Borragine in cucina
Borragine in cucina: usi, ricette e consigli per cucinare la borragine e preparare ottime portate.
Dal campo al piatto: la borragine è una pianta selvatica! Può essere coltivata facilmente in orto ma è altrettanto semplice da trovare nei campi incolti. Se durante una passeggiata immersi nella natura avete raccolto della borragine, il suo impiego in cucina restituirà piatti ottimi e sapori a lungo dimenticati.
Borragine in cucina
Della borragine si utilizzano fiori e foglie. I fiori vanno usati in piccolissime quantità per guarnire insalate o arricchire minestre. Le foglie vanno usate esclusivamente previa bollitura così da eliminarle la peluria superficiale.
Una volta bollite, le foglie possono essere usate per farcire pizze, insaporire impasti o per realizzare il ripieno di ravioli e tortellini.
Le foglie di borragine, sempre previa bollitura, possono essere usate fritte in pastella o tritate per arricchire una frittata vegetale.
La borragine può arricchire minestroni, zuppe e stufati aggiungendo un sapore quasi asprigno che ricorda vagamente quello del cetriolo.
Tra le ricette più complesse per usare la borragine in cucina, segnaliamo i paccheri ripieni con borragine e salsiccia, il risotto Grana Padano e borragine, le lasagne vegetariane con borragine e formaggi e i tordei, una pasta ripiena tipica della Liguria, tipo tortellini, ma più schiacciati e ripieni tradizionalmente di formaggi e erbe selvatiche.
L’uso della borragine in cucina non è solo saporito ma è anche consigliato: la borragine è ricca di vitamina C e potassio. Annovera interessanti proprietà nutrizionali. Il suo consumo è consigliato a chi soffre di pressione alta e 100 grammi di questa verdura apportano solo 21 kcal. Tra gli altri micronutrienti contenuti nella borragine segnaliamo il calcio, il magnesio, la vitamina A e il ferro.
Borragine in cucina, ricette alternative
Come premesso, anche i fiori di borragine sono commestibili: si possono usare per guarnire diversi piatti. In alternativa, potete congelare i fiori di borragine in cubetti di ghiaccio per conferire una nota di colore alle vostre bevande estive.
I fiori di borragine si possono usare per aromatizzare e colorare l’aceto; in che modo? Per aromatizzare l’aceto vi serviranno:
- 30 fiori di borragine
- una piantina d’aglio fresca
- una foglia di finocchietto selvatico
- un fiore di prezzemolo
- un germoglio di cipolla
- 200 ml di aceto bianco
L’unica avvertenza è nella scelta dell’aglio! Non dovete prendere il classico aglio in “spicchi” ma una piantina giovane che non ha ancora generato i semi. Tagliate i vegetali a piccoli pezzi e trattate con delicatezza germogli, fiori e foglie. Lavate tutto con estrema accuratezza, riponete in un barattolo e ricoprite con aceto bianco.
Dopo pochi minuti di infusione, noterete che i fiori di borragine inizieranno a perdere il loro tipico colore violaceo – blu e a diventare rosa, simultaneamente, l’aceto tenderà ad acquisire colore sfumandosi delicatamente. Lasciate foglie, germogli e fiori in infusione nell’aceto per qualche giorno. Al termine dell’attesa potete usare l’aceto aromatizzato e colorato per condire insalate, bolliti, pesce… l’aceto ottenuto avrà una nota aromatica molto delicata. I fiorellini di borragine, una volta rimossi dall’aceto, potranno essere usati per guarnire e arricchire insalate.
Borragine in cucina, controindicazioni
Come già spiegato nell’articolo dedicato alle proprietà della borragine, sono rare le ricette che vedono l’uso di questa erba selvatica cruda proprio per le sue controindicazioni.
Tra le sue controindicazioni, il consumo di borragine crudo vede una possibile epatotossicità legato ai composti pirrolizidinici che in alcune fasi vegetali abbondano nella pianta. Con la cottura, questi composti perdono l’attività. Le foglie della pianta sono ricoperte da una fitta peluria che risulta molto ruvida al palato, è anche per questo che la borragine deve essere ben cotta. L’olio di semi di borragine è privo di pirrolizidina.
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Pubblicato da Anna De Simone il 3 Febbraio 2016