Bonus verde nel 730: modalità e scadenze

Bonus verde nel 730

Detrazione Irpef del 36% fino a 5 mila euro di spese per l’abitazione se “verdi”, per questo si chiama Bonus verde nel 730 quello che debutta quest’anno, dopo che è stato introdotto dalla legge di Bilancio per il 2018 ed è stato prorogato anche per il 2019. Si tratta di uno sconto fiscale per alcuni interventi che vengono definiti di “sistemazione a verde” e che possono riguardare aree scoperte private degli edifici, comprese pertinenze, recinzioni, impianti di irrigazione, oppure inerenti alla realizzazione di pozzi, coperture a verde e giardini pensili. Per comprendere se possiamo averne vantaggio e, nel caso, come agire, ecco qualche informazione più precisa.

Bonus verde nel 730: chi può detrarre

Prima di tutto, vediamo se siamo tra coloro che possono beneficiare di questo sconto fiscale. Altrimenti è inutile illudersi. Per essere tra i fortunati dobbiamo figurare come proprietari dell’immobile su cui sono effettuati gli interventi, oppure dobbiamo essere familiari conviventi del proprietario. Gli affittuari, quindi, sono esclusi dal bonus verde nel 730.

Nel caso che l’intervento verde riguardi delle parti comuni esterne di condomini, è chiaramente difficile parlare di un unico soggetto beneficiario e il bonus viene attribuito ad ogni singolo condomino nel limite della quota di spesa a lui imputabile. Ovviamente è necessario che tale persona versi la quota regolarmente al condominio, entro i termini di presentazione della dichiarazione dei redditi. Altrimenti, niente Bonus.

Bonus verde nel 730: cosa si può detrarre

Non è sempre chiaro comprendere cosa si può definire un intervento “verde” oppure no, è quindi meglio precisare cosa la legge intende inserire in questa categoria, per evitare libere interpretazioni. Le opere oggetto di bonus verde nel 730 sono quelle che riguardano interventi nel giardino di casa, o di condominio, o in una sua area. Possono riguardare un rifacimento radicale del verde oppure una sua realizzazione da zero.

Si parla quindi di interventi sul verde complessivo e che devono essere consistenti, non basta certo comprare un paio di piante e basta. Se lo facciamo, per beneficiare del bonus verde, dobbiamo mostrare che questa spesa fa parte di un piano più ampio e finalizzato a rinnovare il nostro giardino, o una sua area, oppure a sistemarlo ex novo.

La manutenzione ordinaria periodica di un’area verde, o dell’intero giardino, non è inclusa negli interventi che possono essere oggetto di bonus perché esso entra in gioco solo nel caso in cui si stia intervenendo in modo decisivo, iniziando da zero oppure cambiando radicalmente ciò che è già presente. Nulla contro il fai da te ma gli interventi che facciamo noi, in economia, nel nostro giardino per migliorarlo giorno per giorno, non possono essere detratti dall’Irpef. Per quanto riguarda i balconi, visto che non tutti hanno la fortuna di avere un giardino condominiale o tutto per sé, vediamo cosa accade. Possiamo detrarre le spese per la realizzazione di fioriere o l’allestimento a verde solo se si tratta di interventi permanenti e innovativi.

Bonus verde nel 730: come detrarre

Se abbiamo appurato di essere le persone giuste con l’intervento giusto, ecco come dobbiamo procedere per non cadere in fallo sulle modalità di pagamento. Dobbiamo usare dei metodi che permettano la tracciabilità delle operazioni, come ad esempio i bonifici ordinari, gli assegni bancari, postali o circolari non trasferibili e le carte di credito o di debito. La data che fa fede, per il pagamento, secondo la legge, è quella del giorno in cui usiamo la carta, non quando ci addebitano la spesa.

Per far sì che l’iter per la richiesta di bonus sia corretta, facciamo attenzione anche alla fattura su cui deve comparire il codice fiscale del beneficiario del bonus e la descrizione dell’intervento che deve avere le caratteristiche sopra descritte. Conserviamo sempre fatture e copie dei pagamenti.

Bonus verde nel 730: scadenze

Vista la proroga per il 2019, meglio ripassare le varie date di scadenza per non correre per nulla ma nemmeno per perdere questa ottima occasione. Ad oggi il bonus verde nel 730 termina a fine 2019, il prossimo 31 dicembre. Per poter avere gli sconti fiscali nel 730/2020 dobbiamo pagare gli eventuali interventi di sistemazione a verde entro questa data.

Bonus verde nel 730

Bonus verde nel 730: limiti

Condivisa l’idea che sia un’occasione di cui approfittare e senza dubbio conveniente, approfondiamo quelli che sono i limiti in modo che sia chiaro che questo bonus non ci permette di rifare ciò che vogliamo con sconti indicibili. La detrazione del 36% si calcola su un limite di spesa di 5 mila euro per unità immobiliare a uso abitativo ed è ripartita nella dichiarazione dei redditi in dieci quote annuali. L’importo che si può detrarre, per ogni abitazione, è di 1.800 euro per ogni intervento verde, se se ne fanno diversi, si può sfruttare più volte il bonus.

Il calcolo è più complesso nel caso che l’intervento sia effettuato nelle parti comuni di edifici condominiali. Le 5 mila di massimo devono essere considerate per ogni unità immobiliare ed è il singolo condomino che deve fare richiesta, tenendo conto dei millesimi.

C’è un caso ancora più difficile, quello in cui un condomino fa degli interventi nella propria area e anche a livello condominiale. Uno non esclude l’altro ma si può calcolare la detrazione sulle spese sostenute per il proprio immobile che sulla quota di competenza delle spese condominiali. Il tetto massimo è quello di 5 mila euro, non in totale ma per ciascuno dei due casi.

Finora abbiamo parlato ed immaginato proprietari di case, ma se si tratta di locali in cui vengono svolte all’esercizio di arti o professioni, o di attività commerciali, attenzione, la detrazione viene ridotta alla metà.