di birra” in un biocarburante. Il brodo di birra è una sostanza chimicamente identica alla birra, infatti proprio come la birra si ricava con la fermentazione di lievi con l’unico particolare che il risultato non è così buono da bere e non desta alcun interesse nell’idustria alimentare. Così dal brodo di birra si può ricavare un biocarburante a buon mercato.
Utilizzando un mix di microbi e che innescano una serie di reazioni chimiche e biologiche, gli ingegneri della Cornell hanno progettato un processo che converte il “brodo di birra” in un acido carbossilico, il caproico, si tratta del precursore di un biocarburante piuttosto versatile. Tale processo, con le giuste applicazioni, potrebbe integrarsi perfettamente nelle vie di produzione su larga scala.
L’etanolo è un biocarburante già ampiamente utilizzato, la sua produzione è costosa in quanto l’etanolo è solubile in acqua e richiede un’elevata quantità di energia per la distillazione. Negli USA l’etanolo è prodotto in gradi reattori a fermentazione. E’ prodotto in due fasi, nella prima grazie all’azione di enzimi l’amido di mais è convertito in zucchero. Nella seconda reazione, grazie ai lieviti, avviene la trasformazione dello zucchero in etanolo. Questo poi dovrà subire vari processi di purificazione.
Il brodo di birra è chimicamente identica alla birra da bar. La birra potabile ha subito diverse filtrazioni e i lieviti sono stati rimossi, mentre il brodo di birra è, tra le altre cose, un prodotto più grezzo che non viene affatto filtrato. Il biocombustibile derivato dal brodo di birra, tanto per cominciare, non è solubile in acqua come l’etanolo, per questo non c’è necessità di grandi quantità di energia per la distillazione. Non è solubile in acqua perché è idrofobico e questa caratteristica consente una maggiore facilità nel processo di purificazione e separazione dall’acqua.
Utilizzando del brodo di birra donato da un vicino impianto di etanolo, il team di ricercatori è riuscito a ottenere i carburante chiamato caproico. La parte più difficile è stato rendere il biocarburante un composto con ph e temperatura stabile. Il prossimo traguardo sarà rendere tale produzione più accessibile su larga scala.
Foto | news.cornell.edu
Pubblicato da Anna De Simone il 30 Giugno 2012