Brado: significato, sinonimi ed etimologia
Vivere allo stato brado, avere un comportamento allo stato brado, mangiare allo stato brado. Non è una bella immagine, quando la si usa in modo figurato si vuole intendere qualcosa di selvaggio e di disordinato, sporco oppure aggressivo, in cui emerge un istinto animale negativo, privo di quella “civiltà” che noi umani ci vantiamo di avere. Vediamo cosa significa questo termine in vari contesti analizzandone anche le origini e non fermandoci ai modi di dire.
Brado: significato
E’ un aggettivo che spesso si affianca a mandrie di cavalli, ai pascoli, agli allevamento di animali come bovini, suini, ovini, soprattutto, e a molte razze rustiche di animali domestici quando accade che questi vengano lasciati, in mandrie più o meno numerose, sempre all’aperto, senza ricoveri e senza somministrare loro mangimi, procurandosi essi stessi il cibo sui pascoli.
Questo è il senso del termine che può essere utilizzato anche in modo figurato come vi ho accennato nell’introduzione, E’ forse il significato che più conosciamo e che utilizziamo. Quando si parla di brado ci si può riferire anche a ad un modo di vivere, ad una o più persone che trascorrono la propria vita in condizioni di assoluta libertà. Di solito non si intende in questo preciso caso, una libertà di pensiero bensì una libertà concreta e non del tutto positiva,
Una persona che vive in questo modo è di solito vista come troppo selvatica, rozza, poco socievole e incivile, barbara. Lo si può dire di una persona che vive da tempo sola e si è lasciata un po’ andare, ad esempio, scordandosi di pulire la casa e spargendo calzini ovunque, non lavando i piatti per una settimana e facendo scadere il cibo nel frigo. Questo è solo uno dei mille esempi di modi di vivere così trasandati.
Brado: sinonimo
Si usa questo termine per indicare un animale che vive libero, oppure per definire un allevamento in cui le bestiole ospitate non sono chiuse in uno spazio limitato. Anche i cavalli e i pascoli possono essere affiancati a questo aggettivo che può essere sostituito da altri quali libero, selvaggio, selvatico. Va da sé che tra i contrari troviamo parole come “addomesticato, domestico…”.
Brado: etimologia
Probabilmente brado deriva dal latino barbărus e significa “che pascola allo stato libero e quasi selvatico”, da qui poi è nato il significato più metaforico del termine che abbiamo già discusso.
Brado: stato
Vediamo che allo stato brado è una espressione che, come il singolo aggettivo, può essere utilizzato in due modi principali. In prima battuta riferendosi ad un animale per dire che è selvatico, che vive nel suo ambiente naturale. Lo si fa spesso parlando di cavalli e di maiali. In seconda battuta, si usa la stessa espressione anche in senso lato, facendo riferimento anche in modo scherzoso ad una persona che vive al di fuori delle convenienze sociali.
Brado: allevamento
Quando si parla di allevamento brado, non è un modo di dire, ma si usa questo termine in senso tecnico e ci sono delle linee guida per cui si può parlare ad esempio di brado o di semibrado. C’è una bella differenza che è bene conoscere. Nel primo caso i capi devono trovare nell’ambiente tutto il necessario per sfamarsi, senza integrazioni di cibo da parte degli esseri umani. Quando invece si definisce un allevamento semibrado allora accade che in esso gli animali si cibino in parte di quello che trovano nell’ambiente e in parte con mangime.
E’ già da tempo che si collegano alcuni tipi di allevamento con il Riscaldamento Globale indicandoli come possibili cause per via del fatto che i bovini in particolare, con i loro flati ed eruttazioni, producono una quantità notevole di gas serra che contribuirebbe ai cambiamenti climatici.
Ci sono pareri vari e discordi in merito che qui non affrontiamo, non essendo questo il titolo dell’articolo, ma proprio questo disquisire di allevamenti ci ha portato a indagare forme di allevamento diverse da quella intensiva oggi più in voga. C’è stato un po’ un recupero delle vecchie modalità di allevare gli animali e quella di farlo allo stato brado è una opzione da molti considerata da prendere in seria considerazione. Non è applicabile su scala mondiale ma solo in alcune zone del pianeta, ma sarebbe comunque un bel passo.
Brado: pascolo
Ci può parlare anche di pascolo brado ed è così di definisce la pratica di lasciare pascolare gli animali in assoluta libertà. Andiamo a vedere, approfittando dell’articolo molto da vocabolario, cosa significa veramente pascolo. Anche questo termine viene dal latino, da “pascuum” e sta ad indicare distesa erbosa generalmente utilizzata nella pastorizia per il nutrimento di animali erbivori, come ovini, caprini, bovini ed equini, spesso riuniti in mandrie e greggi.
Le zone di pascolo brado si trovano frequentemente in montagna ma possono trovarsi anche in collina e pianura in zone non coltivate sgombre di vegetazione. A causa del diboscamento da parte dell’uomo, anche i pascoli sono in pericolo e con essi anche la possibilità di allevare gli animali allo stato brado, E’ tutto collegato e conseguente e l’uomo è quasi sempre colui che innesta meccanismi di rovina dell’ambiente ma c’è ancora possibilità di trovare spazi di miglioramento, basta volerli adocchiare.
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Pubblicato da Marta Abbà il 6 Ottobre 2018